Quando si passa la vita con una persona, soprattutto quando quella persona ha necessità vitale della nostra presenza, non averla più intorno può essere una benedizione o un dramma. Molte volte è entrambe le cose contemporaneamente. In questo episodio raccontiamo la storia di Marina, Dan, e soprattutto di Luca, che per ventisette anni ha avuto costante e disperato bisogno dei suoi genitori, e poi ha trovato una sistemazione lontana da loro. È la storia delle loro vite e di quello che rimane agli uni degli altri. Contributor: - Federico BernocchiSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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59:36
31 | Una saga familiare
Quella della famiglia di Andrea è la storia di un crollo calcolato, di un’implosione familiare innescata attorno alla necessità di fare affari, di rifarsi di una vita umile e di mantenere saldo un piccolo impero che non ha le premesse per stare in piedi. È una storia di morti sospette, assegni falsificati, accudimento patologico, e noi ve la raccontiamo come ce l’hanno raccontata.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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48:13
30 | Falchi, lustrini e paillettes
La società ci assegna ruoli con la precisione di un algoritmo: o sei questo, o sei quello. Mai entrambe le cose. Abbiamo imparato a pensarci così, incasellati, semplificati. E nel farlo, perdiamo la parte più vera: quella fatta di ambivalenze, contrasti, sfumature. Ma l’identità non è una linea retta. È un intreccio. E in quell’intreccio — spesso nascosto per paura o per abitudine — c’è la nostra forza più luminosa. La storia di oggi vive proprio lì, in quello spazio sospeso. Salvatore non fa una sola cosa. Ne fa due. E nel farlo, ci invita a riconsiderare anche noi stessi. Contributor di questo episodio: - Gaetano MoracaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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28:36
29 | Il nome che mi ha rovinato la vita
A volte bastano un nome e un cognome per stravolgere una vita, o almeno parte di essa. In questa puntata raccontiamo la storia di Simone: incensurato, ma perseguitato dalla polizia a causa della sua omonimia con un criminale austriaco in fuga al punto da doversi ritagliare una nuova routine, più simile a quella di un fuggitivo che a quella di un comune viaggiatore.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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27:48
Puntata video: 28 | Credevo fosse un paradiso
Quando un bambino conosce solo l’inferno, inconsciamente lo ricerca anche dove dovrebbe esserci il suo contrario. Giuseppe oggi ha 37 anni, ma per 12 ha vissuto in quella che a prima vista, dai finestrini di un’auto della polizia, gli era parsi l’oasi nel deserto della sua vita: il Forteto, la cooperativa agricola della provincia di Firenze che dal 1977 al 2011 ha accolto centinaia di minori provenienti da situazioni di svantaggio o vittime di violenze, diventando un modello lodato dalle istituzioni. Ma di violenze e maltrattamenti Giuseppe ne ha subite anche lì, in quel luogo che avrebbe dovuto salvarlo, e che per così tanto tempo ha chiamato casa.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Come diceva Charles Bukowski, «la gente è il più grande spettacolo del mondo» («e non si paga nemmeno il biglietto», aggiungeva lui). E proprio questo spettacolo è al centro di In Real Life, che ogni settimana porta alla luce una storia unica vista attraverso gli occhi del suo protagonista, mostrando frammenti straordinari delle vite degli altri. In un'epoca in cui gli algoritmi delle piattaforme digitali ci isolano, facendoci sentire diversi e distanti, IRL vuole riportare al centro la nostra umanità condivisa, raccontando le storie sorprendenti delle persone che ci circondano. Errori banali, situazioni imprevedibili, relazioni atipiche, labirinti esistenziali e dilemmi quotidiani: le nostre vite sono piene di vicende memorabili, che spesso non sono mai state raccontate come meritano. Noi siamo qui per farlo, ogni settimana.