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  • Ha Venduto YOOX per €5.3 MILIARDI 👠 La VERA Storia del RE della Moda Online, Federico Marchetti
    Nel 2000 crea il primo sito per comprare vestiti. 18 anni dopo lo vende per €5.3 miliardi: la più grande exit nella storia d’Italia.Federico Marchetti nasce a Ravenna nel 1969. Nel 1988 si iscrive alla Bocconi, 3 anni dopo si laurea col massimo dei voti e trova lavoro in Lehman Brothers, all’epoca una delle Banche d’Investimento più grandi al mondo. Dopo 3 anni massacranti in Lehman tra Milano e Londra, passa 18 mesi a New York per fare un Master in Business Administration (MBA) alla Columbia. All’MBA, come sa bene il nostro Co-founder Simone, non si studia nulla. Quindi Federico ha tutto il tempo di far festa e pensare a che azienda lanciare. Non riuscendo a pagare gli €60,000 della retta, deve accettare un lavoro in Bain, una società di Consulenza Strategica.Nel 1999 si licenzia e inizia a lavorare al primo sito web su cui comprare vestiti di alta moda.Il 21 marzo 2000 a Bologna, Federico fonda YOOX. La peculiarità del sito è che trovi i vestiti delle stagioni passate dei marchi più importanti (Prada, Armani, Fendi, Valentino, Balenciaga, Gucci, Louis Vuitton, Hermès, Saint Laurent). Solo qualche settimana dopo la fondazione, le valutazioni delle aziende tecnologiche in tutto il mondo crollano e una su due fallisce.Federico riesce comunque a trovare i primi fondi da Elserino Piol: prima mette €1.5 milioni per il 33% dell’azienda, poi altri €25 milioni (alé). Nel frattempo, YOOX cresce: apre negli Stati Uniti, in Giappone e riceve $7.2 milioni da Benchmark, uno dei Venture Capital più importanti al mondo. Dal 2003 inizia pure a sviluppare i monomarca: gli e-commerce di TUTTI i grandi brand di moda.Nel 2008 arriva a €100 milioni di fatturato e l’anno dopo il buon Jeff Bezos offre a Federico €100 milioni per comprare YOOX. Lui rifiuta e lo stesso anno fattura €150 milioni con un EBITDA di €15 milioni.Così, nel 2009 si quota a Piazza Affari.Poi continua a crescere e nel 2015 riesce pure ad acquisire Net-a-Porter, il logo gemello inglese che fatturava quasi mezzo miliardo. Il gruppo Y-NET arriva a fatturare più di €2 miliardi e inizia a far gola a Richemont.Così, nel 2018 Richemont compra YOOX per €5.3 miliardi: più di 200 dipendenti di YOOX diventano milionari e Federico si porta a casa più di €200 milioni.Noi di Chapeau abbiamo raggiunto Federico nel suo ufficio a Milano per scoprire tutta la sua storia:(00:00) Chi è Federico Marchetti(01:00) Infanzia02:00 Università e Fan Club di Christian de Sica(03:38) Lavora in Investment Banking a Milano, Londra e New York(05:16) Si licenzia da Lehman Brothers e va a New York(06:35) Lavora in Bain (con un debito da €60,000)(07:34) Fonda YOOX e raccoglie €25 milioni da Elserino Piol(10:52) Il periodo da 0 a 1: come ha fatto a partire(12:27) Scala YOOX a €100+ milioni (raccolta fondi, estero, monomarca)(15:26) Jeff Bezos gli offre €100 milioni per comprare YOOX (+ la risata di Jeff Bezos)(17:00) La quotazione a Piazza Affari(18:15) L’acquisizione di Net-a-Porter e l’errore più grande(20:03v Richemont compra YOOX per €5.3 miliardi (21:03) Quanto guadagnano Federico e i dipendenti di YOOX(22:03) Lavora col Re d’Inghilterra(23:07) Consigli (24:08) Tempismo, Sicurezza in te stesso e sindrome dell’impostore—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere durante i nostri eventi. Seguici su Instagram per scoprire i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Registriamo gli episodi al WAO Romolo C30, in Viale Cassala 30 a Milano: https://www.instagram.com/wao_it/.
