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Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd

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Podcast Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd
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Paul Graham: il pifferaio magico dei nerd

Irene Mingozzi
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Tutti gli essays di Paul Graham tradotti in italiano e trasformati in un podcast. Da tante mani e tante voci. paulgrahamita.substack.com
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  • Perché le Person Brillanti Hanno Idee Poco Interessanti // Why Smart People Have Bad Ideas
    Traduzione in italiano di Marcello Lussana e Mario Picarelli dall’essay originale di Paul Graham "Why Smart People Have Bad Ideas" [Aprile 2005]. La traduzione è stata pubblicata originariamente su MasterNewMedia Italia. La lettura dell'articolo è di Lucia Anastasi.Questa estate, per esperimento, io e alcuni amici finanzieremo una serie di piccole nuove società. Si tratta di un esperimento perché finanziamo imprenditori più giovani rispetto a quanto farebbero la maggior parte degli investitori. Ecco perché lo stiamo facendo d'estate: così anche gli studenti che frequentano il college possono partecipare.Google e Yahoo hanno dimostrato che i laureati sono in grado di avviare piccole società di successo. E sappiamo per esperienza che anche alcuni non laureati lo sono. L'età media dei piccoli imprenditori è scesa. Stiamo cercando di individuare la soglia minima.Il termine per la presentazione delle domande è scaduto, ora stiamo passando in rassegna 227 candidature. Ci aspettavamo di suddividerle in due categorie: promettenti e non promettenti. Ma presto ci siamo resi conto che ne occorreva anche una terza: promettenti con idee non promettenti.La Fase "Artix"Ce lo saremmo dovuto aspettare. Per un gruppo di founder è cosa molto comune avere una pessima idea prima di capire che una società alle prime armi deve realizzare qualcosa per cui la gente sia disposta a pagare. Infatti, a noi è capitato proprio questo.Viaweb non è stata la prima iniziativa intrapresa da me e Robert Morris. Nel gennaio 1995, noi e un paio di amici abbiamo fondato una società di nome Artix. Il nostro intento era di mettere le gallerie d'arte sul Web. A posteriori, mi chiedo come abbiamo potuto sprecare del tempo su una cosa così stupida. Le gallerie non sono particolarmente entusiaste di essere sul Web persino oggi, a dieci anni di distanza. Non vogliono che il loro materiale sia visibile a un qualsiasi visitatore occasionale, come un mercatino dell'usato.A parte questo, i commercianti d'arte sono le persone più tecnofobiche della terra. Non sono diventati commercianti d'arte in seguito a una tormentata scelta tra questa strada e una carriera nelle scienze. Molti di loro non sapevano cosa fosse il Web prima che noi gliene illustrassimo la convenienza. Alcuni di loro non possiedono neanche un computer. Non farebbe giustizia descriverla come una vendita difficile; siamo affondati presto per costruire siti gratuitamente, ed era comunque difficile convincere le gallerie a farlo.A poco a poco ci fu chiaro che invece di provare a realizzare siti Web per gente che non li voleva, potevamo fare siti per quelli che li volevano. In pratica, un software che permetta a chi vuole un sito di realizzare il proprio. Così noi abbiamo abbandonato Artix e abbiamo fondato una nuova società, Viaweb, per realizzare un software per la creazione di negozi online. Questa cosa ci riuscì.Stavolta eravamo in buona compagnia. La Microsoft non è stata la prima azienda fondata da Paul Allen e Bill Gates. La prima si chiamava Traf-o-data. Pare non abbia funzionato bene come Micro-soft.In difesa di Robert devo dire che era scettico su Artix. Fui io a trascinarlo. Ma abbiamo avuto momenti di ottimismo. E se noi, che a quei tempi avevamo 29 e 30 anni, potevamo entusiasmarci per un'idea così banale, non deve sorprenderci che gli hacker di 21 o 22 anni ci stiano proponendo idee con una benchè minima speranza di far soldi.L'effetto Natura MortaPerché è capitato? Perché i bravi hacker hanno pessime idee nel campo del business?Consideriamo il nostro caso. Una ragione per cui abbiamo avuto un'idea così pessima è che è stata la prima cosa che ci è venuta in mente. A quei tempi ero a New York e cercavo di vivere come artista spiantato (cosa piuttosto semplice, a dire il vero), così andavo a caccia di gallerie. Quando ho saputo del Web, mi è parso naturale combinare le due cose. Realizzare siti Web per le gallerie -- ecco la risposta!Se lavori da anni a qualcosa, sarebbe opportuno impiegare quantomeno un paio di giorni a esaminare diverse idee, invece che ostinarti con la prima che ti è venuta in mente. Bisognerebbe. Ma non si fa. È un problema ricorrente quando si dipingono nature morte. Getti un'accozzaglia di oggetti sul tavolo, e passi magari cinque o dieci minuti a sistemarli per rendere il tutto degno di interesse. Sei così impaziente di iniziare a dipingere che i dieci minuti di aggiustamenti ti sembrano lunghissimi. Allora inizi a dipingere. Dopo tre giorni, dopo averla fissata per una ventina di ore, ti rimproveri di aver messo su una composizione sconclusionata e monotona, ma è ormai troppo tardi.Il problema sta in parte nel fatto che solitamente i progetti grandi crescono a partire da progetti piccoli. Quando hai un'ora libera componi una natura morta per farne un rapido schizzo, e giorni dopo ci stai ancora lavorando. Una volta ho passato un mese a dipingere tre versioni di una natura morta che avevo composto in circa quattro minuti. Con il passar del tempo (di giorno in giorno, di settimana in settimana, di mese in mese) pensavo di averci investito troppo tempo e che fosse troppo tardi per ripensarci.Quindi la causa prima delle pessime idee è l'effetto natura morta: parti con una idea qualsiasi, ti ci butti a capofitto, e così con il passar del tempo (di giorno in giorno, di settimana in settimana, di mese in mese) pensi di aver impiegato così tanto tempo che deve essere l'idea giusta.Come venirne a capo? Non credo che l'entusiasmo vada messo da parte. Gettarsi a capofitto in un'idea è anzi un'ottima cosa. La soluzione è di tutt'altro genere: capire che non basta investire del tempo in una cosa per renderla buona.Questo risulta ancora più evidente nel caso dei nomi. Viaweb originariamente si chiamava Webgen, ma abbiamo scoperto che c'era già qualcuno che aveva un prodotto con lo stesso nome. Eravamo talmente affezionati a quel nome che gli proponemmo il 5% della società perché ce lo lasciasse; ma non accettò, così fummo costretti a trovarne un altro. La cosa migliore da fare era optare per Viaweb, che all'inizio non gradivamo. Era come avere una nuova madre. Ma nel giro di tre giorni ci abituammo, e Webgen ci suonava inadeguato e antiquato.Se è difficile cambiare una cosa così banale come un nome, figuriamoci quanto è più difficile cestinare un'idea. Un nome ha un solo punto di ancoraggio nella mente. Un'idea per una società tesse una ragnatela nei pensieri. Allora devi sbarazzartene coscientemente. Lanciati, in tutti i sensi, ma ricorda poi di riesaminare la tua idea alla luce chiara del mattino chiedendoti: è qualcosa per cui la gente pagherebbe? Tra tutte le cose che avremmo potuto fare, è quella per cui la gente pagherebbe di più?LetameIl nostro secondo errore con Artix è anch'esso molto comune. Mettere