
Sopravvivere nel tempo dell’infelicità - Con Raffaele Alberto Ventura
28/11/2025 | 47 min
Siamo cresciuti con la promessa di essere felici, attraverso i consumi, ma soprattutto grazie alla possibilità che ci viene offerta di essere “noi stessi”. E se fosse tutta un’illusione? Questa puntata nasce dalla presentazione del libro La conquista dell’infelicità presso L’Opificio Italiacamp, un centro di cultura e formazione, inaugurato a giugno a Roma. Un luogo suggestivo, nato dal recupero e dalla riqualificazione di un ex-marmificio, nella zona Ostiense-Marconi, quella della prima industrializzazione della Capitale. Siamo cresciuti con la promessa di essere felici, attraverso i consumi, ma soprattutto grazie alla possibilità che ci viene offerta - se ci impegniamo abbastanza - di essere “noi stessi”, qualunque cosa questo significhi. E se fosse tutta un’illusione? E se la grande sfida fosse invece imparare a essere infelici? Stefano Feltri ne discute con Raffaele Alberto Ventura, autore del libro La conquista dell’infelicità (Einaudi) Raffaele Alberto Ventura è ricercatore presso il Laboratoire d’anthropologie politique dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e progetta percorsi di formazione. Curatore degli scritti di Cornelius Castoriadis (Contro l’economia, Luiss University Press 2022), è autore di vari saggi tra cui Teoria della classe disagiata (minimum fax 2017) e Radical choc. Ascesa e caduta dei competenti (Einaudi 2020). Questo episodio è realizzato con la collaborazione di Anna Menale. Appunti è un progetto di informazione indipendente, sostenuto soltanto dalle sue lettrici e lettori. Se pensi che sia importante, abbonati o regala un abbonamento a qualcuno a cui tieni Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Le mille idee di Polonia
11/06/2025 | 17 min
Dopo le elezioni presidenziali del primo giugno, il Paese più importante dell’Europa dell’Est rimane spaccato tra due identità, due visioni del mondo e della propria storia. Per capire perché e come questa spaccatura è decisiva per il futuro (e per il passato) dell’Europa, serve l’analisi geopolitica di Manlio Graziano. Questo è un episodio zero di un’ipotesi di nuovo podcast prodotto da Appunti che vorremmo sperimentare dopo l’estate. Fateci sapere cosa ne pensate in modo da poterlo migliorare. Potete anche suggerirci nei commenti i temi sui quali vorreste approfondimenti. Per approfondire c’è il lungo saggio sul tema che Manlio graziano ha scritto per Appunti (lo trovate qui sotto, ora senza paywall): https://appunti.substack.com/p/due-nessuna-centomila Appunti è un progetto di informazione indipendente, sostenuto soltanto dalle sue lettrici e lettori. Se pensi che sia importante, abbonati o regala un abbonamento a qualcuno a cui tieni https://appunti.substack.com/ Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

La Scomunica - Teaser
11/04/2025 | 3 min
Per tutta la durata del suo papato, Francesco ha sempre promesso che la sua Chiesa avrebbe perseguito abusi e abusatori senza incertezze. Ma alle parole non sono mai seguiti i fatti e il Vaticano ha continuato a coprire, insabbiare, negare, e ad abbandonare le vittime. Il caso più clamoroso è quello di Marko Ivan Rupnik, teologo e artista famoso in tutto il mondo per i mosaici che decorano le chiese più importanti. Per oltre trent’anni le sue vittime hanno denunciato gli abusi subiti, e non è successo niente. Nel maggio del 2020 padre Rupnik viene anche scomunicato dal dicastero per la Dottrina della fede: ha assolto in confessione il complice, cioè la donna vittima di abusi che la Chiesa considera, appunto, complice. Nel giro di pochi giorni la scomunica viene revocata. E c’è solo una persona che può prendere una decisione così importante: papa Francesco in persona, amico di Rupnik, gesuita come lui. Quel favore all’amico è l’ultima goccia in un vaso di scandali. In questa nuova inchiesta seguiamo il filo del caso Rupnik per raccontare le omertà e le complicità di una Chiesa ossessionata dal sesso nella quale il potere è cementato dall’omertà, e gli scandali per abusi servono solo a regolare i conti tra fazioni in lotta. Dopo il successo de La Confessione, un nuovo lavoro di giornalismo investigativo sul tema degli abusi nella Chiesa firmato da Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn La produzione di questo podcast è sostenuta dalle abbonate e dagli abbonati alla newsletter Appunti dove potete leggere le inchieste di Federica Tourn e gli approfondimenti dei temi trattati nel podcast. Poiché nessun editore vuole parlare di questo tema, abbiamo lavorato da soli, sostenendo i costi di questo progetto. Se vuoi contribuire puoi farlo sostenendo Appunti o con una donazione per il podcast sulla piattaforma di crowdfunding Go Fund Me La Scomunica è un podcast di giornalismo investigativo disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme di Stefano Feltri, Giorgio Meletti e Federica Tourn Inchiesta sul campo di Federica Tourn Story editor Giorgio Meletti Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

