Il futuro dell'Ucraina tra pace, guerra, concessioni ed elezioni
Dopo l'incontro con Giorgia Meloni, il presidente Zelensky ha dichiarato di voler indire le elezioni al più presto. Come a voler rispondere alle provocazioni di Donald Trump che continua a ricordare che "lui non ha le carte". In questo momento, la scelta per il presidente ucraino è ardua: da una parte le richieste della Russia che ledono l'integrità territoriale dell'Ucraina, dall'altra il rischio di perdere l'appoggio del partner americano. Ne parliamo con Carolina De Stefano, professoressa di Storia e politica russa alla Luiss Guido Carli, Beda Romano, corrispondente del Sole 24Ore a Bruxelles, Jaroslava Barbieri, Research Fellow di Chatham House, Yevheniia Kravchuk, deputata del partito ucraino Servitore del Popolo.
--------
--------
Usa e Russia mai così vicini, venti di guerra tra Thailandia e Cambogia
E' di almeno dieci morti e 140mila civili in fuga dalla violenza il bilancio dei nuovi scontri tra Thailandia e Cambogia. Come mai ci sono periodicamente frizioni tra le due nazioni lungo gli 800 km della frontiera comune? Lo chiediamo a Massimo Morello, giornalista freelance a Bangkok e autore, assieme a Emanuele Giordana, di "Asia criminale" (Baldini&Castoldi).Mentre prosegue il viaggio in Europa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che oggi si trova a Roma per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, analizziamo l'allineamento di alcune posizioni statunitensi con quelle del Cremlino con Arturo Varvelli, direttore della sede romana dello European Council on Foreing Relations.La nuova Strategia di sicurezza nazionale degli Stai Uniti e, più in generale, le politiche dell'amministrazione Trump hanno un quadro ideologico fortemente influenzato dai millenaristi della Silicon Valley e dall'ala più estremista della galassia Maga, i cosiddetti Dark Maga. Ne parliamo con Andrea Daniele Signorelli, giornalista freelance esperto di innovazione digitale e dell'impatto di questa sulla società.
--------
--------
Putin in India da Modi
Vertice bilaterale India-Russia a New Delhi tra il Premier indiano Modi e il Presidente della Federazione Russa Putin. Ci colleghiamo con Marco Masciaga, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New Delhi.È stato pubblicata da poche ore l'edizione 2025 della National Security Strategy, il documento che traccia le linee della Casa Bianca in materia di sicurezza. Particolare sguardo critico verso l'Europa. Sentiamo Mario Del Pero, docente a Sciences Po.Droni ancora non identificati colpiscono la base militare di Île Longue, in Bretagna, Francia.Con noi Pietro Batacchi, Direttore della Rivista Italiana di Difesa.
--------
--------
India, Russia, Cina, Francia: diplomazia al lavoro
In Cina il presidente Macron tenta di rilanciare la cooperazione con Pechino e perora la causa dell'Ucraina. Commentiamo con Una Berzina Cerenkova, docente di Scienze Politiche all'Università di Riga, esperta di relazioni Cina-Russia.Nel frattempo, altri due leader mondiali si incontrano. Si tratta del presidente Putin e del presidente Modi, pronti a rafforzare il commercio bilaterale e a creare nuove sinergie specie nei settori dell'energia e della difesa. Ne parliamo con Marco Masciaga, corrispondente de Il Sole 24Ore a New Delhi.
--------
--------
Mosca: nulla di fatto, o forse no
La Russia non indietreggia di un passo. I colloqui tra Witkoff e il presidente Putin pare non abbiano portato a particolari svolte sul conflitto, nonostante il segretario di Stato Marco Rubio abbia parlato di "alcuni progressi". Nel frattempo, Putin avrebbe velatamente minacciato l'Europa dicendo che, se la Russia dovesse subire un attacco da parte sua, non esiterebbe a rispondere ben più duramente rispetto a quanto sta avvenendo in Ucraina. Ne parliamo con Paolo Magri, presidente del comitato scientifico di Ispi, e con Anna Zafesova, giornalista e autrice di "Russia. L'impero che non sa morire" (Rizzoli).
Storie, notizie, analisi, per raccontare ogni giorno tutto ciò che accade fuori dai confini italiani. Fatti apparentemente lontani che ci riguardano sempre di più, quotidianamente. Dopo un anno di reportage, Giampaolo Musumeci posa lo zaino, accende il microfono e accoglie reporter, fotografi, analisti, i più autorevoli a livello internazionale.