gallerie sul Web ci sembrava una gran cosa.Uno dei migliori insegnamenti di mio padre è un vecchio detto Yorkshire: dove c'è letame, c'è moneta. Vuol dire che il lavoro sgradevole paga. Ed è vero anche il contrario, sopratutto in questo caso. Per la legge della domanda e dell'offerta, il lavoro piacevole non paga bene. Il caso estremo è lo sviluppo di linguaggi di programmazione: non paga affatto perché è così piacevole che la gente lo fa gratis.Ai nostri inizi con Artix, non avevamo considerato adeguatamente l'aspetto commerciale. Volevo mantenere un piede nel mondo dell'arte. Grosso, enorme errore. Entrare in affari è come lanciare un aquilone -- dovresti farlo con tutto te stesso o non farlo affatto. L’obiettivo di un'azienda, e in particolare di una startup, è fare soldi. Non ci possono essere interessi divergenti su questo.Il che non significa che dobbiate fare il lavoro più sgradevole, come lo spamming, o avviare un'azienda il cui unico scopo è il contenzioso sui brevetti. Intendo dire che se state avviando un'azienda che farà qualcosa di bello, è meglio che l'obiettivo sia quello di fare soldi e magari essere belli, non di essere belli e magari fare soldi.È già abbastanza difficile fare soldi e non si può farlo per caso. Se non è la vostra prima priorità, è improbabile che accada.IeneNell'esaminare l'iniziativa Artix, ho scovato un terzo errore: la timidezza. Se ci avessero proposto a quei tempi di entrare in affari nel campo dell'e-commerce, l'avremmo considerata un'idea terribile. Sarà di certo un campo saturo di società che fanno paura, da cinque milioni di dollari di capitale di rischio ciascuna!Nel settore leggermente meno competitivo della produzione di siti Web per gallerie d'arte, invece, eravamo certi di poter reggere.Su questo, abbiamo sbagliato in maniera ridicola. Come si scoprì poi, le iniziative sostenute dal capitale di rischio non erano poi così temibili. Erano troppo impegnati a investire tutti i loro soldi per scrivere software. Nel 1995, il business e-commerce era molto competitivo, come stimato dalla stampa, ma, per quanto concerneva il software, non lo era affatto. Pesci grossi come Open Market (possa la loro anima riposare in pace) erano solo compagnie di consulenza che si spacciavano per compagnie di produzione, e le offerte di prodotti finiti erano script di un paio di centinaia di righe di Perl. O che potevano essere implementate con un paio di centinaia di righe di Perl; in C++ o Java, in effetti, le righe sarebbero state probabilmente decine di migliaia. Una volta che ci siamo lanciati per davvero nell'e-commerce, ci fu sorprendentemente facile essere competitivi.Cos'è che ci scoraggiava allora? Eravamo consapevoli di essere bravi a programmare, ma non avevamo fiducia nelle nostre capacità nel misterioso e indefinito ambito del cosiddetto "business". In effetti, non esiste una cosa come il "business". Esiste la vendita, la promozione, la comprensione di ciò che vuole la gente, decidere quanto addebitare, supporto del cliente, il pagare i conti, assicurarsi che il cliente paghi, essere acquisiti, far soldi, eccetera. Ma combinare tutti questi aspetti non è difficile come sembra, perché alcuni di essi (come il far soldi o l'essere acquisiti) sono dei piccoli fastidi sia per le grandi realtà come per le piccole, e altri (come il vendere e il promuovere) dipendono più dall'immaginazione e dalle energie investite che da un qualche tipo di preparazione.Artix è stato come una iena che si accontenta delle carcassa per timore dei leoni. Senonché, scoprimmo che i leoni non avevano denti, e mettere gallerie online era semplicemente la carcassa.Un Problema RicorrenteSommando le cause dei nostri errori, non c'è da stupirsi se abbiamo avuto un'idea così scadente per la nostra azienda. Abbiamo fatto la prima cosa che ci è venuta in mente; eravamo addirittura indecisi se entrare in affari; abbiamo scelto deliberatamente un settore scarso per evitare la competizione.Guardando le candidature del Summer Founders Program, ho individuato tracce di tutti e tre. Ma il primo è di gran lunga il problema più grosso. La maggior parte dei gruppi non si è fermata a chiedersi: tra tutte le cose che possiamo fare, questa è davvero quella con le migliori chance di far soldi?Se avessero avuto anche loro la loro fase "Artix", avrebbero imparato a chiederselo. Una volta ottenuto ascolto da parte dei commercianti d'arte, eravamo pronti. Questa volta, pensammo, facciamo qualcosa che la gente vuole.Leggere il Wall Street Journal per una settimana avrebbe fornito idee per altre due o tre iniziative. Gli articoli sono zeppi di descrizioni di problemi che necessitano una soluzione. Ma la maggior parte dei candidati non sembra aver cercato a fondo nuove idee.Ci aspettavamo che le proposte più comuni fossero per i giochi a più giocatori. Non ci sbagliavamo di molto: era la seconda delle proposte più comuni. La più comune era combinare blog, calendario, un sito per appuntamenti, e Friendster. In questo settore forse è possibile scovare una nuova applicazione vincente, ma sembra perverso districarsi in questa nebbia quando ci sono validi problemi irrisolti dinanzi agli occhi di tutti. Perché nessuno ha proposto un nuovo schema per effettuare piccoli pagamenti? Un progetto ambizioso, forse, ma non posso credere che siano state prese in considerazione tutte le alternative. Giornali e riviste languiscono (letteralmente) per una soluzione.Perché così pochi candidati hanno veramente pensato a ciò che vuole il cliente? Credo che il problema per molti, così come per i ventenni in generale, sia che sono stati addestrati per tutta la vita a saltare attraverso cerchi predefiniti. Hanno speso 15-20 anni a risolvere problemi che qualcuno ha appositamente preparato per loro. E quanto tempo per decidere quali problemi valesse la pena risolvere? Due o tre progetti scolastici? Sono bravi a risolvere i problemi, ma non a sceglierli.Ma son certo che si tratta di una conseguenza dell'educazione. O, più esattamente, l'effetto della valutazione. Perché una valutazione sia efficiente, tutti devono risolvere lo stesso problema, e ciò implica che vada stabilito in anticipo. Sarebbe grandioso se le scuole insegnassero agli studenti sia a scegliere i problemi che a risolverli, ma nella pratica non so come potrebbe organizzarsi un insegnamento di questo tipo.Rame e StagnoLa buona notizia è che si può imparare a scegliere i problemi. Lo so per esperienza. Gli hacker possono imparare a soddisfare le esigenze del cliente.E' un punto di vista controverso. Un esperto di imprenditoria mi ha detto che qualsiasi startup richiede persone che conoscono il business, perché solo loro sanno focalizzarsi sui desideri del cliente. Probabilmente questa persona mi odierà per aver citato le sue parole, ma correrò il rischio, perché la sua email è un perfetto esempio di questa visione:L'80% delle aziende spinoff del MIT che ha avuto successo riporta che ha almeno un manager nel team fin dall'inizio. L'uomo d'affari rappresenta la "voce del cliente" e questo è ciò che mantiene gli ingegneri e gli sviluppatori sulla strada giusta.Questa, a mio avviso, è una bufala. Un hacker è perfettamente in grado di ascoltare la voce del cliente senza che un manager gli amplifichi il segnale acustico. Larry Page e Sergey Brin erano studenti laureati in computer science, il che, presumo, ha fatto di loro degli "ingegneri". Credete che Google funzioni bene solo perché ha un