Rame

Rame
Rame
Ultimo episodio

Episodi disponibili

5 risultati 188
  • Percorsi 2ª Stagione 02. Beatrice, che ha trasformato le intuizioni di suo padre in un’impresa innovativa
    Per Beatrice Iaia fare impresa è sempre stato naturale. A 23 anni, dopo aver studiato giornalismo e danza urbana, apre una scuola di ballo innovativa, con ballerini provenienti da tutto il mondo. Chiede un prestito di 30 mila euro, ristruttura lo spazio e si lancia nell’avventura. Sei anni di energia, musica e passione, fino a quando due eventi segnano la fine della sua prima esperienza imprenditoriale: la scuola subisce ripetuti allagamenti e, soprattutto, sua madre si ammala gravemente, trascorrendo due anni in ospedale. Ed è proprio in quei mesi di dolore che il laboratorio del padre diventa la sua nuova aula. Fin dagli anni Novanta, infatti, il padre di Beatrice sviluppava formulazioni a base acquosa capaci di rivoluzionare la pulizia e la manutenzione degli ambienti. In un’epoca dominata dall’usa e getta, i suoi prodotti, delicati sui materiali e rispettosi dell’ambiente, anticipavano già i principi della sostenibilità. Beatrice osserva formule, esperimenti e brevetti accumulati nel tempo: scopre non solo la scienza dietro le soluzioni, ma anche la visione di un uomo capace di guardare oltre il presente. È in quel momento che capisce che il progetto del padre può diventare qualcosa di molto più grande.Nella seconda puntata della nuova stagione di Percorsi, Domitilla Ferrari ci porta alla scoperta di Biotitan, l'azienda fondata da Beatrice Iaia nel 2018, all'età di 31 anni: lei detiene il 60%, il padre il 40%. Mentre lui brevetta le sue invenzioni, lei approfitta dello stop imposto dalla pandemia per studiare senza sosta: un master in nanotecnologie, uno in sostenibilità aziendale, poi una specializzazione come tecnica ambientale in biosicurezza. Decide di crescere con il bootstrapping: niente grandi investitori, solo il capitale che lei e suo padre possono mettere insieme, reinvestendo ogni euro guadagnato.Oggi Biotitan ha un modello di business solido nel B2B, ma continua a evolversi, tra margini alti, brevetti e strategie misurate. In questa puntata, a guidarci tra sfide e successi di un modello di business come Biotitan, c’è Monica Altea, Head of Product Management di Banca Sella.
    --------  
    23:12
  • Storie di credito 03. Cristina, che rateizzava ogni piccolo acquisto
    Cristina ha 54 anni, è ingegnera e vive a Roma con suo figlio. Cresciuta in una famiglia benestante, lei e sua sorella non hanno mai dovuto rinunciare a nulla di essenziale, ma a stabilire cosa fosse davvero necessario era il padre, un uomo molto attento al risparmio. Così, una volta adulta, Cristina punta dritta all’autonomia: a 26 anni si laurea e trova lavoro in un’azienda, e a 27 anni si sposa e compra casa. Dopo appena tre anni, però, arriva il divorzio, e quel mutuo, che doveva essere un investimento condiviso, resta tutto sulle sue spalle.Intanto passano gli anni, e a 39 Cristina diventa madre. Da sola. Senza un compagno con cui condividere la responsabilità, può contare solo su sé stessa. In questo nuovo equilibrio, Cristina può contare su una pianificazione finanziaria eccellente: «Io ho da sempre un file Excel in cui inserisco tutte le spese fisse, le entrate e le previsioni di uscite». Ma non solo: col tempo, Cristina inizia ad affidarsi sempre più spesso ai servizi di rateizzazione. Le usa per tutto, anche per spese piccole: un paio di scarpe, un pantalone, acquisti di pochi euro che, messi insieme, però, creano un puzzle difficile da tenere sotto controllo. «C’erano dei periodi che ero sempre su Zara, K-way… con tutte queste rate puoi comunque fare una previsione di spesa, però ti può sempre capitare la spesa straordinaria. Quindi, da monoreddito, mi ero iniziata a trovare in difficoltà». Così, col tempo, Cristina capisce che rateizzare tutto può anche diventare una trappola sottile: si perde il conto, si agisce d’impulso, si compra senza riflettere davvero. Oggi, ha trovato un nuovo equilibrio: le rate restano una risorsa preziosa, ma solo quando servono davvero. Per capire come trasformare la dilazione in uno strumento davvero sostenibile, nella puntata c’è Martina Moraschi, esperta di educazione finanziaria di Sella Personal Credit. Questo podcast è una co-produzione di Rame e Sella Personal Credit.