La Confessione - Episodio 0: Così la Chiesa italiana insabbia gli abusi
12/03/2024 | 35 min
l 5 marzo 2024 don Giuseppe Rugolo è stato condannato a 4 anni e 6 mesi in primo grado, dal tribunale di Enna. Da quasi due anni, con i miei colleghi Giorgio Meletti e Federica Tourn, seguiamo questa storia solo all’apprenza periferica. La consideriamo così importante da averci dedicato un podcast in sette puntate, La Confessione, di cui qui potete sentire un teaser, che inquadra la vicenda e presenta i fatti. Perché quella singola vicenda è come un frattale, replica in piccolo tutto il sistema di coperture e insabbiamenti che ha finora impedito che in Italia scoppiasse lo scandalo degli abusi nella Chiesa. Perché soltanto in Italia non è ancora scoppiato il caso degli abusi nella Chiesa cattolica? Perché il sistema di copertura degli abusatori è ancora in piedi ed efficace, coinvolge decine e decine di preti e vescovi ed è tacitamente approvato da papa Francesco. Il podcast La Confessione ricostruisce come la Chiesa italiana silenzia le denunce delle vittime, copre i preti sotto accusa e nasconde lo scandalo. E sono loro, i preti, a raccontarlo. “Ho insabbiato questa storia”, dice il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana, intercettato al telefono mentre parla con don Giuseppe Rugolo, condannato a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale in primo grado a Enna martedì 5 marzo. Per la prima volta possiamo ascoltare direttamente i protagonisti di una vicenda di abusi spiegare come funziona il sistema per insabbiare e depistare, come si usano le risorse della Chiesa per tacitare le vittime e lasciare gli abusatori impuniti. Secondo Gisana, le accuse di violenza sessuale per Rugolo sono un dono di Dio, “per diventare santo”. Antonio Messina è un ragazzo di Enna che per anni è stato abusato da don Rugolo, fin da quando era minorenne. Nel 2014 inizia a chiedere giustizia alle strutture ecclesiastiche, dieci anni dopo arriva la sentenza della magistratura ordinaria. Grazie alla sua denuncia, sono emersi i documenti audio su cui si basa questo podcast: intercettazioni telefoniche e dialoghi registrati dai protagonisti all’insaputa l’uno dell’altro. Sulla newsletter Appunti troverete approfondimenti e commenti ai temi trattati nel podcast. Per sostenere il progetto della Confessione, seguite il podcast e cliccate sulla campanella, per essere informati sui prossimi episodi. La Confessione è un podcast di giornalismo investigativo in 7 puntate disponibile su Spotify e tutte le principali piattaforme Autori: Stefano Feltri Giorgio Meletti Federica Tourn Con la collaborazione di Carmelo Rosa Consulenza musicale e sonora: Stefano Tumiati Produzione: Il podcast La Confessione è possibile grazie al sostegno degli abbonati alla newsletter Appunti Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Appunti di Geopolitica: Dopo l'egemonia americana
14/02/2024 | 30 min
In questo quarto episodio degli Appunti di Geopolitica con Manlio Graziano arriviamo all’attualità, dopo essere partiti da lontano, dalla pace di Vestfalia nel 1648. Abbiamo raccontato come si muova il pendolo dall’ordine al disordine mondiale, come lo sviluppo ineguale dei paesi e delle aree generi tensioni che mettono in discussione le egemonie consolidate. Mentre qualcuno declina, qualcun’altro ascende e ambisce a prenderne il posto. E questo succede sempre, non c’è alcun momento che possiamo classificare come stasi. E quindi è ora di discutere della crisi dell’egemonia americana, di come questo percorso sia avviato su una traiettoria ben riconoscibile e senza ritorno, ma non lineare. Se la crisi in Medio Oriente rende evidente il caos seguito al progressivo ritiro di Washington dall’area, la guerra in Ucraina ha dato l’illusione che i pilastri dell’ordine mondiale americano fossero ancora in piedi - la garanzia di sicurezza all’Europa, la contrapposizione con la Russia - ma gli Stati Uniti non riescono più a reggere il loro ruolo. E dopo la fine dell’egemonia Usa, che cosa ci aspetta? Per saperne di più c'è la newsletter Appunti e il libro di Manlio Graziano Disordine mondiale (Mondadori) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Appunti - Il podcast della newsletter di Stefano Feltri