manager che suggerisce al loro orecchio cosa vogliono i clienti? Mi sembra che i manager che hanno fatto di più per Google siano quelli che rispettosamente accantonarono Altavista mentre Google era agli inizi.La parte più difficile del farsi un'idea di cosa il cliente vuole è capire la necessità di farsene un'idea. Ma è qualcosa che si impara velocemente. È come considerare una diversa interpretazione di un quadro ambiguo. Quando qualcuno ti dice che c'è un coniglio oltre a un'anatra, è difficile non vederlo.Rispetto ai problemi che gli hacker sono soliti risolvere, dare al cliente ciò che vuole è facile. Chiunque sappia scrivere un compilatore ottimizzato sa disegnare un'interfaccia grafica che non disorienta l'utente, ammesso che scelga di focalizzarsi su questo problema. E se applicate questo tipo di capacità mentale a questioni semplici ma redditizie, potete creare ricchezza molto rapidamente.Questa è l'essenza di una startup: avere gente brillante che lavora al di sotto delle proprie capacità. Le grandi società puntano ad assumere la persona giusta per un certo lavoro. Le startup sono vincenti proprio perché non lo fanno -- perché assumono persone così brillanti che in una grande società si dedicherebbero alla ricerca, e invece li mettono a lavorare su problemi del tipo più immediato e banale. Pensate ad Einstein che progetta frigoriferi.Se volete imparare a capire cosa vuole la gente, leggete "Come trattare gli altri e farseli amici" di Dale Carnegie. Quando un amico mi consigliò questo libro, non pensavo facesse sul serio, ma insistette così tanto che lo lessi, e aveva ragione. Il libro discute del problema più difficile dell'esperienza umana: come vedere le cose dal punto di vista degli altri, invece che dal proprio.Molte persone brillanti non ne sono capaci. Ma aggiungere questa abilità al crudo potere della mente è come aggiungere stagno al rame. Il risultato è il bronzo, che è molto più resistente e sembra tutt'altro metallo.Un hacker che ha imparato cosa fare, e non solo come fare, ha un potere straordinario. E non solo nel fare soldi: guardate cos'è riuscito ad ottenere un piccolo gruppo di volontari con Firefox.Passare per la fase Artix insegna a capire cosa vuole la gente così come astenersi dal bere insegna quanto siamo dipendenti dall'acqua. Ma sarebbe meglio per tutte le persone coinvolte nel Summer Founders non impararlo a proprie spese -- saltare la fase Artix e andare dritti a quello che i clienti vogliono. Questo, penso, è il vero senso dell'esperimento di questa estate. Quanto tempo ci vorrà per ottenerlo?Abbiamo deciso di stampare delle magliette per il SFP, e stiamo pensando a cosa scrivere sul retro. Fino ad ora pensavamo di usare:Se riesci a leggere questo, vuol dire che funziono.ma ora abbiamo deciso che saràFai qualcosa che la gente vuoleGrazie a Bill Birch, Trevor Blackwell, Jessica Livingston, e Robert Morris per aver supervisionato le bozze di questo articolo.Note This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit paulgrahamita.substack.com
    19/9/2023
    18:51
  • Come Lavorare Duramente // How to Work Hard
    Traduzione in italiano di Fabio Pozzi dall’essay originale di Paul Graham "How to Work Hard" [Giugno 2021].Potrebbe non sembrare che ci sia molto da imparare su come lavorare sodo. Chi è stato a scuola sa cosa comporta, anche se ha scelto di non farlo. Ci sono ragazzini di 12 anni che lavorano duramente. Eppure, quando chiedo se ne so di più sul lavoro duro ora rispetto a quando ero a scuola, la risposta è sicuramente sì.Una cosa che so è che se vuoi fare grandi cose, dovrai lavorare sodo. Non ne ero sicuro da bambino. I compiti scolastici variavano in difficoltà; non bisognava sempre lavorare sodo per fare bene. E alcune delle cose che facevano gli adulti famosi, sembravano fatte quasi senza sforzo. C'era forse un modo per evitare il duro lavoro attraverso la genialità? Ora conosco la risposta a questa domanda. Non c'è.Il motivo per cui alcune materie sembravano facili era che la mia scuola aveva standard bassi. E il motivo per cui gli adulti famosi sembravano fare le cose senza sforzo erano anni di pratica; lo facevano sembrare facile.Naturalmente, quei famosi adulti di solito avevano anche molte abilità innate. Ci sono tre ingredienti in un ottimo lavoro: abilità innate, pratica e impegno. Puoi fare abbastanza bene con solo due caratteristiche, ma per fare meglio hai bisogno di tutti e tre: hai bisogno di abilità innate, di esserti esercitato molto e di impegnarti molto.Bill Gates, ad esempio, era tra le persone più intelligenti nel mondo degli affari della sua epoca, ma era anche tra le persone che lavoravano più duramente. "Non mi sono mai preso un giorno libero quando avevo vent'anni", ha detto. "Non uno." Come Lionel Messi. Aveva grandi doti naturali, ma quando i suoi allenatori delle giovanili parlano di lui, quello che ricordano non è il suo talento ma la sua dedizione e la sua voglia di vincere. PG Wodehouse probabilmente otterrebbe il mio voto come miglior scrittore inglese del 20° secolo, se dovessi scegliere. Nessuno ha mai lavorato di più. A 74 anni ha scritto:“Ad ogni mio nuovo libro ho, come dico, la sensazione di aver raccolto questa volta un limone nel giardino della letteratura”. Una buona cosa, davvero, suppongo. Ti tiene sveglio e fa riscrivere ogni frase dieci volte. O in molti casi venti volte.Sembra un po' estremo, pensi. Eppure Bill Gates suona ancora più estremo. Nemmeno un giorno libero in dieci anni? Questi due avevano tutte le capacità naturali necessarie, eppure hanno anche lavorato sodo come qualsiasi altra persona. Servono entrambi.Sembra così ovvio, eppure in pratica lo troviamo difficile da comprendere. C'è un debole x-or tra talento e duro lavoro. Viene in parte dalla cultura popolare, e dalla rarità di possedere entrambe le cose. Se il grande talento e la grande determinazione sono entrambi rari, allora le persone con entrambi sono rare al quadrato. La maggior parte delle persone che incontri che ne hanno molto di uno, ne avrà meno dell'altro. Ma avrai bisogno di entrambi se vuoi essere tu stesso una eccezione. E poiché non puoi davvero cambiare quanto talento naturale hai, in pratica fare un ottimo lavoro, per quanto possibile, si riduce a lavorare molto duramente.È semplice lavorare sodo se hai obiettivi chiaramente definiti e imposti dall'esterno, come fai a scuola. C'è una tecnica: devi imparare a non mentire a te stesso, a non procrastinare (che è una forma di mentire a te stesso), a non distrarti e a non arrenderti quando le cose vanno male. Ma questo livello di disciplina sembra essere alla portata di bambini abbastanza piccoli, se lo desiderano.Quello che ho imparato fin da bambino è come lavorare per obiettivi che non sono né chiaramente definiti né imposti dall'esterno. Probabilmente dovrai imparare entrambi se vuoi fare cose davvero grandiose.Il livello più elementare è semplicemente che dovresti lavorare senza che nessuno te lo dica. Ora, quando non lavoro sodo, suonano campanelli d'allarme. Non posso essere sicuro di arrivare da nessuna parte quando lavoro sodo, ma posso essere sicuro di non arrivare da nessuna parte quando non lo faccio, ed è terribile.Come la maggior parte dei bambini piccoli, mi è piaciuta la sensazione di realizzazione quando ho imparato o fatto qualcosa di nuovo. Quando sono cresciuto, questo si è trasformato in una sensazione di disgusto quando non stavo ottenendo nulla. L'unico punto