Se ti è piaciuto questo podcast ascolta anche 'Il cielo sopra Ustica", la mia nuova serie. La sera del 27 giugno 1980 un DC-9 della compagnia Itavia, partito da Bologna, sta volando verso Palermo con 81 persone a bordo. È in ritardo di due ore, ma l'atmosfera in cabina è serena, hostess e steward distribuiscono caramelle gommose contro il mal d'aria, pilota e copilota conversano fra loro e comunicano costantemente con i centri radar. Alle 21.04, quando il radarista della torre di controllo di Ciampino chiama l'aereo per autorizzare l'atterraggio, non ottiene nessuna risposta. Qualche ora dopo, i primi corpi riaffioreranno dalle acque del Tirreno. Cos'è stato a provocare la caduta dell'aereo? Cos'è successo in quei minuti e poi nei quarantacinque anni successivi? Per capirlo abbiamo parlato con i familiari delle vittime, soccorritori, piloti, medici, radaristi, periti, ufficiali dell'aeronautica, storici e giornalisti. 'Il cielo sopra Ustica' racconta, in sette puntate, l'ultimo viaggio delle vittime, le speranze, le indagini, le ipotesi, i depistaggi, la tenacia dei familiari e l'incredibile avventura del recupero del relitto a oltre 3500 metri di profondità.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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NERA - il mio nuovo podcast
Se ti è piaciuto questo podcast, ascolta anche ’Nera’, la mia nuova serie scritta insieme a Massimo Lugli. Per cinquant’anni Massimo ha seguito per Repubblica e altri quotidiani i principali casi di cronaca nera italiana, incontrando investigatori, magistrati, avvocati e familiari delle vittime. Cosa succede nelle redazioni dei giornali quando arriva la notizia di un delitto? Come si muove un giornalista davanti a un omicidio? Insieme a voi, toreneremo sui luoghi del delitto, per ricostruire indagini, errori e tutto il dietro le quinte della ricerca dei colpevoli e del racconto giornalistico. Il 20 di ogni mese, una nuova storia da ascoltare.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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8. Palla 8
Il Vaticano, a sorpresa, ha accettato di aprire un’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela, anche la Procura di Roma farà lo stesso mentre in Parlamento sarà una Commissione di indagine a cercare di fare luce sul caso. Qualcosa sembra muoversi. Le inchieste potrebbero approdare a qualcosa? La verità è vicina? Su questo i due autori del podcast, Antonio Iovane e Massimo Lugli, sembrano in disaccordo ma una cosa è certa: in quarant’anni sono stati in molti a speculare sulla scomparsa di una quindicenne vaticanaSee omnystudio.com/listener for privacy information.
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7. Mitomani
Emanuela Orlandi è la figlia di Giovanni Paolo II. Emanuela Orlandi è la moglie di Pietro Orlandi. Emanuela Orlandi vive sedata da quarant’anni. Sono tante le storie incredibili o ridicole attorno alla scomparsa della quindicenne vaticana: racconti di mitomani, gente in cerca di visibilità, di lucro, oppure semplicemente poco credibile. Ma spesso, in queste storie, si nascondono tentativi di depistaggio: chi è che non vuole che sia fatta luce sul caso Orlandi?See omnystudio.com/listener for privacy information.
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6. Mirella, l’altra Emanuela
Con un comunicato del 3 agosto 1983, firmato dal sedicente “Fronte Turkesh”, il nome di Emanuela viene associato a quello di un’altra ragazza, scomparsa un mese e mezzo prima di lei: Mirella Gregori. Massimo Lugli segue anche questa pista cercando di capire se tra le due sparizioni possa esserci davvero una correlazione. È così o si tratta due storie distinte?See omnystudio.com/listener for privacy information.
È la mattina del 23 giugno quando un uomo, Mario Meneguzzi, gira per le redazioni dei giornali romani. Spiega ai cronisti che la nipote, Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, è scomparsa dal giorno precedente e chiede che la notizia sia pubblicata. Massimo Lugli ha ventotto anni e da otto lavora a "Paese sera" prima di passare a "La Repubblica". Si interessa a quella storia, parla con magistrati e poliziotti, si fa un’idea. Pochi giorni dopo, con l’appello di Giovanni Paolo II per la liberazione della quindicenne, nasce "Il caso Orlandi" ed Emanuela diventa la scomparsa più famosa d’Italia.
Dal 1983 Lugli ha seguito e vagliato tutte le piste possibili e parlato coi protagonisti di questa vicenda. Insieme ad Antonio Iovane ripercorre qui quarant’anni di indagini, depistaggi, ricerche, insabbiamenti e racconta cosa abbia significato occuparsi di cronaca nera nell’Italia criminale.