Il giorno successivo a quella maledetta notte inizia il conto delle vittime: sono 39 i corpi rimasti sulle gradinate dell’Heysel. E mentre sui giornali e nel dibattito pubblico lo sgomento viene ben presto superato dalle polemiche che si fanno ogni giorno sempre più forti, Otello Lorentini, che in quello stadio ha assistito alla morte del figlio Roberto, decide che quelle vittime devono avere giustizia. Sta per avere inizio un processo che si chiuderà con una sentenza storica e che a distanza di 40 anni ci pone ancora di fronte alla stessa terribile domanda: come è stato possibile?See omnystudio.com/listener for privacy information.
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Episodio 5: Cade l’acrobata, entrano i clown
Il settore Z e la pista d’atletica dello stadio Heysel sembrano uno scenario di guerra: vestiti, scarpe, sciarpe, bandiere e corpi senza vita riempiono le gradinate che poco prima erano occupate da tifosi in festa. Mentre i giornalisti allo stadio cercano di capire cosa è successo e davanti alla tv i familiari di Lorentini, Ragazzi, Stenti e Landini tentano di mettersi in contatto con i propri cari per sapere se sono ancora vivi, la Juventus, il Liverpool, la Uefa e le autorità belghe devono decidere se giocare la finale oppure no.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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Episodio 4: La notte dell’eclisse
Gli hooligans, in preda ad una furia incontrollabile, abbattono la rete divisoria mettendo in fuga i pochi poliziotti e caricando a più riprese gli inermi tifosi italiani presenti nel settore Z. È l’inferno e Ragazzi, Stenti, Lorentini e Landini, in mezzo alle altre migliaia di persone cercano disperatamente di salvarsi la vita fuggendo da quella marea rossa e ammassandosi gli uni contro gli altri. L’aria inizia a mancare, la calca diventa insostenibile, i corpi esanimi cominciano a cadere. See omnystudio.com/listener for privacy information.
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Episodio 3: Settore Z
Lorentini, Ragazzi, Stenti, Landini e altre seimila tra donne, ragazzini e anziani sono finalmente riusciti ad entrare dentro allo stadio, nel settore Z, ma qui, quello che vedono, li sconvolge. A pochi metri da loro, separati soltanto da una ridicola rete da pollaio e controllati da una manciata di gendarmi belgi, ci sono 17mila hooligans del Liverpool ubriachi e violenti e che ogni minuto che passa si fanno sempre più aggressivi. Una bandiera italiana viene incendiata dagli hooligans e issata in alto come un vessillo. È l’inizio della fine.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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36:00
Episodio 2: You’ll never walk alone
Chi sono questi hooligans che da anni ormai stanno mettendo a ferro e fuoco gli stadi e le città di mezza Europa compresa Bruxelles quel 29 maggio 1985? E perché sembrano avere il dente avvelenato contro i tifosi italiani? Mentre Lorentini, Ragazzi, Stenti e Landini arrivati a Bruxelles si avviano verso lo stadio, intorno a loro l’atmosfera diventa sempre più tesa e pesante perché la marea rossa dei tifosi del Liverpool appare sempre più minacciosa.See omnystudio.com/listener for privacy information.
La notte del 29 maggio 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles, teatro della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, 39 persone muoiono schiacciate dalle cariche degli hooligans inglesi. A quarant’anni di distanza dalla notte in cui il calcio è morto, Pietro Sermonti ci riporta dentro lo stadio Heysel e, attraverso la viva voce dei protagonisti, fa rivivere le storie di chi quella notte è sopravvissuto per miracolo, di chi in quello stadio ha perso una persona cara e di chi ha assistito inerme a quella che doveva essere "La finale del secolo" e che lo è diventata per la ragione sbagliata.