di riferimento databile con precisione che ricordi è quando ho smesso di guardare la TV, all'età di 13 anni. Ho un chiaro ricordo del momento in cui, stando seduto in salone, mi sono reso conto che stavo sprecando le mie vacanze estive.Diverse persone con cui ho parlato ricordano di aver preso sul serio il lavoro intorno a questa età.Forse qualcosa cambia nell'adolescenza. Ha senso.Stranamente, il più grande ostacolo per prendere sul serio il lavoro è probabilmente la scuola, che fa sembrare il lavoro (quello che chiamavano lavoro) noioso e inutile. Ho dovuto imparare cosa fosse il vero lavoro prima di poter desiderare con tutto il cuore di farlo. Ci è voluto un po', perché anche al college gran parte del lavoro era inutile; Ma quando ho imparato cosa significasse il vero lavoro, ho scoperto che il mio desiderio si inseriva in esse come se fossimo fatti l'uno per l'altro.Sospetto che la maggior parte delle persone debba imparare cos'è il lavoro prima di poterlo amare. Hardy ha scritto in modo eloquente su questo in A Mathematician's Apology :“Non ricordo di aver sentito, da ragazzo, alcuna passione per la matematica, e le nozioni che posso aver avuto della carriera di un matematico erano tutt'altro che nobili. Pensavo alla matematica in termini di esami e borse di studio: volevo battere gli altri ragazzi, e questo mi sembrava il modo più decisivo per riuscirci”.Non ha imparato cosa fosse veramente la matematica fino a metà del college, quando ha letto il Cours d'analyse di Jordan .“Non dimenticherò mai lo stupore con cui lessi quell'opera straordinaria, la prima fonte di ispirazione per tanti matematici della mia generazione, e imparai per la prima volta mentre la leggevo cosa significasse realmente la matematica”.Ci sono due tipi distinti di falsità che devi imparare a scartare per capire cos'è il vero lavoro. Uno è il tipo che Hardy ha incontrato a scuola. Le materie vengono distorte quando vengono adattate per essere insegnate ai bambini, spesso così distorte da non assomigliare per niente al lavoro svolto dai veri praticanti. L'altro tipo di falsità è insito in certi tipi di lavoro. Alcuni tipi di lavoro sono intrinsecamente fasulli o, nella migliore delle ipotesi, semplici impegni.C'è una sorta di solidità nel lavoro vero. Non è tutto scritto nei Principia, ma tutto sembra necessario. Una volta che conosci la forma del vero lavoro, devi capire quante ore al giorno dedicarci. Non puoi risolvere questo problema semplicemente lavorando ogni ora di veglia, perché in molti tipi di lavoro c'è un punto oltre il quale la qualità del risultato inizierà a scendere.Tale limite varia a seconda del tipo di lavoro e della persona. Ho svolto diversi tipi di lavoro e i limiti erano diversi per ognuno. Il mio limite per i tipi più difficili di scrittura o programmazione è di circa cinque ore al giorno. Mentre quando ho gestito una startup, avrei potuto lavorare tutto il tempo. L'ho fatto almeno per tre anni; se avessi continuato più a lungo, avrei certamente avuto bisogno di una vacanza.L'unico modo per trovare il limite è attraversarlo. Coltiva una sensibilità per la qualità del lavoro che stai facendo, e poi noterai se diminuisce perché stai lavorando troppo. L'onestà è fondamentale in questo caso, in entrambe le direzioni: devi notare quando sei pigro, ma anche quando lavori troppo. E se pensi che ci sia qualcosa di ammirevole nel lavorare troppo, togliti quell'idea dalla testa. Non stai semplicemente ottenendo risultati peggiori, ma li ottieni perché ti stai mettendo in mostra, se non con le altre persone, almeno con te stesso.Trovare il limite del duro lavoro è un processo costante e continuo, non qualcosa che fai solo una volta. Sia la difficoltà del lavoro che la tua capacità di svolgerlo possono variare di ora in ora, quindi devi giudicare costantemente quanto ti stai impegnando e quanto bene stai facendo.Tuttavia, sforzarsi non significa obbligarsi costantemente a lavorare. Potrebbero esserci alcune persone che lo fanno, ma penso che la mia esperienza sia abbastanza tipica e devo spingermi al limite solo occasionalmente quando inizio un progetto o quando incontro una sorta di ostacolo. Questo è quando ad esempio rischio di procrastinare. Ma una volta che inizio a spingere, tendo ad andare avanti.Ciò che mi fa andare avanti dipende dal tipo di lavoro. Quando lavoravo in Viaweb, ero spinto dalla paura di fallire. Allora non procrastinavo nulla, perché c'era sempre qualcosa che doveva essere fatto, e se potevo mettere più distanza tra me e i concorrenti, perché aspettare? Considerate che ciò che mi spinge ora a scrivere saggi, sono gli stessi difetti in essi. Tra un saggio e l'altro mi agito per diversi giorni, come un cane che gira in tondo mentre decide esattamente dove sdraiarsi. Ma una volta che ne ho iniziato uno, non devo sforzarmi di lavorare, perché c'è sempre qualche errore o omissione che mi spinge a migliorare.A volte faccio fatica a concentrarmi su argomenti importanti. Molti problemi hanno un nocciolo duro al centro, circondato da cose più facili ai bordi. Lavorare sodo significa puntare il più possibile verso il centro. Alcuni giorni potresti non essere in grado di farlo; alcuni giorni sarai in grado di lavorare solo sulle cose più facili e periferiche. Ma dovresti sempre mirare il più vicino possibile al centro senza temporeggiare.La domanda più grande su cosa fare della tua vita è uno di questi problemi con un nocciolo duro. Ci sono problemi importanti al centro, che tendono ad essere difficili, e problemi meno importanti e più facili ai bordi. Quindi, oltre ai piccoli aggiustamenti quotidiani coinvolti nel lavorare su un problema specifico, occasionalmente dovrai apportare grandi aggiustamenti in scala sulle maggiori problematiche da risolvere. E la regola è la stessa: lavorare sodo significa puntare al centro, ai problemi più ambiziosi.Per centro, però, intendo il centro vero e proprio. Il consenso su quali siano i problemi più importanti è spesso errato, sia in generale che all'interno di campi specifici. Se non sei d'accordo e hai ragione, potrebbe rappresentare una preziosa opportunità per fare qualcosa di nuovo e concentrarti su problematiche e soluzioni più ambiziose.I tipi di lavoro più ambiziosi di solito sono anche i più difficili, ma anche se non dovresti negarlo, non dovresti nemmeno considerare la difficoltà come una guida infallibile nel decidere cosa fare. Se scopri un tipo di lavoro ambizioso che è un affare nel senso che è più facile per te rispetto ad altre persone, o per le capacità che hai, o per qualche nuovo modo che hai trovato per affrontarlo, o semplicemente perché ne sei più entusiasta, lavoraci sicuramente. Alcuni dei migliori lavori sono svolti da persone che trovano un modo semplice per fare qualcosa di difficile.Oltre a imparare il duro lavoro, devi capire per quale tipo sei adatto. E questo non significa solo capire a quale tipologia corrispondono meglio le tue abilità naturali; non significa che se sei alto 2 metri devi giocare a basket. Ciò per cui sei adatto dipende non solo dai tuoi talenti, ma forse ancora di più dai tuoi interessi. Un profondo interesse per un argomento fa sì che le persone lavorino più duramente di quanto possa fare qualsiasi forma di disciplina.Può essere più difficile scoprire i propri interessi che i talenti. Ci sono meno tipi di talento che interessi, e iniziano a essere giudicati nella prima infanzia, mentre l'interesse per un argomento