Oggi meditiamo insieme focalizzandoci sulla differenza tra l'esperienza - pensiero, sensazione, emozione - e la reazione ad essa
Notiamo cosa viene prima: arriva un pensiero che mi suscita una sensazione fisica? oppure è la sensazione che fa nascere un pensiero?
Posso notare come un pensiero ne faccia nascere altri e altri e altri ancora, fino a cristallizzarsi in un'emozione negativa - ma prima non c'era!
Posso osservare tutto questo lavoro della mia mente e poi tornare a riposarmi nel corpo e nel respiro
Il nostro viaggio si conclude, nel porto sicuro della consapevolezza. Qui e ora
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Loredana Giacosa psicoterapeuta
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Grazie per aver condiviso con me un pezzetto del tuo viaggio
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24:38
Il corpo come àncora, e il rumore del vento
Ho registrato questa meditazione all'aperto con un vento impetuoso che mi faceva da sottofondo
E' una meditazione che ci aiuta a rimanere ancorati al presente utilizzando i punti di appoggio del nostro corpo: ogni volta che la nostra mente sarà presa da nostalgia di un passato perduto o risucchiata in fantasie minacciose legate al futuro, noi potremmo riportarla al qui e ora semplicemente spostando l'attenzione al corpo.
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8:22
Un sassolino gettato nel lago
Un piccolo esercizio per focalizzarci su quello che davvero conta, nella nostra vita, in questo momento.
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9:50
Posso osservare i pensieri?
Posso osservare i pensieri?
I pensieri si possono osservare, come si osservano le auto che passano sotto la nostra finestra, o le nuvole che viaggiano in un cielo azzurro.
Come le auto e le nuvole, a nulla valgono i nostri tentativi di trattenerle oppure di scacciarle: possiamo solo osservarle che arrivano, passano, se ne vanno. Immaginiamo una cascata fragorosa e
scura il cui vapore, quando incontra un raggio di sole, si trasforma in mille goccioline scintillanti.
Se ci mettiamo in uno spazio dietro la cascata, la possiamo ammirare senza esserne bagnati, al massimo possiamo ricevere qualche spruzzo rinfrescante. Certo se ci spostiamo troppo avanti rischiamo di essere travolti!
Ecco, per i nostri pensieri è la stessa cosa: basta spostarci un pochino indietro e possiamo continuare ad osservarli, senza bagnarci e, soprattutto, senza farci trascinare via dalla corrente!
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35:18
Compassione verso sé stessi e verso gli altri
Un po' meno autocritica, un po' più empatia: un antidoto alla durezza verso sé stessi e verso gli altri