Moira Orfei è indissolubilmente associata al mondo del circo. Ma la sua storia è molto più lunga, molto più spettacolare.
Tutto inizia al cinema. Sono tanti i registi che la vogliono sul set, quando Orfei è già una giovane promessa del circo di famiglia. E proprio al cinema nasce il look che, ancora oggi, resta scolpito nell’immaginario: i capelli raccolti, il turbante, il neo. Negli anni Sessanta incontra l’uomo che diventerà suo marito, Walter Nones, e decide di investire tutti i guadagni ricavati dal cinema nel circo. Riesce così a costruire il suo impero.
Moira Orfei ci ha lasciati 10 anni fa. Ma il mito legato al suo nome vive al di fuori del tempo.
Morena Rossi dipinge il ritratto di una delle donne più determinate, controverse e ingegnose della storia italiana recente nella nuova puntata di Icone.
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Rino Gaetano
A volte, per arrivare all’icona bisogna cercare dietro la leggenda.
Rino Gaetano è stato, ed è ancora, colonna sonora delle nostre vite. La sua storia è stata ricostruita, raccontata, riadattata innumerevoli volte. Ma chi era Rino Gaetano agli occhi degli amici di sempre, delle persone che sono cresciute con lui?
Morena Rossi narra le ombre di un’anima ribelle, controcorrente, provocatoria e rivoluzionaria, che cantava l’amore, ma anche la denuncia sociale e politica, con una giusta dose di leggerezza.
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Moana Pozzi
Questa è l’essenza dell’Icona: non essere ingabbiata in nessun canone.
Moana Pozzi è una diva enigmatica, misteriosa e, soprattutto, libera.
Morena Rossi ricostruisce la storia di Moana e cerca di catturare l’essenza umana che spesso si perdeva dietro lo stereotipo dell’attrice di film hard. Donna di talento, amante della musica, della danza e della natura, ma anche simbolo di anticonformismo nell’Italia degli anni Novanta, Moana Pozzi è la protagonista di questo episodio di “Icone".
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Raffaella Carrà - Prima parte
Raffaela Carrà, nome d’arte di Raffaella Maria Roberta Pelloni, nasce il 18 giugno 1943 a Bologna. Viene cresciuta da nonna Andreina e da mamma Iris, una donna che prende la coraggiosa scelta di dividersi dal marito. A soli 8 anni per Raffaella cè il debutto al cinema. Il suo vero sogno, però, è fare la coreografa di balletto classico. È nonna Andreina a sostenere e spingere Raffaella a iscriversi a scuola di danza. Ma con i primi durissimi anni di studio all’Accademia Nazionale di Danza a Roma arriva anche il primo ostacolo: Raffaella ha le caviglie troppo piccole per la danza, o almeno così le dicono. Si iscrive e si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia e così, negli anni '60, prende finalmente il via la carriera da attrice. Dopo le prime esperienze sul grande schermo e in radio arriva anche una nuova identità. Il nome "Carrà" compare per la prima volta sulla locandina del film "Il Colonnello Von Rayan" in cui recita insieme a Frank Sinatra. Negli anni '70 dice addio alla recitazione per concentrarsi sul nuovissimo fenomeno della televisione. Le basta pochissimo: l’ombelico scoperto, un caschetto biondo, un sorriso smagliante… e quel furore dolce che la anima, sempre. Nessuna è mai stata come lei, fino a quel momento.
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Raffaella Carrà - Seconda parte
Mentre la tv italiana acquista finalmente colore, Raffaella Carrà si afferma come showgirl e icona. Simbolo di una nuova libertà del corpo, di un cambiamento culturale e sociale che sta coinvolgendo generazioni di italiani, diventa una delle prime "icone gay". Vende milioni di dischi, le sue canzoni sono tradotte in molte lingue e la sua fama esce dai confini nazionali. All’inizio degli anni '80 consolida il suo status di signora della tv. Nel 1983 va in onda lo show della reinvenzione: "Pronto, Raffaella?". É l'inizio di una nuova era per la tv italiana. "Pronto, Raffaella?" esalta il format del talk show e gli ospiti che vi partecipano. Il successo è strepitoso e lo show viene amato anche a livello internazionale. Nel 1987 avviene un passaggio controverso, ma non inspiegabile. La Carrà passa dall'essere il volto della RAI all'essere una delle punte di diamante di Mediaset. "Carramba! Che sorpresa" arriva nel 1995. Raffaella gioca con il suo nome, con la sua popolarità nei paesi di lingua spagnola e con la sua empatia verso il grande pubblico. Il 2001 è l'anno di Sanremo, un momento critico che, però, non le farà perdere l'affetto degli spettatori ma che anzi riafferma la sua forza e il suo carisma. Raffaella Carrà ci lascia il 5 luglio del 2021, dopo una malattia di cui non ha mai parlato. Ci sono stelle che brillano per un po’, e stelle che brillano per sempre.
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Chi sono le italiane e gli italiani più importanti degli ultimi 50 anni? Quali sono gli ingredienti che li hanno fatti diventare simboli? Morena Rossi narra le storie delle figure chiave della cultura popolare recente del nostro Paese, raccontando la loro vita a partire da 5 capitoli fondamentali, in una specie di fenomenologia di un'icona, attraverso la voce di chi le ha conosciute.