    --------  
    12:48
  • Percorsi 2ª Stagione 01. Paola, e le notti insonni che hanno fatto nascere la sua idea d'impresa
    Paola Bernardotto ha 31 anni ed è incinta del suo secondo figlio quando un piccolo espediente per affrontare le notti insonni di Giuliano, il primogenito, diventa la scintilla di un’impresa. È il 2018: a Vicenza nasce Ettomio, una piccola realtà specializzata in arredi evolutivi per l’infanzia.Nella prima puntata della nuova stagione di Percorsi, Domitilla Ferrari ci conduce nel cuore dell’imprenditoria al femminile con la storia di Paola Bernardotto, fondatrice di Ettomio. La sua è la storia di un progetto nato da un bisogno reale e cresciuto attraverso scelte coraggiose e consapevoli: dallo slow design alla produzione locale, fino alla decisione, tutt’altro che semplice, di rivedere i prezzi per restare sostenibili senza tradire i propri valori.Paola, nel mondo dell’impresa, c’è cresciuta. Suo padre guida tuttora un’azienda che produce componenti per aeronautica e automotive, lavorando con materiali innovativi. Un modello di lavoro totalizzante che, per molti anni, la convince a tenersi alla larga dall’idea di seguire le sue orme. Così, Paola studia sociologia a Trento e poi si trasferisce a Londra dove si innamora del digitale. Una volta rientrata in Italia inizia a lavorare nel settore e ne esplora ogni sfumatura, tranne una: l’e-commerce.È a questo punto, in attesa del secondo figlio, che arriva il cambio di passo. Le notti senza sonno diventano l’occasione per informarsi, studiare, immergersi in forum e blog. Paola scopre presto che quel problema che stava cercando di risolvere non riguardava solo lei. Così si muove subito: trova un falegname disposto a realizzare gratuitamente il primo prototipo di letto "montessoriano", lancia un e-commerce e sfrutta i mesi della seconda maternità per far crescere il progetto.L’azienda ingrana e Paola impara a muoversi con naturalezza proprio in quell’ambiente imprenditoriale dal quale aveva cercato di prendere le distanze. Ma i dubbi da affrontare sono tanti: brevettare o no? Cercare finanziamenti? Come gestire il cash flow?A guidarci attraverso questi snodi e a trasformarli in decisioni finanziarie consapevoli c’è Livia Trazza, Head of Acquiring Pos and E-commerce di Banca Sella.
    --------  
    22:55
  • La nuova veste 04. Perché investire in armi è una cattiva scelta — anche per l’economia
    Se ascoltiamo il dibattito pubblico, sembra che l’industria bellica sia un motore fondamentale dell’economia. Eppure, se guardiamo i numeri, il quadro cambia: in Italia il comparto della difesa pesa solo per lo 0,5% del Pil, molto meno di settori come l’automotive. E non è neppure un settore stabile: dipende da conflitti, decisioni politiche, costi energetici e materie prime, con andamenti in borsa che si impennano quando scoppia una guerra e crollano appena si parla di pace. In questa puntata de La nuova veste proviamo a mettere in discussione l’idea che “investire in armi faccia bene all’economia” e a capire come, invece, finisca soprattutto per alimentare una bolla finanziaria legata ai conflitti.Con la giornalista Futura d’Aprile entriamo nel cuore dell’industria bellica italiana: scopriamo dove vanno le nostre armi, quali sono le zone grigie della legge 185/90, che ruolo hanno banche e fondi pensione nel rendere possibile l’export e perché, senza adeguata trasparenza, rischiamo di finanziare guerre persino attraverso i nostri risparmi “di lungo periodo”. Guardiamo anche al nuovo fronte delle armi autonome e dei cosiddetti killer robots, dove l’intelligenza artificiale riduce sempre più il controllo umano sui conflitti.Nella seconda parte della puntata, con Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr, proviamo a rispondere alle domande pratiche: i criteri ESG bastano a escludere davvero le aziende degli armamenti? Come si legge un prospetto per capire se un fondo è “non armato”? E quali strumenti abbiamo, come investitrici e investitori, per scegliere consapevolmente dove non vogliamo che arrivi il nostro denaro?Questo podcast è realizzato in collaborazione con Etica Sgr, società di gestione del Gruppo Banca Etica, specializzata in investimenti etici e responsabili.
