Salah Abdeslam non è l’unico terrorista a uscire vivo dalla notte del 13 novembre. Due degli attentatori che hanno colpito i bistrot riescono a fuggire, con l’intenzione di colpire ancora — di riportare Parigi nel terrore nei giorni successivi. Ma, grazie alla segnalazione di una testimone chiave, vengono intercettati.
Uno di loro indossa un paio di sneakers arancioni.
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EP. 3 - La fuga di Abdeslam
Salah Abdeslam accompagna tre kamikaze allo Stade de France. Avrebbe dovuto farsi esplodere nei bistrot, ma all’ultimo momento rinuncia e si dilegua. Nella notte in cui Parigi è sprofondata nel caos e l’attenzione è tutta sugli attentati, inizia la sua fuga: una caccia all’uomo durata quattro mesi, la più lunga e imponente della storia recente francese.
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EP. 2 - Bataclan
Al teatro di Boulevard Voltaire è in corso il concerto degli Eagles of Death Metal: tutto esaurito, 1.500 spettatori. Tre uomini dell’Isis fanno irruzione e aprono il fuoco con i kalashnikov sulla folla. Il bilancio è drammatico: 130 morti e centinaia di feriti. Undici persone vengono prese in ostaggio e liberate solo dopo oltre due ore di trattative. È Georges Salinas della BRI (Brigata di Ricerca e Intervento) a guidare il blitz nel teatro per porre fine all’assedio e liberare gli ostaggi.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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25:47
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EP. 1 - Stade e bistrot
In pochi ricordano che il 13 novembre 2015 il primo obiettivo dei terroristi fu lo stadio di Saint-Denis, dove si stava disputando l’amichevole Francia-Germania alla presenza del presidente François Hollande. Quasi nello stesso momento, sei bistrot del X e dell’XI arrondissement di Parigi vengono colpiti. Le autorità capiscono subito che la città è sotto attacco: una sfida senza precedenti per la macchina dei soccorsi. Questo è il racconto di chi c’era.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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EP. 2 - Bataclan
Al teatro di Boulevard Voltaire è in corso il concerto degli Eagles of Death Metal: tutto esaurito, 1.500 spettatori. Tre uomini dell’Isis fanno irruzione e aprono il fuoco con i kalashnikov sulla folla. Il bilancio è drammatico: 130 morti e centinaia di feriti. Undici persone vengono prese in ostaggio e liberate solo dopo oltre due ore di trattative.
È Georges Salinas della BRI (Brigata di Ricerca e Intervento) a guidare il blitz nel teatro per porre fine all’assedio e liberare gli ostaggi.
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Sembra ieri. E invece sono già passati dieci anni da quel tragico 13 novembre 2015 che ha sconvolto la storia di Parigi, della Francia e la vita di migliaia di persone. Alle 21:16 un primo commando di tre terroristi attacca lo Stade de France; altri tre uccidono 39 persone nei bistrot del centro; gli ultimi aprono il fuoco sul pubblico di un concerto.
In Bataclan – 10 anni dopo vengono ricostruiti i fatti di quella sera, le indagini, la cattura dei colpevoli sopravvissuti e il processo ai terroristi. Non solo i fatti, ma anche il vissuto personale di chi è stato protagonista di quei giorni bui: sopravvissuti, familiari delle vittime, soccorritori, l’allora ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve e il presidente della Repubblica François Hollande.