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    25:19
  • Stone Island e CP Company: La Storia dell'Imprenditore che Ha Inventato lo Sportswear 🧥 Lorenzo Osti
    Dietro Stone Island e C.P. Company c’è lo stesso imprenditore: Massimo Osti. Scopri NordVPN: https://nordvpn.com/chapeauOggi Stone e C.P. fatturano più di €500 milioni e mezzo mondo—da Guè Pequeno a Drake passando per gli hooligans inglesi—impazzisce per i 2 brand. Tutto ha inizio alla fine degli anni ’60, quando un grafico pubblicitario di nome Massimo Osti inizia a disegnare le sue prime magliette. Massimo usa grafiche dei fumetti e tratta i capi per farli sembrare usati: l’opposto dello stile formale dell’epoca. Forse proprio per questo le sue magliette hanno un successo allucinante da subito. Così nel 1971 Massimo decide di aprire una vera e propria azienda e fonda Chester Perry. 7 anni dopo, però, Fred Perry gli fa causa (😭) e Massimo deve cambiare nome. Così nel 1978 nasce C.P. Company. L’azienda cresce arriva a fatturare decine di milioni dopo pochi anni. Massimo però è un genio che non sta fermo un attimo, quindi nel 1982 fonda pure Stone Island. In quegli anni le 2 aziende esplodono e iniziano a diventare un fenomeno sociale: un botto di sottoculture diverse, dai Paninari agli Hooligans, iniziano a perdere la testa per i 2 brand di Massimo Osti.I 2 brand faticano però a gestire questa crescita: devono spendere sempre di più per produrre i capi che la gente vuole comprare e i debiti si moltiplicano. Così nel 1984 Massimo decide di vendere al Gruppo Finanziario Tessile (GFP), il colosso della moda di proprietà della famiglia Rivetti.Massimo non è più il proprietario, ma le cose sembrano andare alla grande: lui può concentrarsi sul disegnare nuovi capi e i 2 brand crescono come non hanno mai fatto prima.Nel 1993 però Massimo esce dall’azienda e fonda Massimo Osti Production: un brand che ha subito un enorme successo ma che fallisce per una gestione finanziaria direi quantomeno particolare.Nel frattempo Lorenzo, il figlio di Massimo, fa il Liceo Scientifico e inizia l’Università. Durante quegli anni fonda le sue prime aziende di sviluppo siti web, che scala a più di €1 milione di fatturato.Lorenzo ormai non ha più nulla a che fare con la moda, ma nel 2005 il padre Massimo ci lascia. Così Lorenzo decide di riavvicinarsi a questo mondo. Nel frattempo, Carlo Rivetti vende Stone Island, la scala a più di €200 milioni di fatturato e nel 2020 la vende a Moncler per €1.15 miliardi. Proprio per concentrarsi su Stone Island, nel 2010 Carlo vende C.P. Company alla FGF Industry di Enzo Fusco: un’altra enorme azienda di moda che ha brand come Blauer.Nel frattempo, Lorenzo entra in contatto con Peter Wang, un imprenditore cinese multimilionario, e i 2 decidono di ricomprare C.P. Company. Così Peter mette €19.6 milioni e l’azienda torna nella famiglia del fondatore. Da lì, le vendite schizzano: in 7 anni passano da €7 milioni a €120 milioni.Noi di Chapeau siamo andati a Bologna nell’Archivio di Massimo Osti per parlare con Lorenzo Osti, oggi Presidente di C.P. Company, e scoprire tutta la storia di Stone e C.P.(00:00) Chi è Massimo Osti(01:04) Primi lavori e fondazione di CP Company (02:04) Fondare Stone Island(03:47) Gli hooligans e Stone Island(05:10) Stone Island e CP rischiano di fallire (anni ’80)(06:22) Vendere CP e Stone Island alla famiglia Rivetti(07:40) Massimo esce da CP e Stone Island(09:08) Il momento più difficile(10:56) Crescere nella famiglia Osti(12:09) Liceo e Università: prime esperienze imprenditoriali(14:15) NordVPN(15:15) Fonda la sua prima azienda a 21 anni(16:32) La m*rte di Massimo Osti nel 2005(17:44) Ricomprare CP Company per €19.6 milioni(19:04) Come ha scalato CP Company a €120 milioni (20:21) Come nascono le lenti di CP Company(21:45) Trapper francesi e Guè Pequeno(23:12) Massimo Osti ha inventato lo sportswear?(24:19) Consigli—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono.
