Come facciamo a conoscere i dettagli delle ultime ore di vita delle vittime? La risposta si trova nei prati e in una pratica tradizionale del Rwanda. In questo episodio si racconta la storia di Beatha, Pierre Celestin, dei loro figli Sylvie, Pierre, Paul e del loro cugino Jean Pierre. E di come, nel Rwanda del dopo '94, si è cercato di fare giustizia.Memorie salvate è realizzato da Honorine Mujambere e Daniele Scaglione, in collaborazione con Ibuka. La voce è di Margherita Giorgi. La musica, Epidemic Sound, è You Know I Can't, di Tap Room. La foto è di Alexas_Fotos su Pixabay.AVVERTENZA: le storie contengono anche la descrizione della morte delle persone. Le abbiamo ridotte al minimo e abbiamo evitato di indugiare sui dettagli. Restano però descrizioni violente.
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5. Il memoriale
Su una delle tante colline di Kigali c'è il Memoriale del Genocidio. Un luogo che ricorda, racconta, prova a spiegare il genocidio dei Tutsi del 1994. Il memoriale è anche un grande cimitero e, tra le duecentocinquantamila vittime che custodisce, c'è anche Uwantege Antoinette.Questa è la storia di Antoinette, delle sue sette sorelle Wivin, Chantal, Claudine, Vestine, Theophiste, Jeanne, Simbi, di suo fratello Jean Paul e dei suoi genitori, Kalimbanya Jean Pierre e Nirabambari Daphrose.Memorie salvate è realizzato da Honorine Mujambere e Daniele Scaglione, in collaborazione con Ibuka. La voce è di Margherita Giorgi. La musica, Epidemic Sound, è Rough Moment, di Tap Room. La foto è tratta dal sito del memoriale di Kigali.AVVERTENZA: le storie contengono anche la descrizione della morte delle persone. Le abbiamo ridotte al minimo e abbiamo evitato di indugiare sui dettagli. Restano però descrizioni violente.
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4. Il mango
Claver e Gerimani sono due insegnanti. Hanno sette tra figlie e figli, che frequentano cugine e cugini. Un gruppo di ragazze e ragazzi che si ritrova intorno a un albero di mango, nel cortile della casa di uno zio, dove parlano del loro futuro, a cominciare dagli anni di scuola che hanno davanti a sé.Memorie salvate è realizzato da Honorine Mujambere e Daniele Scaglione, in collaborazione con Ibuka. La voce è di Margherita Giorgi. La musica, Epidemic Sound, è Remind Me Later, di Tap Room. Foto di Armando HAVVERTENZA: le storie contengono anche la descrizione della morte delle persone. Le abbiamo ridotte al minimo e abbiamo evitato di indugiare sui dettagli. Restano però descrizioni violente.
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10:10
3. La capitale
Protais Kayibanda vive con la sua famiglia nel quartiere Kacyiru, nella capitale Kigali. Lavora al ministero dell’agricoltura. È riuscito a mantenere il suo impiego in una struttura del governo, una cosa che non a tutti i tutsi è stata permessa. È molto noto, nel quartiere, è stimato, rispettato. Ma questo non basta per impedirgli di essere arrestato e torturato. Lui e sua moglie Leocadie avevano tre figlie e cinque figli.Memorie salvate è realizzato da Honorine Mujambere e Daniele Scaglione, in collaborazione con Ibuka. La voce è di Margherita Giorgi. La musica, Epidemic Sound, è Always Walking, di Tap Room. AVVERTENZA: le storie contengono anche la descrizione della morte delle persone. Le abbiamo ridotte al minimo e abbiamo evitato di indugiare sui dettagli. Restano però descrizioni violente.
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11:32
2. Il lago
Il lago di Muhazi si trova nel Rwanda orientale. In uno dei paesi vicino alle sue coste nascono due sorelle, Immaculée e Jacqueline. Vivono con la madre Cecile, orfane di padre. La vita di Immaculée e Jacqueline e delle loro famiglie, anche se una delle due si sposta a Kigali, la capitale del paese, gravita intorno a questo specchio d'acqua.Memorie salvate è realizzato da Honorine Mujambere e Daniele Scaglione, in collaborazione con Ibuka. La voce è di Margherita Giorgi. La foto è di Alessandro Rocca. Le musiche, Epidemic Sound, sono Just a Breeze e I'd do it again di Tap Room. AVVERTENZA: le storie contengono anche la descrizione della morte delle persone. Le abbiamo ridotte al minimo e abbiamo evitato di indugiare sui dettagli. Restano però descrizioni violente.
Memorie salvate racconta le storie di famiglie scomparse durante il genocidio dei tutsi. In soli tre mesi, nel 1994, in Rwanda sono state uccise più di un milione di persone. Uno sterminio che è arrivato in ogni angolo del paese, in cui sono state uccise persone di ogni età, di ogni categoria sociale ed economica. Quasi non esiste famiglia tutsi che non ha avuto almeno un lutto. E ci sono famiglie tutsi che non esistono più: sono stati uccisi i genitori, tutte le figlie, tutti i figli. Memorie salvate è realizzato da Honorine Mujambere e Daniele Scaglione, in collaborazione con Ibuka. La voce è di Margherita Giorgi. La foto è di Alessandro Rocca. La produzione è di Spell. Grazie a Massimo Benedetti, Silvia Cavicchioli e Nicola Grande per il loro aiuto. Le musiche sono Epidemic Sound. Autori e titoli sono indicate in ogni episodio. AVVERTENZA: le storie contengono anche la descrizione della morte delle persone. Le abbiamo ridotte al minimo e abbiamo evitato di indugiare sui dettagli. Restano però descrizioni violente.Per approfondire:Daniele Scaglione, Rwanda, istruzioni per un genocidio, Infinito edizioni.A cura di Pietro Veronese, La famiglia, edizioni e/o.