Ansa - di Massimo Sebastiani e Alessio Jacona.Secondo uno studio dell’università di Zurigo, le persone sono più preoccupate dagli sviluppi vertiginosi dell’Intelligenza artificiale che dal cambiamento climatico o dalle guerre: perché? Intanto, mentre la nuova versione di ChatGpt (la 4.5), ha superato il test di Turing (cioè ha convinto un umano di essere umana), Demis Hassabis (non uno qualunque: è CEO di DeepMind e premio Nobel 2024 per la chimica per la “predizione delle proteine”) ha immaginato che entro il 2030 l’Intelligenza artificiale "potrebbe distruggere l’umanità". Speriamo abbia esagerato.Per segnalazioni, suggerimenti o rilievi scrivete a
[email protected].