Ep.5 - No Global o altre globalizzazioni possibili
Il 30 novembre 1999 a Seattle comincia la conferenza della World Trade Organization. Contemporaneamente, nelle strade della città sfilano decine di migliaia di persone di ogni genere, età e estrazione sociale. Denunciano le conseguenze di un libero mercato senza freni. Sostengono che sia la causa di maggiore diseguaglianza nei Paesi più poveri, ma anche in quelli ricchi. In quei giorni, a Seattle, nasce quello che i media di mezzo mondo definiranno movimento no global.
In questa puntata parliamo del significato di no global. Accompagnati da Guido Brera e Gianluca Bocchi, professore di Filosofia della Scienza presso l’Università di Bergamo, partiamo da un’accezione di “globalizzazione” più che altro economica, e arriviamo fino ai giorni nostri, al dibattito sulla presunta crisi, o fine, della globalizzazione. Ampliando lo sguardo, riflettiamo su come la globalizzazione sia anche un processo atavico e irreversibile, intrinseco alla storia del genere umano.
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Ep.4 - Dalla chinoiserie al Made in China
In questa puntata partiamo da New York, la città globale per eccellenza. E osserviamo due case. La prima è quella di un americano medio, la seconda è la casa di Rose Cumming, passata alla storia come pioniera dell' interior design. Attraverso il confronto, insieme alle giornaliste Camilla Fatticcioni e Mariangela Pira, tracciamo un racconto che ci porta a indagare il rapporto tra occidente e oggetti orientali, tra le chinoiserie del XVIII e XIX secolo e il Made in China della "Cina fabbrica del mondo". In questo percorso, insieme all’esperto di moda Andrea Batilla, ci soffermeremo anche a riflettere sulla globalizzazione come circolazione di stili, riconoscendone il valore ma anche la problematicità.
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Ep.3 - Informazione, tra l’eco delle rivoluzioni e l’infodemia
In questa puntata, Simone Pieranni e Francesca Berardi esplorano il legame tra globalizzazione e informazione, e lo fanno proprio a partire dall’eco delle rivoluzioni. Con la giornalista Giovanna Loccatelli, il responsabile di Rai Play Sound Andrea Borgnino e la giornalista del Corriere della Sera Martina Pennisi, riflettono sul ruolo delle tecnologie digitali, sulla trasformazione delle redazioni e sull’affidabilità delle fonti, senza dimenticare il mezzo forse più resistente di tutti: la radio.
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Ep.2 - Cartografia, tra geopolitica e mappe mentali
Provate a prendere un foglio bianco e a disegnare il mondo. Probabilmente la mappa che disegnerete è simile a quella con cui siamo cresciuti, quella con l'Europa al centro. Una rappresentazione elaborata alla fine del XVI secolo per facilitare la navigazione e affermare la centralità dell’Europa negli assetti globali. Ma già allora c’erano tanti altri modi per rappresentare il mondo, perché una cosa è certa: non esistono mappe neutre, sono tutte espressioni di un progetto, sia questo di natura politica, economica o sociale.
Nella seconda puntata parliamo di cartografia: la globalizzazione ha accorciato o reso invisibili le distanze, ma le mappe ci ricordano che invece lo spazio geografico esiste, e continua a essere un elemento fondamentale per capire quello che accade intorno a noi. Con il giornalista britannico Tim Marshall e la professoressa di urbanistica Nausicaa Pezzoni, riflettiamo sulla rappresentazione del mondo, dalla geopolitica alle strade delle nostre città globali, fino allo spazio.
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Ep.1 - Da Roma a Roma, passando per il mondo
Da quando è possibile parlare di globalizzazione?
Nella prima puntata partiamo da Roma, da Tor Tre Teste, dove il più grande tempio buddista cinese d’Europa si affaccia su capannoni industriali e cartelloni bilingue. Da lì, torniamo indietro nel tempo: nella Roma del Seicento, città pontificia e globale, dove arrivano ambasciatori da tutto il mondo e la produzione culturale e artistica riflette la circolazione di saperi e idee nuove.
Il 1600 è anche il secolo della nascita della Compagnia delle Indie Orientali – una delle prime società per azioni al mondo – quella che apre rotte commerciali battute ancora oggi dalle navi cargo. Oggi la globalizzazione è anche questo: container che pesano tonnellate pieni di merci invisibili. Con lo storico dell’arte Francesco Freddolini e il sociologo Andrea Bottalico tendiamo un filo lungo cinque secoli di storia fatto di idee, progetti politici, navi e merci.
Guardatevi intorno.
Quanto di ciò che vedete – oggetti, persone, discorsi – ha a che fare con la globalizzazione?
Provate a darvi una risposta. E poi fate la stessa domanda a qualcuno vicino a voi. Molto probabilmente, otterrete una risposta diversa. Perché la globalizzazione è tanto tangibile e pervasiva, quanto sfuggente e personale. Per alcuni definisce il nostro tempo. Per altri è in crisi. Per altri ancora è già morta e poi risorta. Quello che sappiamo è che ha una lunga storia, di almeno 500 anni. E che nel tempo si è trasformata, ramificata. Moltiplicata negli oggetti delle nostre case, espressa nelle culture e nei sogni di generazioni. Altre Globalizzazioni è un podcast di Francesca Berardi e Simone Pieranni che in cinque puntate indaga diversi significati di globalizzazione con una sola certezza: ce ne sono molti più di quanti immaginiamo. Dalla cartografia, alla circolazione di informazioni, fino al senso di no global, il podcast ci porta a riflettere di globalizzazione con vari esperti tra cui Tim Marshall, Guido Brera, Mariangela Pira, Martina Pennisi, Andrea Bottalico e Andrea Borgnino.
Altre Globalizzazioni è un podcast realizzato in collaborazione con Scuderie del Quirinale.
Altre Globalizzazioni è un podcast di Chora Media collaborazione con le Scuderie del Quirinale
Scritto da Francesca Berardi e raccontato da Francesca Berardi e Simone Pieranni
La cura editoriale è di Sara Poma
La post produzione e il montaggio sono di Cosma Castellucci
Il progetto grafico è di Rebecca Grassi
La project manager è Monia Donati
La producer è Lia Chiovari
In redazione: Ilaria Ferraresi
Il coordinamento della post produzione è di Matteo Scelsa
l fonici di studio sono: Lucrezia Marcelli, Luca Possi, Riccardo Mazza per Experimental Studios
Le musiche sono su licenza Machiavelli Music E/O Universal Music Publishing Ricordi srl