I disturbi del comportamento alimentare danno un’illusione di onnipotenza e un iniziale senso di benessere, e per tutta la fase di esordio sono vissuti in estrema solitudine. In questo episodio il dott. Mendolicchio mi aiuta a entrare nelle famiglie dove il disturbo alimentare si è fatto strada, a coglierne i segnali e a capire quando è il momento di stare ad osservare e quando invece arriva l’ora di agire.
Con Caterina, amica del cuore di Giada, e Letizia, mamma di Benedetta, guardiamo le stesse storie da un nuovo punto di vista: quello di chi sta accanto. Scegliendo, semplicemente, di esserci per l’altro.
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Ep.5 - Non ero mai abbastanza
Benedetta ha 46 anni, un figlio di 8 che ha avuto da sola, una vita lavorativa intensa e una madre che la sostiene nella quotidianità. La sua è una storia di guarigione e di rinascita, è la storia di come un disturbo alimentare possa essere superato, e della convivenza con i segni che ha lasciato.
"Io non avevo contezza del mio valore. Qualsiasi cosa facessi non era mai abbastanza". A sentirsi meritevole alla fine ci è arrivata. Un passo alla volta ha raggiunto quell'equilibrio di cui oggi va fiera.
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Ep.4 - La strada per guarire
Giada ha 25 anni, studia e lavora. Ha tanti amici, un profilo Instagram dove si racconta con leggerezza e ironia, una famiglia affettuosa e presente. Sta bene con se stessa. Fino ai primi anni dell’Università si veste senza pensare a come può apparire: l’eventuale giudizio degli altri non è un problema.
Poi succede, un giorno di maggio del 2020 durante il lockdown, quando è di nuovo possibile uscire e incontrarsi in piccoli gruppi. Quel giorno si specchia e si vede diversa: “Quest'estate così io non esco”. Da allora sono passati 5 anni, ma Giada ha scelto di intraprendere la sua strada. La strada per guarire.
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Ep.3 - Quella non è vita
Tutta la storia di Francesca ruota attorno a quello che gli altri, fin dall’infanzia, le hanno detto - o non le hanno detto - sul suo aspetto o sulle sue capacità.
Il suo disturbo alimentare è nato proprio a partire da un’etichetta che qualcuno un giorno le ha appiccicato addosso, per caso, un pomeriggio d’estate degli anni Novanta. Per tanto tempo si è sentita come il brutto anatroccolo, quello della fiaba che le raccontavano da piccola. Oggi sta bene, ha una counselor come “angelo custode” ed è una persona alla continua ricerca di sé. Un percorso, confessa, "che non finirà mai". Francesca ce l’ha fatta, è guarita, e ha una gran voglia di raccontarlo.
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Ep.2 - Io voglio vivere
Noemi da poco ha compiuto 30 anni, vive a Bologna da dieci: è marchigiana, si è trasferita prima per studiare, poi è rimasta per lavorare, come educatrice. Il disturbo alimentare, nella sua vita, si è manifestato quando era ancora bambina.
“Pensare di aiutare anche un’altra persona soltanto”, mi ha detto, "mi rende felice". È per tutte quelle altre ragazze di cui non conosce i nomi ma delle quali comprende benissimo il dolore che ha deciso di dare voce alla sua storia. Una storia di anoressia e bulimia, a lungo combattute e infine sconfitte.
"Il drago nel castello" è un viaggio attraverso le storie di cinque donne che hanno sofferto di disturbi alimentari. Un piccolo mosaico che rispecchia le tante manifestazioni che può assumere, il disturbo alimentare. Storie di dolore e soprattutto di rinascita, che descrivono con quale complessità si riesca a convivere con il disturbo alimentare, tenendolo in un angolo, silente, senza il timore che si possa risvegliare. Perché ogni tanto succede, che si risvegli. E allora bisogna farci i conti: e per farlo, servono gli strumenti giusti. Per individuarli e saperli usare, mi accompagna in questo percorso Leonardo Mendolicchio, psichiatra psicoanalista esperto in disturbi alimentari.
Le esperienze di Anna, Noemi, Francesca, Giada e Benedetta parlano proprio a chi si trova a convivere con il proprio “drago”: a un certo punto arrivano, il coraggio e la consapevolezza, ed è quello il momento per uscire dalla propria solitudine.
Il drago nel castello è un podcast di Chora Media realizzato in collaborazione con Fondazione Pass
È scritto e raccontato da me, Irene Privitera.
La cura editoriale è di Graziano Nani.
Il sound design è a cura di Aurora Ricci.
Il progetto grafico è di Rebecca Grassi.
La project manager è Anna Maria Renda.
La producer è Martina Conte.
Il coordinamento della post produzione è di Matteo Scelsa.
Il fonico di studio è Luca Possi.
La fonica di presa diretta è Carolina Stichter.