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Relazioniamoci di Antonio Quaglietta

Antonio Quaglietta
Relazioniamoci di Antonio Quaglietta
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5 risultati 364
  • Episodio 364 - Psicologia, fede e spiritualità: quale legame
    In questa diretta, insieme a don Luigi Epicoco, abbiamo affrontato un tema fondamentale: l'integrazione tra Psicologia (intesa come vera cura dell'animo umano) e Spiritualità.Per noi, non c'è benessere completo se la psicologia non tende all'Amore e allo Spirito. Allo stesso tempo, una Fede priva di conoscenza di sé rischia di trasformarsi in arido ritualismo.È qui che nasce il confronto.Abbiamo parlato di come l'idea di un Dio che esaudisce i nostri desideri (la cosiddetta "fede psicologica") crolli dolorosamente di fronte alla vita e al dolore. Questa delusione è in realtà una buona notizia perchè può essere un'occasione per incontrare il vero Dio di Gesù Cristo, non la proiezione del nostro ego.Abbiamo inoltre toccato il tema del Senso di Colpa: è uno dei temi centrali del lavoro terapeutico e spirituale. Il senso di colpa non è Fede, ma un "alfabeto diabolico" che tiene imprigionati.La vera Redenzione è l'azione liberatrice di Gesù, che ci solleva dalla colpa e dall'angoscia di morte, portandoci a una libertà da Figli, non da soldatini.Infine abbiamo visto che l'Incontro, la relazione è tutto: perché la Fede non è un ragionamento da capire, ma una esperienza personale di relazione con Gesù, che ti sceglie per primo. Proprio come nella terapia, è la relazione che guarisce e salva.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
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    1:43
  • Episodio 363: Social network: come prevenire la dipendenza giovanile
    Oggi l'onnipresenza dello smartphone è un dato di fatto, specialmente tra preadolescenti e adolescenti, i quali hanno tutti accesso ai social media. Non è più possibile prescindere da questi strumenti; la vera sfida, dunque, non è eliminarli, ma imparare a usarli in modo consapevole e costruttivo.Uno dei motori principali dietro l'uso incessante dello smartphone è la FOMO (Fear of Missing Out), ovvero l'ansia di esclusione o la paura di essere tagliati fuori. Questo timore spinge i ragazzi a rimanere costantemente connessi e attentissimi a ogni notifica o evento sui loro dispositivi.Gli effetti di questa costante vigilanza sono tangibili: si manifestano con stress, compulsione e una marcata difficoltà a rimanere presenti nel mondo reale. La compulsione a prendere il telefono è tale che i ragazzi non riescono a controllarsi, provocando un ciclo di stress e gratificazione immediata.Questa dinamica svela una vera e propria dipendenza: ogni interazione sui social media rilascia una dose di dopamina, l'ormone del piacere e della gratificazione. Questo rinforzo positivo spinge a ripetere il comportamento che ha generato piacere, rendendo sempre più difficile la resistenza e l'astensione.L'uso eccessivo ha ripercussioni significative. Si assiste a una riduzione della soglia di attenzione (che si traduce in difficoltà a leggere o seguire un film) e a un aumento dell'impulsività. Si riscontrano anche potenziali danni alla corteccia prefrontale – la sede delle azioni consapevoli e dell'autocontrollo – causando, di fatto, una minor capacità di autoregolazione.A livello emotivo e fisico, si manifestano: disturbi del sonno; danno della memoria e dell'umore, aumento di ansia e depressione.In sostanza, si rischia di vivere in un mondo irreale, perdendo di vista la fondamentale dimensione del contatto reale.Il principio guida non deve essere "spegnere lo schermo," ma "accendere la coscienza." Lo smartphone è un dato di fatto tecnologico; il nostro compito è educare all'uso di questo strumento.Per fare ciò, è essenziale: offrire alternative, come creare e promuovere spazi ulteriori di aggregazione e attività al di fuori del digitale. Esserci in modo non giudicante: Stabilire una presenza adulta di supporto e comprensione. Dare delle regole e cercare accordi: Non imporre divieti assoluti, ma negoziare l'uso e creare momenti di condivisione. Giocare con loro: condividere tempo di qualità non mediato dalla tecnologia.La disconnessione deve essere presentata non come una fuga, ma come una scelta consapevole di rimanere presenti nella vita reale. L'esperienza dimostra che questo approccio ha effetti positivi: una buona percentuale di ragazzi dichiara di aver provato sollievo dall'ansia digitale e un aumento della consapevolezza riguardo ai danni e alle emozioni negative derivate dallo smartphone, semplicemente stando più tempo con gli altri.È necessario, quindi, promuovere interventi mirati per aiutare questi ragazzi a navigare l'era digitale in modo sano.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
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    2:50
  • Episodio 362 - Capire e Gestire le Relazioni Difficili
