LA MAFIA E TRAFFICO DI STUPEFACENTI DOPO IL DOPOGUERRA - I CASI GIUDIZIARI
Il periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale segnò una fase di profonda riorganizzazione e adattamento per la Mafia siciliana e americana. Quella italiana lungi dall'essere debellata dal regime fascista, l'organizzazione dimostrò una notevole resilienza, evolvendo dalle sue radici tradizionali e rurali per abbracciare nuove e più lucrative attività illecite proposte dall’omologa organizzazione statunitense. Questa transizione fu cruciale, poiché la Mafia iniziò a spostare il proprio interesse da forme di controllo territoriale e brigantaggio nelle campagne verso imprese più moderne e connesse a livello globale. La fine del brigantaggio, come evidenziato dalla fine di Giuliano, segnò un passaggio verso "nuove attività illecite legate soprattutto al contesto urbano".Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/storia-della-mafia-americana--4689841/support.
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IL TRAFFICO DI STUPEFACENTI DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI SESSANTA 3° PARTE
La complessità, i rischi e la remuneratività del traffico aumenta no enormemente; si accresce quindi l'esigenza di disporre di strutture organizzative assolutamente solide e sicure e le organizzazioni mafiose offrono allo specifico commercio il suo « ambiente naturale », cioè un modello associativo fatto alla bisogna.Mentre perciò nella prima fase va creata un'organizzazione che abbia le caratteristiche necessarie per portare a termine il contrabbando voluto, alla seconda provvede la mafia, cioè una organizzazione già solidamente predisposta per finalità criminose, che può passare al traffico di stupefacenti senza modificazioni o ritocchi all'apparato, bastando solamente la scelta della modalità più adatta nel caso specifico.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/storia-della-mafia-americana--4689841/support.
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IL TRAFFICO DI STUPEFACENTI DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI SESSANTA 2° PARTE
La scelta dei grandi boss, come Luciano, Adonis (Milano) e Coppola (Roma), di stabilire il loro domicilio lontano dalla Sicilia, in grandi città come Napoli, Milano e Roma, rispondeva a precise esigenze strategiche. In queste città, non esisteva il tradizionale intreccio mafioso siciliano, ed era difficile crearne uno ex novo perché mancavano gli elementi ambientali o personali della struttura mafiosa tradizionale. Questa diversificazione di comportamento nei rapporti con il "potere" e l'adattabilità a contesti diversi da quelli siciliani tradizionali furono evidenti. In Sicilia, il rapporto mafia-potere era ricco di sottintesi e si basava sul rispetto per l'"autorità", un mondo tradizionale dove le cose si facevano anche senza dirle.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/storia-della-mafia-americana--4689841/support.
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IL TRAFFICO DI STUPEFACENTI DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI SESSANTA 1° PARTE
Prima dell'ascesa di Cosa Nostra, il traffico illecito della droga a New York era controllato principalmente da organizzazioni criminali ebraiche. Arnold Rothstein emerge come il principale leader criminale ebraico a New York negli anni '20. Le fonti storiche lo descrivono come il capo del traffico di droga a New York in quel periodo, prima di essere assassinato nel 1928 ma precisano anche che fu un potente gangster coinvolto in varie altre attività criminali, tra cui il gioco d'azzardo e il contrabbando. La sua morte ha creato un vuoto di potere nel mondo criminale di New York, che ha permesso a Cosa Nostra di affermarsi gradualmente nel traffico degli stupefacenti.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/storia-della-mafia-americana--4689841/support.
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SAM BATTAGLIA
Salvatore Joseph Battaglia inteso " Sam " nacque il 5 novembre 1908 a Chicago fu un membro di alto livello dell'organizzazione mafiosa Chicago Outfit.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/storia-della-mafia-americana--4689841/support.
Prologo. Mi chiamo Fabio Fabiano sono un giallista appassionato di storia del crimine ed ho deciso di raccontarvi la mafia d’america. Per narrare questo fenomeno ho quasi perso la vista leggendo i rapporti ufficiali dell’FBI, quelli dei dipartimenti di polizia degli stati che l'hanno combattuta, le leggi, le sentenze dei Tribunali, gli articoli della stampa e dalle pubblicazioni più autorevoli. E’ stato un lavoro duro ma credetemi ne è valsa proprio la pena. Dopo tanto impegno e studio sono approdato ad un’importante conclusione. Pensate è la stessa a cui arrivò un ragazzo siciliano, ucciso dilaniato dall'esplosivo mafioso nel 1978. Questo ragazzo si chiamava Peppino Impastato è a lui che si deve questa asserzione che io condivido pienamente “La mafia è una montagna di merda” e ciò vale sia per quella italiana che per quella americana. Ho impiegato molto tempo ma adesso mi è tutto chiaro, la mafia siciliana più che essere stata trapiantata negli Stati Uniti è da considerarsi un ibrido tra il modello criminale isolano e quello statunitense. Ciò è dovuto alla sua storia che si è svolta tra le due sponde e agli scambi durati più di un secolo tra l’isola e il continente americano. Dobbiamo riflettere sul fatto che la mafia come fenomeno criminale ottenne la popolarità planetaria grazie alla centralità dell’esperienza statunitense e alla sua diffusione tramite l’industria cinematografica. E vi posso garantire che se la mafia fosse un fenomeno ristretto all'ambito isolano siciliano non avrebbe avuto mai la sua triste e sinistra rilevanza mondiale.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/storia-della-mafia-americana--4689841/support.