    --------  
    35:43
  • Rituali 18. Alessandra Faiella: «Ho smesso di credere che i soldi sporchino l’arte»
    Alessandra Faiella è un’attrice, comica e regista che ha attraversato teatro, televisione e cabaret diventando una delle voci più lucide e ironiche sulla condizione femminile, sul corpo e sull’età. Cresciuta in una famiglia medio borghese - padre editore, madre insegnante - Alessandra assorbe tanta cultura, ma un rapporto ansioso e poco strutturato con il denaro. «Mia mamma diceva sempre: “siamo poveri”, anche se potevamo permetterci tante cose».Quando sceglie di fare l’attrice, entra in un mondo altrettanto ambiguo sul tema denaro. «Nel campo teatrale i soldi sono quasi un optional… parlare di soldi era un po’ volgare» . È la visione dell’art pour l’art, dove la qualità del lavoro dovrebbe prescindere dalla retribuzione. Ma questa mentalità, racconta, rende l’artista più fragile: «È una vita infame perché li finisci sempre troppo presto, sei sempre con l’affanno» .Anche nella vita privata la gestione economica non migliora. Sposa un collega artista — «uno messo peggio di me» — e insieme affrontano stagioni di lavoro molto variabili, senza pianificazione. Nel frattempo Alessandra accumula multe fino a un debito di dieci milioni di lire, che riesce a saldare solo chiedendo una rateizzazione: «Proprio ciò che non devi mai fare: le mettevo lì… si sono accumulate tantissimo» .Due incontri cambiano il suo rapporto con il denaro: l’arrivo di un figlio e la relazione, dopo il divorzio, con un’artista capace di gestire le proprie finanze con lucidità. «Ho cominciato a capire che hai tanti soldi anche perché li sai gestire» . Da lì inizia a risparmiare, controlla le sue app, si dà regole. E soprattutto supera il pregiudizio che i soldi “sporchino” l’arte: «Il mio lavoro è migliorato grazie a questa nuova attenzione al denaro: hai meno ansia» .Questa consapevolezza diventa anche una forma di autodifesa professionale: «Se tu per prima pensi: “sono un’artista, i soldi non mi interessano”, ti dai la zappa sui piedi» . Oggi Alessandra sceglie i progetti con più criterio, negozia il giusto riconoscimento e rivendica condizioni dignitose — anche semplicemente poter viaggiare comoda: «Fa parte del mio lavoro» .Il suo rituale di benessere finanziario, racconta, è aver iniziato finalmente a risparmiare: un gesto semplice, ma rivoluzionario per chi è cresciuta — e ha lavorato — in mondi dove di soldi non si parlava mai.
    --------  
    18:04

Altri podcast di Cultura e società

Su Rame

Rame è la serie podcast di una community che vuole sfatare il tabù dei soldi. Nasce all'interno di una piattaforma (www.rameplatform.com) che attraverso i suoi contenuti si pone l’obiettivo di avviare una rivoluzione culturale nella società, che trasformi la finanza personale in un argomento di conversazioni audaci e liberatorie. Annalisa Monfreda, ogni settimana, dialoga con un ospite diverso seguendo il filo della sua storia economica. Parlare di soldi può essere intimo e coinvolgente, rivelatorio ed eccitante. E si finisce sempre per svelare chi siamo e ciò in cui crediamo.
Sito web del podcast

Ascolta Rame, ONE MORE TIME di Luca Casadei e molti altri podcast da tutto il mondo con l’applicazione di radio.it

Scarica l'app gratuita radio.it

  • Salva le radio e i podcast favoriti
  • Streaming via Wi-Fi o Bluetooth
  • Supporta Carplay & Android Auto
  • Molte altre funzioni dell'app

Rame: Podcast correlati