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    25:16
  • L’Unico Italiano Quotato a New York: 93 MILIONI per Curare il CANCR0 🗽 Pierluigi Paracchi, Genenta
    Nel 2007 Pierluigi Paracchi vende un’azienda per $420 milioni. Nel 2021 raccoglie 37 milioni con un’IPO al NASDAQ. Oggi è l’UNICO italiano quotato a New York. Scopri StartupGeeks https://www.startupbuilder.it/.Nel 1996 Pierluigi si laurea in Economia alla Cattolica e inizia a lavorare in banca come trader. Nel 1998 fonda JobAdvisor, la sua prima azienda (tipo pagine gialle per gli annunci di lavoro). Lavorano con aziende enormi come Deloitte, PwC e IMB—ma Pier la costruisce in pausa pranzo mentre continua a lavorare in banca. Nel 2002 ha 29 anni e decide di lanciare Quantica, il primo Venture Capital Deep Tech in Italia (cioè un fondo che investe in startup altamente tecnologiche). Riesce a portare a bordo alcuni dei più grandi scienziati e manager italiani, tipo Carlo Rizzuto (uno dei più grandi fisici in Italia) e Gian Maria Gros-Pietro (oggi Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo). Gli investimenti più incredibili di Quantica sono 2. Il primo è Banzai, una sorta di Amazon italiana (facevano media e e-commerce), che nel 2015 si quota a €274 milioni. La seconda è EOS, una startup che sviluppa terapie contro il cancro. Nel 2013 Clovis, un’azienda americana, compra EOS per $420 milioni—una delle exit più grandi nella storia d’Italia.A questo punto Pier potrebbe ampiamente smettere di lavorare, ma continua a fare l’investitore e arriva a gestire più di €100 milioni.Nel 2014 fonda Genenta, una startup che sviluppa terapie contro tumori incurabili come il glioblastoma: un tumore maligno al cervello con un’aspettativa di vita di 14 mesi. Genenta nasce come spin off dell’Ospedale San Raffaele di Milano e raccoglie €33 milioni in 4 anni.Nel 2021 Pier decide di quotarsi al NASDAQ, la borsa più grande al mondo per le aziende tecnologiche, dove sono quotati colossi come Apple, Microsoft, Meta, Amazon, NVIDIA e Tesla.Nella storia d’Italia, solo un’altra azienda si era quotata al NASDAQ, ma è poi tornata privata. Oggi quindi Genenta è l’UNICA azienda italiana quotata a New York—stupendo eh, ma peccato sia l'unica 😭Con l’IPO Pierluigi raccoglie altri €37 milioni e a marzo 2025 ne raccoglie altri 23 (olè).Oggi Genenta sta sviluppando terapie che potrebbero curare tumori per cui non esiste una cura, salvando la vita di migliaia di persone.Noi di Chapeau l’abbiamo incontrato per scoprire tutta la sua storia.(00:00) Chi è Pierluigi Paracchi(00:54) Infanzia e Università(01:33) Primi lavori: fare trading in banca (02:48) Fonda JobAdvisor (04:10) Aprire un fondo da €25 milioni a 29 anni(06:13) Investe in Banzai (IPO da €274 milioni)(06:43) Vende EOS a €420 milioni (a 34 anni)(07:31) Fonda Genenta: come ha fatto a partire(09:12) Raccogliere i primi €33 milioni(10:27) Quotarsi al NASDAQ: quanto costa e come si fa(13:19) Sponsor(14:32) Il giorno dell'IPO a New York(16:12) Quanto raccoglie con la quotazione al NASDAQ(18:01) Prezzo delle azioni dopo l'IPO(19:05) Raccogliere altri €23 milioni (19:59) Come usano i 93 milioni che hanno raccolto(20:49) Errore più grande(21:48) Fare impresa in Italia vs USA(24:13) L'errore più grave degli investitori europei(25:37) Consigli—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Registriamo gli episodi al WAO Romolo C30, in Viale Cassala 30 a Milano: https://www.instagram.com/wao_it/. È anche il nostro ufficio. Se vuoi passare per un caffè al volo, siamo lì ☕️
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    26:34
  • Ha Fondato una Startup da €30 MILIONI in Silicon Valley. Ora Vive in Valtellina 🏔️ Fabrizio Capobianco, Founder Liquid Factory
