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Rame è la serie podcast di una community che vuole sfatare il tabù dei soldi. Nasce all'interno di una piattaforma (www.rameplatform.com) che attraverso i suoi ...
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Episodi disponibili

5 risultati 65
  • Episodio 53: Ho congelato gli ovuli: i soldi meglio spesi della vita, assieme a quelli della psicoterapia
    Carlotta ha 36 anni e cresce in una famiglia benestante, che nonostante alcuni momenti di difficoltà economica, riesce a garantirle molte possibilità. Da quando è bambina, i suoi genitori le insegnano che i soldi servono per aprire la mente, ed è per questo che il loro obiettivo è sempre stato metterli da parte per viaggiare e fare nuove esperienze. A 36 anni, Carlotta fatica a far quadrare i conti della sua vita quotidiana, sia dal punto di vista economico sia personale: ha un lavoro precario e non ha un compagno. Ma dai genitori ha imparato a mettere da parte ogni giorno qualcosa in vista di un obiettivo preciso. Così, dopo la fine di una relazione piuttosto importante, quell’obiettivo prende forma anche per lei: la crioconservazione degli ovociti. Con un po’ di paura e alcuni momenti di titubanza inizia la liturgia di controlli ed esami che la porta, qualche mese dopo, a effettuare l’operazione. Una scelta difficile che ha portato a un dialogo familiare non sempre facile, ma che per Carlotta ha rappresentato un investimento sulla sua libertà.
    26/9/2023
    17:15
  • Nudismo Finanziario 06. Lidia Vitale: «Anche quando ero poverissima, la mia visione ha creato l'abbondanza»
    Lidia Vitale cresce ascoltando suo padre e suo zio litigarsi un’eredità che sarebbe arrivata 30 anni dopo. Da ragazzina vuole fare l’attrice e prende lezioni grazie ai soldi passati sottobanco dai nonni. Nessuno, in casa sua, avrebbe mai investito in una passione. «Guadagnare facendo ciò che ti piace era il demonio. E invece è molto più facile, perché sei più disposto a fare sforzi, a impegnarti, a investire». Lidia arriva al successo. Recita ne La meglio gioventù e in Suburra. Viene diretta da Sergio Castellitto, Marco Bellocchio, Paolo Genovesi…  Eppure, crescendo, rifugge completamente l’argomento soldi, finendo per sentirsi a casa nella tragedia economica, che sembra non abbandonarla mai. Un giorno frequenta un corso online di educazione finanziaria e qualcosa inizia a cambiare. Lidia scopre che i desideri hanno un potere molto più grande dei soldi in sé. «Io li esprimo, li visualizzo e lascio all'universo la possibilità di manifestare la modalità in cui si realizzeranno». Impara anche a discernere i bisogni indotti dal sistema capitalistico e quelli invece autentici. Soprattutto, impara a mettere in movimento il denaro: «I soldi ci servono per attivare la nostra creatività per un mondo migliore. Sono energia che va messa in circolo». Così, anche nei momenti più difficili come la pandemia, Lidia continua a donare il 5% di tutto ciò che guadagna. Oggi ha ben chiaro in testa il suo obiettivo. Vuole diventare la prima attrice produttrice italiana. E si appresta a produrre il suo primo cortometraggio. «Io ho il potere della visione. Questo non me lo può rubare nessuno. Ci sono stati momenti in cui ero poverissima, ma la mia visione ha creato l'abbondanza».
    19/9/2023
    18:46
  • Episodio 52: La precarietà mi faceva sentire piccola