    Le relazioni umane, siano esse sentimentali, familiari, amicali o professionali, sono intrinsecamente complesse e non sempre scorrono lisce. È naturale imbattersi in dinamiche che possono causare sofferenza.Il punto non è evitare le difficoltà (le relazioni "facili" sono un mito), ma imparare a riconoscerne i segnali, comprendere i meccanismi che le alimentano e gestirle in modo più costruttivo e sano.Ci sono quattro principi fondamentali da considerare per navigare la complessità relazionale:L'Illusione della Relazione Facile: Dobbiamo abbandonare l'ideale della "relazione perfetta" o totalmente priva di attriti. Le relazioni facili non esistono nella vita reale, ma sono spesso il frutto di un'idealizzazione.I Conflitti Sono Fisiologici: Il conflitto non è un sintomo di fallimento, ma una parte naturale di ogni interazione significativa. Poiché l'altro è un individuo separato, non può esserci una compatibilità totale al 100%. Una buona relazione non è definita dall'assenza di conflitto, ma dalla capacità di gestirlo, sia che implichi un adattamento consapevole o inconscio tra i partner.Le Aspettative Irrealistiche: Uno dei maggiori ostacoli è proiettare sull'altro la responsabilità di colmare le nostre mancanze o soddisfare ogni nostro bisogno. Le aspettative su "cosa l'altro dovrebbe fare per me" sono spesso irrealistiche e fonte di delusione.La Crescita Risiede nelle Difficoltà: Paradossalmente, sono proprio le sfide e le difficoltà incontrate nelle relazioni a offrire le maggiori opportunità di crescita personale. Lamentarsi delle complessità ci impedisce di cogliere il potenziale evolutivo insito in esse.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
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    1:06:04
  • Episodio 361 - Incarnazione umana: qual è lo scopo della tua vita?
    Quante volte ci siamo interrogati sullo scopo della nostra esistenza?L'esperienza dell'incarnazione umana non è un evento isolato, ma si inserisce in un ciclo più ampio, che include un "prima" e un "dopo". Il "prima" si riferisce a una serie di esperienze pregresse, necessarie per il passaggio di una coscienza che è in costante formazione. Questa coscienza si sviluppa e cresce attraverso diverse incarnazioni, con lo scopo di acquisire strumenti sempre più sofisticati. Il culmine di questo processo è il raggiungimento dell'autocoscienza, che si configura come un vero e proprio centro di consapevolezza e di espressione.A questo punto, l'essere umano inizia a riflettere su sé stesso e, attraverso le esperienze che compie e il confronto con il mondo esterno, raffina progressivamente il suo modo di vivere. La crescita della coscienza è spinta dalla necessità di ampliare la propria visione ed evoluzione, manifestando così una migliore capacità di affrontare la vita, intesa metaforicamente come una scuola. L'essere è costituito da diversi corpi: quello fisico, quello astrale (legato alle emozioni), quello mentale (dedicato alla riflessione e alla ragione) e il corpo acasico (il veicolo della coscienza stessa).Mentre i primi tre vengono abbandonati ad ogni incarnazione, il corpo acasico trattiene il "succo" e la sintesi delle esperienze fatte, permettendo alla coscienza di accrescersi costantemente.Di incarnazione in incarnazione, questa coscienza evoluta acquisisce una migliore capacità e maggiori possibilità di sperimentare ulteriormente.Qual è lo scopo ultimo di questo ciclo? Manifestare una coscienza sempre più vasta. Questo si traduce in un'evoluzione che porta l'individuo a passare da una visione egoica dell'esistenza a una prospettiva in cui gli altri acquisiscono sempre maggiore importanza, sviluppando una profonda e matura capacità di altruismo.Per Arrivare a sentire gli altri come te stesso.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
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    1:12:58
  • Episodio 360 - Psicologia: COME CAMBIARE VITA con la Comunicazione Efficace (Trasforma le Relazioni)
    Spesso siamo convinti di comunicare bene, ma poi capita che non ci sentiamo capiti e non riusciamo a vivere bene le nostre relazioni. Come comunicare bene? Come rendere la nostra comunicazione efficace?Più impariamo a comunicare in modo efficace con noi stessi, con gli altri e con la vita, più miglioriamo la qualità della nostra esistenza e la capacità di gestirla con consapevolezza.Il primo requisito per una comunicazione efficace è dare una finalità alla comunicazione.Ogni buona comunicazione nasce da uno scopo chiaro. Prima di parlare o ascoltare, chiediamoci: perché sto comunicando? e cosa desidero ottenere da questo scambio?Inoltre dobbiamo imparare a gestire le difficoltà comunicative.Quando incontriamo difficoltà nel comunicare, è utile chiederci:Come posso affrontare questa situazione in modo costruttivo?Quali errori potrei evitare per rendere il dialogo più fluido?Infatti nella nostra comunicazione commettiamo spesso errori.Tra gli sbagli più frequenti troviamo:Interrompere l’altro mentre si sta esprimendo.Offrire soluzioni immediate invece di ascoltare davvero.Comunicare bene, infatti, significa ascoltare e ascoltarsi.Significa anche imparare a porre le domande giuste, a sé stessi e agli altri, per favorire una comprensione autentica e una relazione più profonda.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
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    1:14:19

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Su Relazioniamoci di Antonio Quaglietta

Ricomincio da me è il podcast di evoluzione personale. Un podcast dedicato a chi vuole aumentare consapevolezza e libertà per accrescere il proprio benessere. Un percorso di scoperta per conoscere meglio te stesso ed esprimere il tuo potenziale. Ogni puntata mira a sviluppare i quattro elementi fondamentali per una vita gioiosa: consapevolezza, responsabilità, probelm solving e comunicazione efficace con se e con gli altri.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/relazioniamoci-di-antonio-quaglietta--3209964/support.
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