Guido: protesi parziale al ginocchio, dritto vincente
Dopo anni di tornei di tennis, Guido, 77 anni, ex anestesista di Napoli, è costretto a fermarsi per un’artrosi avanzata al ginocchio. Grazie alla competenza del Prof. Giovanni Balato, ortopedico specializzato in anca e ginocchio al Policlinico Federico II di Napoli, e a Mako, piattaforma robotica ad alta tecnologia per la chirurgia protesica in ortopedia, può ritornare in breve tempo alla sua più grande passione sportiva. Insieme alle loro voci, anche quella dell’Associazione Scientifica AUOT (Accademia Universitaria di Ortopedia e Traumatologia) rappresentata dal Vicepresidente Prof. Massimo Mariconda. Una realtà impegnata a formare gli ortopedici del futuro, integrando tecnologia, visione clinica e un approccio sempre più orientato al paziente.È una storia che parla di tenacia: quella di Guido, che non si arrende; quella dei medici che scelgono soluzioni robotiche ad alta precisione; e quella di chi crede che la cura inizi prima, dalla condivisione del sapere.**I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scupolosamente alle sue indicazioni.
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Alessandro: la diagnosi precoce sfida il tumore al polmone
Dopo una tosse persistente Alessandro, ex fumatore di 48 anni, si sottopone a una TAC che evidenzia un nodulo molto piccolo, in zona periferica e difficile da raggiungere con i metodi diagnostici tradizionali. Grazie alla competenza della Dott.ssa Michela Bezzi, Direttrice della Pneumologia di Brescia, e alla broncoscopia robotica ION, Alessandro riceve una diagnosi precoce e accurata, evitando mesi di incertezza e timore. Insieme alla loro voce, quella dell’associazione paziente “Brescia Respiro”, che lavora per diffondere cultura della prevenzione e consapevolezza sul tumore al polmone, partendo anche dalle scuole primarie. Una testimonianza che racconta come innovazione tecnologica e ascolto possano fare la differenza, rendendo la diagnosi più tempestiva e la cura più vicina.È una storia che parla di timore, attesa e sollievo, ma soprattutto di possibilità: quelle offerte da tecnologie all’avanguardia e da chi crede che la prevenzione sia parte integrante della cura.*I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scupolosamente alle sue indicazioni.
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Alte dosi di LIBERTA’
Neoplasia prostatica, quale possibile approccio mininvasivo? Giovanni, ingegnere e docente di elettronica in un istituto tecnico di Milano, durante un controllo di routine scopre un PSA elevato e riceve la diagnosi di neoplasia prostatica. Deciso a trovare il miglior trattamento, si rivolge alla Prof.ssa Barbara Jereczek, direttrice della divisione di radioterapia | Istituto Europeo di Oncologia di Milano, e al Dott. Giovanni Carlo Mazzola, radioterapista oncologo |Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Entra così nel suo percorso di cura CyberKnife, sistema robotico mininvasivo per radiochirurgia e radioterapia. Oggi, Giovanni sta bene, segue i controlli ogni tre mesi e ha cominciato, come dice lui, “a fare una vita più sana”, dedicandosi con costanza all'attività fisica e a un'alimentazione equilibrata.*I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scupolosamente alle sue indicazioni.
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17:32
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UMANITÀ bisturi free
Quale approccio per un adenocarcinoma della prostata su un paziente di 80 anni?Cosimo, preside in pensione di Matino, Lecce, durante una visita di controllo urologica scopre che la sua prostatite cronica è peggiorata e il PSA aumentato. Si rivolge così al Dott. Michele Cotugno, Consulente in Chirurgia Urologica HIFU al Carlo Fiorino Hospital di Taranto e Responsabile dell'Unità di Urologia della Casa di Cura Salus di Brindisi, che gli propone di intervenire con FocalOne, sistema robotico HIFU (High Intensity Focused Ultrasound) per il trattamento mininvasivo del tumore prostatico. Cosimo potrà così affrontare la malattia preservando la qualità della vita e riducendo al minimo i possibili effetti collaterali. *I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scupolosamente alle sue indicazioni.
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17:29
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Micro Chirurgia, Macro SOLLIEVO
Come affrontare dopo quasi 30 anni una nuova frattura su un osso operato e trapiantato?Andrea, ex carabiniere ed ex campione paraolimpico di nuoto, dopo circa 30 anni si trova ad affrontare una seconda complessa frattura sull’osso del braccio a suo tempo già trapiantato. A guidarlo nel percorso di cura è, ancora una volta, il Prof. Marco Innocenti, dirigente del reparto di Ortoplastica dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, con un nuovo alleato: Symani, un sistema robotico per la microchirurgia che permette di ricostruire vasi di piccolissime dimensioni con estrema precisione, riducendo al minimo i danni ai tessuti circostanti. In questo modo, Andrea riesce a tornare rapidamente alla sua quotidianità.**I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scupolosamente alle sue indicazioni.
DIRE FARE CURARE è il podcast di ab medica dedicato a storie di cura eccellenti, narrato attraverso la voce dei protagonisti: medici e pazienti. Ciascun episodio presenta una storia eccellente italiana, di ricerca, sanità e cura narrata da Matteo Caccia, storico conduttore radiofonico e autore di alcuni dei podcast di maggior successo in Italia. La sua voce si mischia a quella di medici e pazienti, restituendo in pochi minuti un racconto vero in grado di trasferire all’ascoltatore il lato empatico della cura spiegando come la sanità stia diventando sempre più tecnologica, precisa e personalizzata.Il potere della voce ci immerge nella vita delle persone reali, che siano esse medici che hanno scelto soluzioni innovative o pazienti che hanno beneficiato di cure eccellenti, informando attraverso il racconto e restituendo fiducia e speranza nell’innovazione.La seconda stagione introduce un elemento di novità intrecciando in ogni episodio una parola. Una definizione, scelta da ab medica con Treccani, in grado di raccontare una visione di cura responsabile, sostenibile, diffusa. Il risultato è un progetto che restituisce, attraverso il racconto vero, fiducia e speranza nell’innovazione. Voce narrante Matteo Caccia Voci linguisti Fondazione Treccani CulturaImmagini prima stagione Joey GuidoneImmagini seconda stagione Valentina VinciUna serie podcast realizzata da ab medica e brandstories