    Elisabetta ha 37 anni e vive in un piccolo comune vicino Padova, con suo marito e suo figlio. Figlia unica di due genitori dipendenti pubblici, con un salario basso ma un lavoro sicuro, ha un rapporto con i soldi abbastanza complicato: da ragazzina se ne serve per colmare l’insicurezza di non piacere agli altri, utilizzandoli per comprare regali. Crescendo, la visione veneta del “lavorare sodo” permea la sua quotidianità a tal punto da non riuscire a staccarsi dalle incombenze lavorative nemmeno quando sua madre si ammala. Elisabetta “si misura” su quando è brava a portare a casa, a incassare. Al ritorno dalla maternità, però, la sua situazione lavorativa inizia a peggiorare e lei viene messa parte. «All’improvviso, tutto il mio ruolo costruito in anni di lavoro e la stima dei clienti sono andati a sfumare. Era come se avessi partorito e fossi diventata scema tutta in un colpo». La precarietà sul lavoro la fa sentire piccola. Così come la cultura in cui è cresciuta, che continua a chiederle conto dei risultati ottenuti, a tal punto che solo un grave incidente riuscirà a convincerla a lasciare il posto fisso per dedicarsi a nuove ambizioni e scoprire altre forme di ricchezza.
    13/9/2023
    14:26
  • Episodio 51: Avevo solo 800 euro in tasca, ma una grande fiducia nel futuro
    Penelope lascia il Paese in cui è nata, l’Argentina, a 19 anni. È sola e ha 800 euro in tasca. Quei soldi, assieme a quelli per il volo di sola andata, li ha risparmiati durante l’ultimo anno di liceo, lavorando 8 ore al giorno al McDonald’s. A risparmiare ha imparato da suo padre, che non metteva da parte soldi, bensì mattoni. In Argentina i soldi perdono valore subito mentre con i mattoni lui aveva costruito la casa in cui abitavano e altri due appartamenti da dare in affitto. Una volta in Italia, Penelope studia e lavora senza tregua. A pochi mesi dalla laurea, con quello splendido tempismo con cui la vita sa stupirci, arriva il risarcimento di un incidente stradale che ha subito. Non sono tanti soldi, ma le permettono di fare un cosa che desidera tantissimo: pagare il volo alla sua famiglia per assistere alla cerimonia di laurea. Oggi Penelope ha 28 anni e lavora a Bruxelles nella Commissione europea per i diritti umani. Risparmia e gestisce le sue spese in maniera maniacale, ma ha imparato anche a godersi la vita e a collezionare esperienze con le persone che ama.
    5/9/2023
    15:03
  • Episodio 50: I soldi sono il filo che tiene unita la mia famiglia
    Lorenzo cresce negli anni Novanta in un paese di provincia, con la paura di confessare ai suoi di essere gay. I genitori lo scoprono per vie traverse e non riuscendo ad accettarlo in nessun modo, decidono di ignorare completamente quella parte della sua identità. Mentre in casa il silenzio avvolge tutto ciò che riguarda la vita emotiva, Lorenzo si laurea e va a vivere da solo, trova un lavoro a Bergamo e poi a Milano. I genitori sono sempre al suo fianco. Gli pagano gli studi. Gli puliscono la casa e gli fanno il bucato. E anche quando diviene indipendente economicamente, approfittano di ogni occasione per fargli la spesa, riempirgli il serbatoio dell’auto, oppure rimborsargli gli acquisti extra come il computer nuovo. Lorenzo li lascia fare, perché gli fa comodo, certo. Ma anche perché capisce che i soldi sono l’unico modo che hanno trovato per esprimergli il loro affetto. L’unico filo che li tiene ancora uniti. E chissà, magari un giorno riusciranno anche ad accettare ogni parte di lui…
    30/8/2023
    16:53

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Su Rame

Rame è la serie podcast di una community che vuole sfatare il tabù dei soldi. Nasce all'interno di una piattaforma (www.rameplatform.com) che attraverso i suoi contenuti si pone l’obiettivo di avviare una rivoluzione culturale nella società, che trasformi la finanza personale in un argomento di conversazioni audaci e liberatorie. Annalisa Monfreda, ogni settimana, dialoga con un ospite diverso seguendo il filo della sua storia economica. Parlare di soldi può essere intimo e coinvolgente, rivelatorio ed eccitante. E si finisce sempre per svelare chi siamo e ciò in cui crediamo.
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