Un’amicizia speciale, d’accordo, quella fra il presidente cinese Xi Jinping e il russo Vladimir Putin. A Pechino, onde evitare equivoci in questi giorni di disgelo fra gli Usa di Donald Trump e la Russia di zar Vlad, preferiscono comunque essere chiari, restando fra amici.
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La Russia resta legata alla Cina - Fabio Scacciavillani
Nei meandri di vaneggiamenti di cui l’amministrazione Trump sembra essere preda, uno si staglia con nitidezza. La pace in Ucraina – o, per meglio dire, la resa ignominiosa alle condizioni umilianti imposte da Putin all’Occidente – sarebbe necessaria perché l’America deve focalizzarsi sulla minaccia esistenziale rappresentata dalla Cina.
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Il Giappone invita all’unità dentro il G7 - Massimiliano Lenzi
La saggezza giapponese, in questi tempi di continui strappi sulla situazione dell’Ucraina che arrivano dal nuovo presidente americano Donald Trump, risulta quanto mai preziosa. A proposito del G7 – e il messaggio è ovviamente rivolto a tutti i sette Paesi, a cominciare dagli Usa – Tokyo invita infatti a mantenere l’unità.
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Trump, il salvatore di Putin - Yurii Colombo
Mosca – Stepan ha ventun anni e da uno e mezzo solca ogni giorno i corridoi della Facoltà di Scienze politiche di Mosca. «Tre anni fa – mi dice – me ne andai dalla Russia perché avevo paura di essere arruolato e questa guerra non mi ha mai convinto». Poi però è tornato, per disperazione: «In Germania non sapevo come mantenermi e non ho potuto trovare un lavoro».
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Solidali con Zelensky - Giorgio Provinciali
Un folto capannello di persone s’è riunito ieri mattina di fronte all’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Kyiv. Per il secondo giorno di fila la risposta solidale alle nuove invettive di Donald Trump contro Volodymyr Zelenskyj ha visto il popolo, la gente comune, scendere nelle strade per sostenere la comunanza valoriale che dovrebbe affratellare i Paesi liberi e democratici nella lotta per non soccombere alle tirannie.