è una cosa sottile che potrebbe non maturare fino ai vent'anni, o anche più tardi. L'argomento potrebbe anche non esistere prima. Inoltre ci sono alcune potenti fonti di errore che devi imparare a comprendere. Sei davvero interessato a x, o vuoi lavorarci perché farai un sacco di soldi, o perché altre persone rimarranno impressionate da te, o perché i tuoi genitori vogliono che tu lo faccia?La difficoltà di capire su cosa lavorare varia enormemente da persona a persona. Questa è una delle cose più importanti che ho imparato sul lavoro sin da quando ero bambino. Da bambino, hai l'impressione che tutti abbiano una vocazione e tutto ciò che devono fare è capire di cosa si tratta. È così che funziona nei film e nelle biografie per bambini. A volte funziona così nella vita reale. Alcune persone capiscono cosa fare da bambini e lo fanno, come Mozart. Ma altri, come Newton, passano irrequieti da un tipo di lavoro all'altro. Forse a posteriori possiamo identificare una loro vocazione - possiamo desiderare che Newton dedichi più tempo alla matematica e alla fisica e meno all'alchimia e alla teologia - ma questa è un'illusione indotta dal pregiudizio del senno di poi. Ai tempi probabilmente non c'era voce che lo chiamasse e che lui avrebbe potuto ascoltare.Quindi, mentre le vite di alcune persone convergono velocemente, ce ne saranno altre le cui vite non convergeranno mai. E per queste persone, capire su cosa lavorare non è tanto un preludio al lavoro duro quanto una parte continua di esso, come una serie di equazioni simultanee. Per queste persone, il processo che ho descritto in precedenza ha una terza componente: oltre a misurare quanto duramente stai lavorando e quanto bene stai facendo, devi pensare se continuare a lavorare in questo campo o passare a un altro. Se stai lavorando sodo ma non ottieni risultati abbastanza buoni, dovresti cambiare. Sembra semplice espresso in questo modo, ma in pratica è molto difficile. Non dovresti arrenderti il ​​primo giorno solo perché lavori sodo e non arrivi da nessuna parte. Devi darti il ​​tempo di andare avanti. Ma quanto tempo? E cosa dovresti fare se il lavoro che andava bene smette di andare bene? Quanto tempo ti concedi allora?Cosa conta come buoni risultati? Può essere davvero difficile da decidere. Se stai esplorando un'area in cui pochi altri hanno lavorato, potresti anche non sapere quali sono i buoni risultati. La storia è piena di esempi di persone che hanno giudicato erroneamente l'importanza di ciò su cui stavano lavorando.Il miglior test per capire se vale la pena lavorare su qualcosa è se lo trovi interessante. Può sembrare una misura pericolosamente soggettiva, ma è probabilmente la più accurata che otterrai. Sei tu che lavori sulle cose. Chi è in una posizione migliore di te per giudicare se è importante e qual è un migliore predittore della sua importanza se non il fatto che sia interessante?Affinché questo test funzioni, però, devi essere onesto con te stesso. In effetti, questa è la cosa più sorprendente dell'intera questione del lavorare sodo: come tutte le cose, dipende dall'essere onesti con se stessi.Lavorare sodo è un sistema complicato e dinamico che deve essere regolato proprio in ogni punto. Devi capire la forma del vero lavoro, vedere chiaramente a quale sei più adatto, mirare il più vicino possibile al centro di esso, capire bene sia di cosa sei capace che di come approcciarlo. Dedicarci quante più ore al giorno puoi senza danneggiare la qualità del risultato. È una rete troppo complicata per essere “ingannata”. Ma se sei onesto con te stesso e tenace, assumerà automaticamente una forma ottimale e sarai produttivo come pochi.Grazie a Trevor Blackwell, John Carmack, John Collison, Patrick Collison, Robert Morris, Geoff Ralston e Harj Taggar per aver letto le bozze di questo.Note This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit paulgrahamita.substack.com
    15/9/2023
    13:37
  • Il Problema del Segway // The Trouble with the Segway
    Traduzione in italiano di Pietro Galimberti dall’essay originale di Paul Graham "The Trouble with the Segway" [Luglio 2009].Affermare che il Segway non ha mantenuto le sue aspettative iniziali è un eufemismo. I motivi sono molteplici: uno di questi è che la gente non vuole essere vista mentre lo guida. Chi guida un Segway sembra infatti un impacciato.Il mio amico Trevor Blackwell ha costruito il suo Segway, che abbiamo chiamato Segwell. Ha anche costruito una versione con una sola ruota, che abbiamo chiamato l'Eunicycle: sembra esattamente un normale monociclo finché non ci si rende conto che chi lo sta usando non pedala. Li ha guidati entrambi fino al centro di Mountain View per andare a prendere un caffè. Quando utilizza l'Eunicycle, la gente gli sorride. Ma quando guida il Segwell, gli urlano contro dalle loro auto: "Troppo pigro per andare a piedi?".Perché i Segway provocano questa reazione? Il motivo per cui sembri un idiota in sella a un Segway è che sembri compiaciuto. Sembra infatti che tu non ti stia impegnando abbastanza.Tuttavia, anche chi guida una moto non si sforza di più di chi guida un Segway. Ma poiché è seduto a cavalcioni, sembra che si stia sforzando. Quando si guida un Segway si sta semplicemente in piedi. E chi viene trasportato senza fare alcuno sforzo, come ad esempio chi si trova su una poltrona, non può che avere un'aria compiaciuta.Provate a pensare a questa situazione, e diventerà chiaro: immaginate qualcosa che funzioni come il Segway, ma che si guidi con un piede davanti all'altro, come utilizzare uno skateboard. Non sembrerebbe affatto così poco cool.Quindi ci potrebbe essere un modo per catturare una parte maggiore del mercato che Segway sperava di raggiungere e non ha raggiunto: realizzare una versione che non sembri così semplice da utilizzare per chi la utilizza. Sarebbe utile se esteticamente fosse simile agli skateboard o alle biciclette piuttosto che avere il design dei dispositivi medici.Curiosamente, ciò che ha portato Segway a questo problema è stato il fatto che l'azienda stessa fosse una sorta di Segway. Era troppo facile per loro, avevano troppo successo nel raccogliere fondi. Se avessero dovuto far crescere l'azienda gradualmente, iterando diverse versioni vendute a utenti reali, avrebbero imparato molto presto che le persone sembravano stupide mentre li guidavano. Invece hanno avuto abbastanza finanziamenti da poter sviluppare il prodotto in segreto. Sicuramente avevano dei focus group in abbondanza per confrontarsi, ma di certo non avevano persone che urlavano insulti dalle auto. Così non si sono mai resi conto che stavano sfrecciando con sicurezza in un vicolo cieco. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit paulgrahamita.substack.com
    12/9/2023
    3:31
  • Una Parola alle Persone Intraprendenti // A Word to the Resourceful