    A 24 anni fonda la prima azienda di internet in Italia. Poi va in Silicon Valley. Apre un’azienda di Cloud 8 anni prima di Steve Jobs, raccoglie €30 milioni e vende la sua quarta startup per decine di milioni. Oggi Fabrizio Capobianco vive in Valtellina e ha aperto Liquid Factory, un acceleratore di startup che cerca talenti italiani per aiutarli a costruire startup da €1 miliardo in Silicon Valley. Se vuoi lanciare la tua startup, devi assolutamente fare domanda qui https://www.theliquidfactory.com/. Stanno cercando altre 4 startup e le iscrizioni chiudono il 30 giugno 💪Fabrizio scrive codice da quando ha 10 anni. Nel 1994 diventa uno dei primi ingegneri informatici in Italia—fun fact: il primo corso di laurea in Ingegneria Informatica in Italia è del 1992.All'Università è tra i primi ad entrare in contatto con Internet. Così nel 1995 fonda Internet Graffiti, la prima azienda di siti web in Italia. Nel 1996 fonda Stigma On-Line, una delle prime aziende a fare intranet—e le fanno per aziende come la Rai, Borsa Italiana e l'Università Bocconi.Anche se riesce a chiudere clienti allucinanti, le aziende gli dicono che è troppo giovane per fare l'imprenditore. Così nel 1999 Fabrizio dice: "ah sì? Bene, allora vado in Silicon Valley!".Nel 1999 si trasferisce in California e lavora 3 anni in Reuters. Nel 2003 fonda Funambol, una startup che fa servizi di sincronizzazione file. Starai pensando "ma non è come un qualsiasi Cloud"? Sì, ma la lancia 4 prima di DropBox e 8 prima di iCloud: è praticamente il primo al mondo a farlo. Funambol diventa una delle aziende più importanti al mondo nel suo settore e raccoglie più di €30 milioni. Nel 2012 Fabrizio fonda TOK.tv, un servizio per vedersi le partite con gli amici. TOK diventa probabilmente il "social per lo sport" più grande al mondo, con più di 40 milioni di utenti—ah, e Fabrizio crea pure le app della Juventus, del Real Madrid e del Barcellona.Nel 2019 vende TOK.tv a Minerva Networks, un'altra azienda della Silicon Valley.Dopo la exit, Fabrizio torna in Valtellina e lancia Liquid Factory, un acceleratore per portare italiani di talento in Silicon Valley e creare startup da $1 miliardo. Oggettivamente Liquid Factory è una delle iniziative più fighe in Italia per chi fa startup. Se stai pensando di lanciare la tua, ti consiglio vivamente di provare a fare domanda!00:00 Chi è Fabrizio Capobianco00:53 Infanzia02:07 Liceo e Università03:08 Fonda la prima azienda di internet in Italia a 24 anni (1994)04: 23 Fonda e scala la sua seconda azienda (Stigma On-Line, 1996)05:33 Si trasferisce in Silicon Valley06:36 Lavora in Reuters e scoppia la bolla di internet07:57 Fonda Funambol: il periodo da 0 a 109:32 Raccoglie i primi $850,000 in un bar (+ altri €30 milioni 😭)11:10 Brucia €5 milioni a cena con un investitore 12:32 Come trova i soldi per non fallire 13:48 I problemi di Funambol e la exit mancata15:13 Fonda TOK.tv: il periodo da 0 a 1 (2012)16:15 Come arriva a 40 milioni di utenti17:15 Vende la sua startup18:46 Torna in Valtellina e fonda Liquid Factory20:12 Cosa serve per entrare in Liquid Factory21:12 Come ha investito in una startup da $2 miliardi (facendo x100)22:31 Cosa NON devi fare se fai startup in Italia 24:51 ConsigliEditing by Seequence 🎥 [email protected] Editor: Salvatore ImperialeCopertina: Gabriele Amaducci—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. Co-founders 🤩Filippo Carabelli 👇🏼 https://instagram.com/phil__cara/ Giacomo Luppi 👇🏼 https://instagram.com/giacomo_luppi/ Pietro Santini 👇🏼 https://instagram.com/pepe_peperino/ Simone Roccoli 👇🏼 https://www.instagram.com/simone.roccoli/
