Il Più Grande Signore dei Ghiacci (parte 1) - Il Capitano Shackleton e la spedizione Endurance
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I suoi contemporanei, ai punti di domanda che chiedevano di lui, rispondevano "per le scoperte scientifiche chiamate Scott, per la velocità e l'efficienza datemi Amundsen... ma quando i disastri diventano realtà e tutta la speranza è sparita... inginocchiatevi e pregate per l'arrivo di Shackleton"
Questo grande capitano coraggioso è amato da tutti, tutti ne prendono ispirazione, però, scoprendolo fin nel profondo, si comprende che tutto è fuorché un uomo senza macchia, e credo sia proprio questo il motivo per cui finirete ad amarlo, oggi togliamo quella placcatura dorata che lo rende assimilabile ad un Dio ma che lo allontana dalla possibilità di ripercorrere le sue scelte di vita. Gli storici lo adorano raccontando questo il grande eroe, oggi, io, vi parlo invece dell'uomo... un uomo fallibile che ha vissuto l'intera vita salvando innumerevoli vite ma abbandonando/dimenticandosi di una cosa... di sè stesso.
Una seconda faccia nascosta, ma la verità era davanti a tutti, molto chiara e semplice, eppure impossibile da scovare. Il motivo dell'impossibilità di vedere la verità è dovuta alla nostra tendenza ad interpretare la vita in modo dialettico,.. o qualcosa è buono o cattivo, non ammettiamo accettazione ma ci spingiamo verso la polarizzazione. Oggi vi racconto una delle più grandi esplorazioni della storia dell'umanità, entriamo per la prima volta nell'antartico e lo facciamo, forse, con la più eroica e meravigliosa storia di sempre. Se non ci fossero state foto, diari o documentyi avrei giurato si trattasse di un romanzo d'avventura uscito dalle unghie di salgari o di Melville... eppure tutto corrisponderà al vero, ed è proprio per questo che diventa magico.
Questa non storia racconta di come dietro ad ogni grande impresa ci sono uomini, non dei. Uomini che si sentono strozzati dalla serenità della vita quotidiana, un fastidio che non gli permetterà serenità ma solo forti attimi di felicità che richiedono l'intera loro vita. Questa storia racconta di come mai, noi umani, preferiamo soffrire che lasciarci andare.
Questo è il vero Signore del ghiaccio, lui è Sir Ernest Shackleton e oggi parliamo della spedizione Endurance e di come la sua frustrazione e fallimento nella vita personale lo ha portato ad essere il capitano più eroiceo della storia umana grazie alla sua necessità di sopravvivenza. Un uomo spaccato a metà come il ghiaccio, tanto eroico sulla nave, quanto frustrato a casa. Un uomo pervaso dall'inconspaevolezza che senza la sua anima frustrata, non avrebbe mai trovato la forza di diventare eterno tra gli iceberg. Gli aspetti che noi odiamo di noi stessi ci fanno male fino a quando non impariamo a comprendere che anche loro hanno una funzione nella nostra vita.
Questa è la spedizione Endurance, uno dei massimi esempi della sopravvivenza umana dell'intera storia. Io sono Marco Carniel e non racconto storie.
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