    Traduzione in italiano di Gaia Salizzoni dall’essay originale di Paul Graham "A Word to the Resourceful" [Gennaio 2012]. La lettura dell'articolo è di Irene Mingozzi.Un anno fa ho notato una caratteristica comune tra le startup di minor successo che avevamo finanziato: era difficile parlare con loro. Era come se ci fosse una sorta di muro tra loro e noi. Non riuscivo mai a capire se capissero quello che dicevo loro. Questo mi incuriosì, perché in precedenza avevamo notato un’altra caratteristica tra le startup di maggior successo, che sembrava basarsi su una qualità diversa.Abbiamo scoperto che le startup con maggior successo hanno dei fondatori che "sanno badare a se stessi". Le startup che vanno meglio sono del tipo "fire-and-forget", nel senso che basta dare loro un’indicazione e la seguono correttamente, qualunque sia il tipo di consiglio. Quando raccolgono fondi, per esempio, potete fare le presentazioni iniziali sapendo che da quel momento, se volete, potete smettere di pensarci. Non dovrete fare da babysitter al round per assicurarvi che si svolga al meglio. Quel tipo di fondatore tornerà con i soldi: l'unico dubbio è quanti e a quali condizioni.Mi sembrava strano che gli outlier ai due estremi dello spettro fossero distinguibili per due caratteristiche completamente scollegate tra loro. Ci si aspetterebbe che se i fondatori a un estremo si distinguono per la presenza della qualità x, all'altro estremo si distinguono per la mancanza di x. Esisteva quindi una sorta di relazione inversa tra l'intraprendenza e l'essere difficili da trattare?Si è scoperto che c'è, e la chiave di questo mistero è il vecchio detto "a buon intenditore poche parole". Dato che questa frase non solo è abusata, e spesso anche in modo indiretto, la maggior parte delle persone non sa cosa significhi. Significa che se una persona è saggia, basterà dirle una parola e capirà immediatamente. Non c'è bisogno di spiegarla nei dettagli: sarà lei stessa a comprendere le implicazioni.Allo stesso modo, al giusto tipo di fondatore basta fare un'introduzione di una riga a un VC per fargli ottenere il denaro. Questa è la connessione. Capire tutte le implicazioni, anche quelle scomode, di ciò che vi viene detto è un sottoinsieme dell'intraprendenza. È l'intraprendenza colloquiale.Come l'intraprendenza nel mondo reale, l'intraprendenza colloquiale spesso significa fare cose che non si vogliono fare. Cercare tutte le implicazioni di ciò che vi viene detto può talvolta portare a conclusioni scomode. La parola migliore per descrivere l'incapacità di farlo è probabilmente "rifiuto", anche se sembra un po' troppo riduttiva.Un modo migliore per descrivere la situazione sarebbe dire che i fondatori che non hanno avuto successo avevano un tipo di conservatorismo che deriva dalla debolezza. Hanno attraversato lo spazio delle idee con la stessa cautela con cui una persona molto anziana attraversa il mondo fisico.I fondatori senza successo non erano stupidi. Intellettualmente erano capaci come i fondatori di successo di seguire tutte le implicazioni di ciò che si diceva loro. Solo che non erano desiderosi di farlo.Non era quindi la difficoltà nella comunicazione a uccidere le startup con meno successo. La difficoltà a comunicare era semplicemente un segno di una mancanza di fondo. È questo che le ha uccise. Oltre a non riuscire a cogliere le implicazioni di ciò che veniva detto loro, i fondatori senza successo non riuscivano nemmeno a trovare finanziamenti, utenti e fonti di nuove idee. La prova più immediata che avevo del fatto che qualcosa non andava era che non riuscivo a parlare con loro. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit paulgrahamita.substack.com
    8/9/2023
    4:37
  • Il Potere della Marginalità // The Power of the Marginal
    Traduzione in italiano di Domenico Pastore dall’essay originale di Paul Graham "The Power of the Marginal" [Luglio 2006]. La lettura dell'articolo è di Stefano Caiazzo.(Questo saggio è tratto dagli interventi tenuti a Usenix 2006 e Railsconf 2006).Un paio di anni fa io e il mio amico Trevor siamo andati a vedere il garage della Apple. Mentre eravamo lì, mi disse che da bambino, cresciuto nel Saskatchewan, si era stupito della dedizione che Jobs e Wozniak dovevano avere per lavorare in un garage."Quei ragazzi dovevano essere congelati!".Questo è uno dei vantaggi nascosti della California: il clima mite significa che c'è molto spazio marginale. Nei luoghi freddi questo margine viene tagliato. La linea di demarcazione tra esterno e interno è più netta e solo i progetti ufficialmente approvati - da organizzazioni, genitori, mogli o almeno da se stessi - ottengono uno spazio interno adeguato. Questo aumenta l'energia di attivazione delle nuove idee. Non si può semplicemente armeggiare. Bisogna giustificare.Alcune delle aziende più famose della Silicon Valley sono nate nei garage: Hewlett-Packard nel 1938, Apple nel 1976, Google nel 1998. Nel caso di Apple, la storia del garage è un po' una leggenda metropolitana. Woz dice che tutto quello che facevano lì era assemblare alcuni computer e che lui ha fatto tutta la progettazione dell'Apple I e dell'Apple II nel suo appartamento o nel suo angolo di lavoro alla HP. A quanto pare, questa affermazione era troppo marginale persino per gli addetti alle pubbliche relazioni di Apple.Secondo gli standard convenzionali, anche Jobs e Wozniak erano persone marginali. Ovviamente erano intelligenti, ma sulla carta non potevano certo sembrare bravi. All'epoca erano una coppia che aveva abbandonato l'università, con circa tre anni di studio alle spalle, e per di più hippy. La loro precedente esperienza imprenditoriale consisteva nella produzione di "scatole blu" per hackerare il sistema telefonico, un'attività che aveva la rara particolarità di essere sia illegale che non redditizia.OutsiderOggi una startup che opera in un garage della Silicon Valley si sentirebbe parte di una tradizione esaltata, come il poeta nella sua soffitta o il pittore che non può permettersi di riscaldare il suo studio e quindi deve indossare un berretto in casa. Ma nel 1976 non sembrava così cool. Il mondo non si era ancora reso conto che avviare un'azienda informatica era alla stregua di uno scrittore o di un pittore. Non lo è stato per molto tempo. Solo negli ultimi due anni il drastico calo del costo dell'hardware aveva permesso agli outsider di competere.Nel 1976, tutti guardavano con disprezzo a un'azienda che operava in un garage, compresi i fondatori. Una delle prime cose che Jobs fece quando ottenne dei soldi fu affittare degli uffici. Voleva che Apple sembrasse una vera azienda.Avevano già qualcosa che poche aziende vere hanno: un prodotto favolosamente ben progettato. Si potrebbe pensare che avessero più fiducia in se stessi. Ma ho parlato con molti fondatori di startup ed è sempre così. Hanno costruito qualcosa che cambierà il mondo, e si preoccupano di qualche problema, come il fatto di non avere dei biglietti da visita adeguati.Questo è il paradosso che voglio esplorare: le grandi novità spesso vengono dai margini, eppure le persone che le scoprono sono guardate dall'alto in basso da tutti, compresi loro stessi.