PodcastStoriaSpazio 70

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  • [446] Speciale Walter Sordi (Pecorelli, Gelli, Libano)
    Diventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiCol presente contributo pubblichiamo tre distinte deposizioni dell'ex terrorista NAR, e collaboratore di giustizia, Walter Sordi. Romano, classe 1961, militante, da giovanissimo, nella organizzazione di estrema destra denominata "Terza Posizione", Sordi è stato parte attiva di un gruppo i cui punti di riferimento sono stati Luigi Ciavardini, Giorgio Vale, Stefano Soderini, Pasquale Belsito e altri, poi tutti passati, con alterne vicende, nei cosiddetti "Nuclei armati rivoluzionari". Nella prima deposizione (Roma, 17 marzo 1993), Sordi depone nel corso di un'udienza del processo alla P2. Nella seconda deposizione, parla dei suoi rapporti con Avanguardia Nazionale, davanti ai giudici di Bologna, durante il processo per la strage del 2 agosto 1980.Nella terza deposizione, Sordi, ancora nel corso di un'udienza del processo per la strage di Bologna, parla dell'addestramento militare in Libano (al fianco delle milizie cristiane) al quale presero parte vari militanti italiani di estrema destra tra gli anni Settanta e i primi anni Ottanta.Si ringrazia Radio radicale per la condivisione dei reperti. 
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    48:54
  • [445] Ustica: «Sul luogo dell'incidente, c'era un forte traffico militare»
    Diventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiRoma, 5 giugno 2001. Processo sui depistaggi relativi al caso Ustica. Depone Roberto Bruschina, maresciallo dell'aeronautica militare in servizio a Ciampino la sera del 27 giugno 1980.Tra i principali temi toccati durante la deposizione: 1) «I turni di servizio? Spesso, per questioni di servizio, si facevano 24 ore di fila»; 2) «Entrò un civile, che lavorava al radar. Mi disse di trasmettere a Martina Franca che, sul luogo dell'incidente, c'era un forte traffico militare»; 3) «La mia deduzione è che fosse americano, di una portaerei»; 4) «Il civile? L'avevo visto molte volte lì»; 5) Civile o militare?;6) «Non sono mai stato interessato a capire. Per me era un incidente come gli altri»; 7) La registrazione della telefonata; 8) «Il traffico poteva esserci sia al momento dell'incidente» sia al momento dei soccorsi in zona; 9) Quale ruolo dell'ambasciata americana? 10) Differenze fra trascrizione e audio della telefonata.
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    1:40:05
  • [444] «Abbruciati ha avuto rapporti con la Massoneria». Parla Alfredo Fiorelli (SISDE)
    Diventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiDeposizione del dottor Alfredo Fiorelli, già funzionario Sisde e capo della Dia di Roma, nel corso del processo Pecorelli. L'anno di registrazione è il 1998. Tra gli argomenti toccati, i possibili rapporti di Danilo Abbruciati con uomini dei Servizi e della Massoneria. Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto. 1) «Rapporti di Abbruciati con la massoneria? Con alcuni esponenti, per esempio Flavio Carboni, emersero dei rapporti»; 2) Su un possibile incontro Abbruciati-Pazienza; 3) Le dichiarazioni di Mancini su un incontro Abbruciati-Ortolani;4) «A Milano ho accompagnato più volte Abbruciati. Aspettava una persona che lo avrebbe dovuto portare a incontrare Ortolani»; 5) «I riferimenti dati da Mancini? Generici»;6) «La morte di Danilo? Un agguato, non una disgrazia»; 7) Sulla cosiddetta «riunione di Acilia». 
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    1:20:16
  • [443] Nuove Brigate rosse: parla Nadia Desdemona Lioce
    Diventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiBologna, 7 febbraio 2005. Nel corso di un'udienza del processo per l'omicidio, da parte delle cosiddette «Nuove brigate rosse», del giuslavorista Marco Biagi, l'imputata Nadia Desdemona Lioce legge un comunicato in aula. Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto.Tra gli argomenti toccati durante l'udienza: 1) «L'azione dello Stato non si è mai fermata al solo piano militare della neutralizzazione delle avanguardie combattenti»;2)  Sugli «schemi di guerra psicologica»;3)  La «spettacolarizzazione della forza militare dello Stato»; 4)  Sul «rilancio della strategia della lotta armata»; 5)  «Il duplice processo controrivoluzionario» degli anni 80 e 90;6)  «L'imperialismo» dopo l'11 settembre;7)  «Non riconosciamo alcuna legittimità a giudicarci alle corti che, dello Stato, sono i tramiti». 
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    33:59
  • [442] «Oggi è la nostra responsabilità». L'ultimo discorso di Aldo Moro (versione integrale)
    Diventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiRoma, 28 febbraio 1978. Aldo Moro interviene nel corso della riunione dei gruppi parlamentari della Democrazia cristiana. Si tratta del suo ultimo discorso pubblico.Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto.Tra gli argomenti toccati durante il discorso: 1) «Parecchi amici pensano, a torto, che io abbia la chiave per il superamento delle nostre comuni difficoltà»; 2) Una vita «spesa al servizio del partito»; 3) Il tema degli «interrogativi angosciosi» e della «fiducia nella Democrazia cristiana»; 4) «Qualche cosa, da anni, s'è arruginito nel normale meccanismo della vita politica italiana»; 5) «Il Paese, in un soprassalto di consapevolezza, ci ha riconfermato nel ruolo di primo partito italiano»; 6) Sulla Dc «non più in grado di aggregare una maggioranza politica»; 7) «I due vincitori» alle politiche del 1976. Il tema del mancato scioglimento delle Camere dopo il risultato elettorale; 8) Sulla «abitudine di addebitare tutti i mali alla Democrazia cristiana»; 9) Sull'approfondimento di una linea «di contatto reciprocamente istruttivo» con il Pci; 10) Sul «contributo» del Partito comunista «in forma di astensione»; 11) Un accordo «sulle cose da fare» e «per un certo tempo»; 12) Il «nervosismo di base» nel Pci; 13) «Noi abbiamo saputo cambiare quando era necessario e possibile»; 14) «La nostra flessibilità ha salvato la democrazia» in Italia; 15) Un «terreno nuovo e più esposto»; 16) «Io temo l'emergenza, sul terreno economico sociale. Perché so che c'è»; 17) Sulla «forma di anarchismo dilagante»; 18) La necessità di «avere un certo respiro» per il 1978; 19) «Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità»; 20) Sulla importanza di «preservare l'unità della Democrazia cristiana». 
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    1:11:53

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Su Spazio 70

Nato nel lontano 2010, Spazio70 rappresenta ormai il più importante punto di riferimento per chiunque sia interessato ad approfondire la propria conoscenza sugli anni Settanta in Italia e più in generale sul periodo che va dal 1968 al 1984. Il canale presenta anche altri materiali su fatti, persone, vicende storiche e giudiziarie di rilevante interesse pubblico.Siamo ampiamente presenti su Facebook, You Tube, Twitter, Instagram, Threads e Telegram.Il nostro sito internet: Spazio70.comPer contatti: [email protected] un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.
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