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    26:52
  • L'Acetaia Più Antica del Mondo: La Storia della Bottega di Modena da €21 Milioni 🍇 Claudio Stefani Giusti
    Scopri Hostinger https://hostinger.com/chapeau. Nel 1605 Giusti era una piccola bottega di Modena. Oggi fa €21 milioni vendendo aceto balsamico in tutto il mondo. 420 anni fa Giuseppe e Francesco Maria Giusti, 2 commercianti modenesi, hanno una salumeria nel centro della città. In soffitta, però, iniziano a produrre aceto balsamico.Il negozio cresce e i fratelli iniziano a vendere le prime bottiglie fuori dalla città. Così, nell’’800, Giuseppe Giusti prende le sue botti e dalla Pianura Padana arriva a Parigi e a Vienna per le Esposizioni Universali—vincendo un botto di medaglie col suo aceto balsamico, che i francesi e gli austriaci non avevano mai visto.Nel 1929 diventano l’Aceto del Re d’Italia e iniziano pure a venderlo nei bottiglioni di Lambrusco, il vino locale emiliano—perché non sapevano dove metterlo.Fino al 1980, però, rimangono una piccolissima azienda. L’unico punto fermo in 400 anni di attività è che la famiglia Giusti mantiene il 100% della proprietà. Poi, cambia tutto: gli industriali di Modena regalano boccette d’aceto ad altri imprenditori e i primi chef americani iniziano a mettere il balsamico sull’insalata. Così, Giusti inizia a crescere e, nel 2002, arriva a fatturare poco più di €1 milione. Nel frattempo, Claudio Stefani Giusti, 17esima generazione della famiglia, si era laureato in Ingegneria Gestionale a Bologna ed era diventato Manager in Accenture.Nel 2005, Claudio entra in azienda. Inizia un periodo di proposte di acquisizioni milionarie e di crescita folle, tanto che Giusti passa da €1.5 a €21 milioni di fatturato.Quindi, noi di Chapeau siamo andati a Modena per scoprire la storia dell’acetaia più antica del mondo.(00:00) La storia di Giusti e come si fa l’aceto (03:43) Claudio entra in Giusti e raddoppia il fatturato (2005)(06:51) L’offerta di acquisizione da €10 milioni (2013)(08:27) Sponsor(09:28) Come passano da €3 a €21 milioni di fatturato(10:28) Il momento più difficile(12:08) Dove vendono (dati fatturato e mercati)(13:14) Le offerte di acquisizione(14:48) Giornata tipo(15:51) Vendere 100ml di aceto a €60(17:19) ConsigliEditing by Seequence 🎥 [email protected] Editor: Salvatore ImperialeCopertina: Gabriele Amaducci—Cos'è Chapeau 🧢 Parliamo coi più grandi imprenditori e manager in Italia per scoprire la loro storia e capire come hanno fatto DAVVERO ad arrivare dove sono: cosa li ha aiutati di più, gli errori, i fallimenti e i consigli PRATICI. E te li facciamo conoscere di persona durante i nostri eventi. Seguici su Instagram se vuoi scoprire tutti i dietro le quinte: https://www.instagram.com/chapeau_project/ Se vuoi approfondire le storie e i business dei nostri ospiti, iscriviti alla nostra newsletter: https://chapeauproject.substack.com. Registriamo gli episodi al WAO Romolo C30, in Viale Cassala 30 a Milano: https://www.instagram.com/wao_it/. È anche il nostro ufficio. Se vuoi passare per un caffè al volo, siamo lì ☕️Co-founders 🤩Filippo Carabelli 👇🏼 https://instagram.com/phil__cara/ https://linkedin.com/in/filippo-carabelli/ Giacomo Luppi 👇🏼 https://instagram.com/giacomo_luppi/ https://linkedin.com/in/giacomoluppi/ Pietro Santini 👇🏼 https://instagram.com/pepe_peperino/ https://linkedin.com/in/pietrosantini/Simone Roccoli 👇🏼 https://www.instagram.com/simone.roccoli/ https://www.linkedin.com/in/simone-roccoli/Se sei arrivato a leggere fin qui, CHAPEAU 🧢 Dicci pure se c'è qualche imprenditore che vorresti conoscere, così proviamo a contattarli 🤩
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