È una vecchia idea che le novità vengano dai margini. Voglio esaminare la sua struttura interna. Perché le grandi idee vengono dai margini? Che tipo di idee? E c'è qualcosa che possiamo fare per incoraggiare questo processo?Gli addetti ai lavoriUno dei motivi per cui tante buone idee vengono dai margini è semplicemente che ce ne sono così tante. Ci devono essere più outsider che insider, se insider significa qualcosa. Se il numero di outsider è enorme, sembrerà sempre che molte idee vengano da loro, anche se pro capite sono poche. Ma credo che ci sia dell'altro. Ci sono degli svantaggi reali nell'essere un insider, e in alcuni tipi di lavoro possono superare i vantaggi.Immaginiamo, ad esempio, cosa accadrebbe se il governo decidesse di commissionare a qualcuno la stesura di un Grande Romanzo Americano ufficiale. Innanzitutto ci sarebbe un'enorme disputa ideologica su chi scegliere. La maggior parte dei migliori scrittori verrebbe esclusa per aver offeso una parte o l'altra. Tra i rimanenti, quelli più intelligenti rifiuterebbero questo lavoro, lasciando solo pochi con il tipo di ambizione sbagliato. Il comitato ne sceglierebbe uno all'apice della carriera - cioè qualcuno che ha già alle spalle il suo lavoro migliore - e gli consegnerebbe il progetto con abbondanti consigli gratuiti su come il libro dovrebbe dimostrare in termini positivi la forza e la diversità del popolo americano, eccetera, eccetera.Lo sfortunato scrittore si sarebbe poi seduto a lavorare con un enorme peso di aspettative sulle spalle. Non volendo mandare all'aria una commissione così pubblica, avrebbe giocato d'anticipo. Questo libro doveva essere rispettato, e il modo per garantirlo sarebbe stato quello di farne una tragedia. Il pubblico deve essere invogliato a ridere, ma se uccidi delle persone si sente obbligato a prenderti sul serio. Come tutti sanno, America più tragedia è uguale a Guerra Civile, quindi è di questo che avrebbe dovuto parlare. Una volta completato, dodici anni dopo, il libro sarebbe stato un pastiche di 900 pagine di romanzi popolari già esistenti - più o meno Via col vento più Radici. Ma la sua mole e la sua celebrità lo avrebbero reso un bestseller per qualche mese, finché non sarebbe stato spazzato via dall'autobiografia di un conduttore di talk show. Il libro sarebbe stato trasformato in un film e poi dimenticato, tranne che dai recensori più scorbutici, tra i quali sarebbe diventato un sinonimo di falsità come Milli Vanilli o Battlefield Earth.Forse mi sono lasciato trasportare un po' troppo da questo esempio. Eppure, non è forse questo il modo in cui si svolgerebbe un progetto del genere? Il governo sa bene che non deve entrare nel business dei romanzi, ma in altri campi in cui ha un monopolio naturale, come le discariche di rifiuti nucleari, le portaerei e i cambi di regime, si possono trovare molti progetti isomorfi a questo - e anche molti che hanno avuto meno successo.Questo piccolo esperimento di pensiero suggerisce alcuni degli svantaggi dei progetti per addetti ai lavori: la selezione di persone sbagliate, la portata eccessiva, l'incapacità di assumersi rischi, la necessità di sembrare seri, il peso delle aspettative, il potere degli interessi acquisiti, il pubblico poco attento e, forse la cosa più pericolosa, la tendenza di questo tipo di lavoro a diventare un dovere piuttosto che un piacere.TestUn mondo con outsider e insider implica una sorta di test per distinguerli. Il problema della maggior parte dei test per la selezione delle élite è che ci sono due modi per superarli: essere bravi in ciò che cercano di misurare ed essere bravi a violare il test stesso.Quindi la prima domanda da porsi su un campo è quanto siano onesti i suoi test, perché questo ci dice cosa significa essere un outsider. Questo ci dice quanto fidarsi del proprio istinto quando si è in disaccordo con le autorità, se vale la pena di seguire i canali consueti per diventarlo, e forse se si vuole lavorare in questo campo.I test sono meno violabili quando ci sono standard di qualità coerenti e le persone che li gestiscono si preoccupano davvero della loro integrità. Le ammissioni ai programmi di dottorato nelle scienze dure sono abbastanza oneste, per esempio. I professori ammetteranno chiunque come proprio dottorando, quindi si sforzano di scegliere bene e hanno una discreta quantità di dati su cui basarsi. Mentre le ammissioni ai corsi di laurea sembrano essere molto più facilmente manipolabili.Un modo per capire se un campo ha standard coerenti è la sovrapposizione tra i principali professionisti e le persone che insegnano la materia nelle università. A un'estremità della scala ci sono campi come la matematica e la fisica, dove quasi tutti gli insegnanti sono tra i migliori praticanti. Nel mezzo ci sono medicina, legge, storia, architettura e informatica, dove molti lo sono. In fondo ci sono gli affari, la letteratura e le arti visive, dove non c'è quasi nessuna sovrapposizione tra gli insegnanti e i migliori praticanti. È questa l'estremità che dà origine a frasi come "chi non sa fare, insegna".Per inciso, questa scala potrebbe essere utile per decidere cosa studiare all'università. Quando ero all'università la regola sembrava essere quella di studiare ciò che più ci interessava. Ma, a posteriori, probabilmente è meglio studiare qualcosa di moderatamente interessante con qualcuno che è bravo a farlo, piuttosto che qualcosa di molto interessante con qualcuno che non lo è. Spesso si sente dire che non ci si dovrebbe specializzare in economia all'università, ma questo è in realtà un esempio di una regola più generale: non imparare le cose da insegnanti che non le sanno fare.Quanto ci si debba preoccupare di essere un outsider dipende dalla qualità degli insider. Se siete matematici dilettanti e pensate di aver risolto un famoso problema aperto, è meglio che torniate indietro a controllare. Quando ero all'università, un amico del dipartimento di matematica aveva il compito di rispondere alle persone che inviavano le prove dell'ultimo teorema di Fermat e così via, e non sembrava che lo vedesse come una preziosa fonte di suggerimenti - più che altro come un gestore di una linea telefonica per la salute mentale. Se invece il materiale che scrivete sembra diverso da quello che interessa ai professori di inglese, non è necessariamente un problema.Anti-testQuando il metodo di selezione dell'élite è completamente corrotto, la maggior parte delle persone valide saranno estranee. Nell'arte, ad esempio, l'immagine del genio povero e incompreso non è solo una delle possibili immagini di un grande artista: è l'immagine standard. Non sto dicendo che sia corretta, per carità, ma è indicativo quanto questa immagine sia rimasta inalterata. Non si potrebbe far aderire un discorso del genere alla matematica o alla medicina.Se è abbastanza corrotto, un test diventa un anti-test, che filtra le persone che dovrebbe selezionare facendo fare loro cose che solo le persone sbagliate farebbero. La popolarità al liceo sembra essere un test di questo tipo. Ce ne sono molti altri simili nel mondo degli adulti. Ad esempio, l'ascesa nella gerarchia di una grande azienda media richiede un'attenzione alla politica che poche persone riflessive potrebbero risparmiare. Uno come Bill Gates può far crescere un'azienda sotto di sé, ma è difficile immaginare che abbia la pazienza di salire la scala aziendale della General Electric o della Microsoft.