Guardarsi davvero è più difficile che guarire Siamo immersi in un mondo che comunica ovunque, eppure ascolta pochissimo. Dove l’immagine ha preso il posto dell’identità, e lo specchio è spesso nemico più che alleato. In questo episodio si parla di consapevolezza: quella che arriva lentamente, dopo anni di dolore e tentativi; quella che non nasce dallo sguardo degli altri, ma da un lento, coraggioso guardarsi dentro. Le voci di Leslye Pario, Sebastiano Ruzza, Valeria Corciolani, Pamela Pace, Micaela, Agnese Buonomo, Stefano Tavilla, Pablo Belfiori, Ambra, Massimiliano, Cristina Taverna e i testi di Lucia Caponetto e Florio Cocchi ci accompagnano in un viaggio tra vergogna e accettazione, paura e desiderio, immagini mentali e verità taciute. Si parla di corpi che non si riconoscono, di padri e madri che imparano a chiedere scusa, di ragazzi che lottano per tornare a vivere. E di quella consapevolezza che non è mai un punto di arrivo, ma un percorso di trasformazione: profondo, faticoso, possibile.da un’idea di Lucia Caponetto e condotto dal dottor Florio Cocchi.Letture di Lucia CaponettoProduzione e post produzione di Sandro GhiniRegistrato con amore a Genova da Mettiamoci la Voce voice studio
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Politica
Quando il silenzio istituzionale pesa più del sintomo Un bambino che smette di mangiare. Un’adolescente insultata per il suo corpo. Una famiglia che implode. Un sistema che non ascolta. Questo episodio parla della violenza sistemica che attraversa i Disturbi del Comportamento Alimentare: quella che viene dalle istituzioni, dalle scuole, dai vuoti della sanità pubblica, dalla retorica sociale che riduce il dolore a una questione di volontà. Attraverso le voci di Sebastiano Ruzza, Stefano Tavilla, Micaela, Pamela Pace, Pablo Belfiori, Agnese Buonomo e le letture di Lucia Caponetto, si compone un quadro lucido e drammatico della situazione attuale: liste d’attesa, mancanza di risorse, una legge ancora bloccata nei cassetti del potere, una sanità che troppo spesso esclude chi soffre da troppo tempo. Un episodio che dà voce all’indignazione, ma anche alla speranza civile: quella fatta di persone che agiscono, che resistono, che credono. Perché curare non può essere un privilegio. Deve essere un diritto.da un’idea di Lucia Caponetto e condotto dal dottor Florio Cocchi.Letture di Lucia CaponettoProduzione e post produzione di Sandro GhiniRegistrato con amore a Genova da Mettiamoci la Voce voice studio
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Tempo
Il tempo perduto, il tempo ritrovato, il tempo da inventare Quanto tempo serve per guarire? E cosa succede dopo? In questa puntata si parla del dopo, del ritorno alla vita, della ricostruzione. Si racconta di ragazzi e ragazze che, uscendo da strutture e comunità, devono imparare a vivere di nuovo – o per la prima volta. Il tempo diventa misura della distanza, dell’attesa, della rinascita. Ma anche terreno fragile dove reinserirsi, sognare, fallire, ricominciare. Tra testimonianze di operatori, pazienti, genitori e scritture inedite, questo episodio esplora ciò che viene dopo la diagnosi, dopo il trauma, dopo il sintomo: la fragile, ostinata ricerca di normalità.da un’idea di Lucia Caponetto e condotto dal dottor Florio Cocchi.Letture di Lucia CaponettoProduzione e post produzione di Sandro GhiniRegistrato con amore a Genova da Mettiamoci la Voce voice studio
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La Guarigione
Riconoscere, trasformare, rinascere Guarire non è solo smettere di essere malati, è imparare a vivere in modo nuovo. In questo episodio ascoltiamo chi ce l’ha fatta, chi è ancora in cammino e chi accompagna. Dalla voce di Sebastiano Ruzza alla testimonianza di Leslye Pario, passando per operatori, genitori, pazienti e figlie, esploriamo il lento processo di ricostruzione, i ritorni alla vita, i piccoli miracoli del quotidiano. Una puntata che parla di identità, amore, libertà. E di quella forza invisibile che ci permette, un giorno, di sorridere ancora.da un’idea di Lucia Caponetto e condotto dal dottor Florio Cocchi.Letture di Lucia CaponettoProduzione e post produzione di Sandro GhiniRegistrato con amore a Genova da Mettiamoci la Voce voice studio
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La Famiglia
Quando il dolore si eredita e si trasforma In questo episodio affrontiamo il ruolo complesso e centrale della famiglia nei Disturbi del Comportamento Alimentare. Genitori, figli, fratelli e compagni raccontano come la malattia attraversi le relazioni, risvegli antiche ferite e chieda di riscrivere ruoli, affetti e responsabilità. Attraverso le voci di professionisti come Pamela Pace, Samantha Lombardo, Pablo Belfiori, Marta Taverna e testimonianze toccanti di chi ha vissuto la malattia da vicino, si dipana un racconto fatto di errori, consapevolezze e possibilità di rinascita. Perché la famiglia può essere anche il luogo da cui ripartire.da un’idea di Lucia Caponetto e condotto dal dottor Florio Cocchi.Letture di Lucia CaponettoProduzione e post produzione di Sandro GhiniRegistrato con amore a Genova da Mettiamoci la Voce voice studio
Quel corpo non è ME è il podcast che esplora il complesso mondo dei disturbi del comportamento alimentare (DCA), come anoressia, bulimia, binge eating e altre forme di sofferenza che hanno il cibo come risposta. Guidato dalla voce del dott. Florio Cocchi, medico specialista in Scienza dell’alimentazione, il podcast affronta le radici emotive, psicologiche e sociali di queste malattie, spesso incomprese e sottovalutate. In 7 episodi, tra testimonianze dirette, esperti e approfondimenti, Quel corpo non è ME dà voce a chi vive e affronta quotidianamente queste realtà, offrendo uno spazio di consapevolezza e supporto. Il progetto è arricchito dalla lettura di brani tratti da libri selezionati, interpretati da Lucia Caponetto, che donano ulteriore profondità e spunti di riflessione al racconto. Ascolta Quel corpo non è ME e scopri un nuovo modo di parlare di disturbi alimentari, salute mentale e relazioni con il cibo.“Quel corpo non è ME” è un podcast nato da un’idea di Lucia Caponetto e condotto dal dottor Florio Cocchi.Letture a cura di Lucia CaponettoProduzione e post produzione di Sandro GhiniRegistrato con amore a Genova da Mettiamoci la Voce voice studio.