È un po' strano, se ci si pensa, perché le scuole da "signore delle mosche" e le aziende burocratiche sono entrambe la norma. Probabilmente ci sono molte persone che passano dall'una all'altra senza rendersi conto che il mondo non funziona così.Credo che questo sia uno dei motivi per cui le grandi aziende sono spesso colpite alla sprovvista dalle startup. Le persone che lavorano nelle grandi aziende non si rendono conto della misura in cui vivono in un ambiente che è un grande e continuo test per le qualità sbagliate.Se siete un outsider, le vostre migliori possibilità di battere gli addetti ai lavori sono ovviamente nei campi in cui i test corrotti selezionano un'élite sfigata. Ma c'è un problema: se i test sono corrotti, la vostra vittoria non sarà riconosciuta, almeno nella vostra vita. Potreste pensare di non averne bisogno, ma la storia suggerisce che è pericoloso lavorare in campi con test corrotti. Potreste battere gli addetti ai lavori, ma non fare un buon lavoro, su scala assoluta, come fareste in un campo più onesto.Gli standard dell'arte, ad esempio, erano corrotti nella prima metà del XVIII secolo quasi quanto lo sono oggi. Era l'epoca dei soffici ritratti idealizzati di contesse con i loro cagnolini. Chardin decise di evitare tutto questo e di dipingere le cose ordinarie come le vedeva lui. Oggi è considerato il migliore di quel periodo - eppure non è all'altezza di Leonardo, Bellini o Memling, che avevano tutti l'incoraggiamento aggiuntivo di standard onesti.Può valere la pena partecipare a un concorso corrotto, tuttavia, se è seguito da un altro non corrotto. Per esempio, varrebbe la pena di competere con un'azienda che può spendere più di voi in marketing, a patto che riusciate a sopravvivere al turno successivo, quando i clienti confronteranno i vostri prodotti reali. Allo stesso modo, non dovreste essere scoraggiati dal test relativamente corrotto per l'ammissione all'università, perché è seguito immediatamente da test meno violabili.Il rischioAnche in un campo con test onesti, l'essere un outsider presenta dei vantaggi. Il più ovvio è che gli outsider non hanno nulla da perdere. Possono fare cose rischiose e se falliscono, che importa? Pochi se ne accorgeranno.Gli illustri, invece, sono appesantiti dalla loro eminenza. L'eminenza è come un vestito: impressiona le persone sbagliate e costringe chi lo indossa.Gli outsider dovrebbero rendersi conto del vantaggio che hanno in questo caso. La capacità di rischiare ha un valore enorme. Tutti danno troppo valore alla sicurezza, sia gli oscuri che gli eminenti. Nessuno vuole fare la figura dello stupido. Ma è molto utile poterlo fare. Se la maggior parte delle vostre idee non sono stupide, probabilmente siete troppo conservatori. Non state affrontando il problema.Lord Acton diceva che dovremmo giudicare il talento al meglio e il carattere al peggio. Per esempio, se scrivi un grande libro e dieci pessimi, sei comunque un grande scrittore, o almeno uno scrittore migliore di chi ne ha scritti undici solo buoni. Se invece sei un cittadino tranquillo e rispettoso della legge per la maggior parte del tempo, ma di tanto in tanto fai a pezzi qualcuno e lo seppellisci nel tuo giardino, sei un cattivo ragazzo.Quasi tutti commettono l'errore di trattare le idee come se fossero indicazioni di carattere piuttosto che di talento, come se avere un'idea stupida rendesse stupidi. C'è un enorme peso della tradizione che ci consiglia di andare sul sicuro. "Anche uno sciocco è ritenuto saggio se tace", dice l'Antico Testamento (Proverbi 17:28).Beh, questo può essere un buon consiglio per un gruppo di pastori nella Palestina dell'Età del Bronzo. Lì il conservatorismo sarebbe stato all'ordine del giorno. Ma i tempi sono cambiati. Potrebbe essere ancora ragionevole attenersi all'Antico Testamento nelle questioni politiche, ma materialmente il mondo ora ha molti più Stati. La tradizione è meno utile come guida, non solo perché le cose cambiano più velocemente, ma anche perché lo spazio delle possibilità è così ampio. Più il mondo si complica, più è importante essere disposti a fare la figura dei pazzi.La delegaEppure, quanto più le persone hanno successo, tanto più si scaldano se sbagliano o sembrano sbagliare. Da questo punto di vista, come da molti altri, gli eminenti sono prigionieri del loro stesso successo. Il modo migliore per capire i vantaggi di essere un outsider può essere quello di guardare agli svantaggi di essere un insider.Se si chiede alle persone eminenti cosa non va nella loro vita, la prima cosa di cui si lamentano è la mancanza di tempo. Un mio amico di Google è piuttosto in alto nell'azienda e ha iniziato a lavorare per loro molto prima della quotazione in borsa. In altre parole, ora è abbastanza ricco da non dover lavorare. Gli ho chiesto se riusciva ancora a sopportare le seccature di un lavoro, ora che non era obbligato a farlo. E lui ha risposto che non c'era nessun fastidio, a parte il fatto - e ha avuto uno sguardo malinconico quando l'ha detto - che riceveva così tante e-mail.Gli eminenti si sentono come se tutti volessero farli fuori. Il problema è così diffuso che le persone che fingono di essere eminenti lo fanno fingendo di essere sovraccariche.La vita degli eminenti diventa programmata, e questo non fa bene al pensiero. Uno dei grandi vantaggi di essere un outsider sono i blocchi di tempo lunghi e ininterrotti. Questo è ciò che ricordo della scuola di specializzazione: scorte di tempo apparentemente infinite, che ho trascorso preoccupandomi, ma non scrivendo, la mia tesi di laurea. L'oscurità è come il cibo salutare: forse è sgradevole, ma fa bene. Mentre la fama tende a essere come l'alcol prodotto dalla fermentazione. Quando raggiunge una certa concentrazione, uccide il lievito che lo ha prodotto.Gli eminenti in genere rispondono alla mancanza di tempo trasformandosi in manager. Non hanno tempo per lavorare. Sono circondati da giovani che dovrebbero aiutare o supervisionare. La soluzione più ovvia è quella di far fare il lavoro ai giovani. In questo modo si realizzano alcune cose buone, ma ci sono problemi per i quali non funziona così bene: quelli per i quali è utile avere tutto in una sola testa.Per esempio, recentemente è emerso che il famoso artista del vetro Dale Chihuly non soffia più il vetro da 27 anni. Il lavoro lo fa con gli assistenti. Ma una delle fonti più preziose di idee nelle arti visive è la resistenza del mezzo. Ecco perché i dipinti a olio sono così diversi dagli acquerelli. In linea di principio si potrebbe fare qualsiasi segno con qualsiasi mezzo; in pratica è il mezzo a guidarci. E se non si fa più il lavoro da soli, si smette di imparare da questo.Quindi, se si vuole battere coloro che sono abbastanza eminenti da delegare, un modo per farlo è sfruttare il contatto diretto con il mezzo. Nelle arti è ovvio come fare: soffiare il vetro da soli, montare i propri film, mettere in scena le proprie opere. E durante il processo prestate molta attenzione agli incidenti e alle nuove idee che vi vengono in mente al momento. Questa tecnica può essere generalizzata a qualsiasi tipo di lavoro: se siete un outsider, non fatevi governare dai piani. La pianificazione è spesso solo una debolezza imposta a chi delega.Esiste una regola generale per trovare i problemi meglio risolti in una sola testa? Beh, è possibile crearla prendendo un qualsiasi progetto solitamente realizzato da più persone e cercando di fare tutto da soli. Il lavoro di Wozniak è un esempio classico: ha fatto tutto da solo, hardware e software, e il risultato è stato miracoloso. Afferma che non è mai stato trovato un solo bug nell'Apple II, né nell'hardware né nel software.Un altro modo per trovare buoni problemi da risolvere con una sola testa è quello di concentrarsi sulle scanalature della tavoletta di cioccolato: i punti in cui i compiti vengono divisi quando sono ripartiti tra più persone. Se volete sconfiggere la delega, concentratevi su una fetta verticale: ad esempio, siate sia scrittori che redattori, oppure progettate e costruite edifici.Un solco particolarmente valido da colmare è quello tra gli strumenti e le cose realizzate con essi. Ad esempio, i linguaggi di programmazione e le applicazioni sono di solito scritti da persone diverse, e questo è responsabile di molti dei peggiori difetti dei linguaggi di programmazione. Penso che ogni linguaggio dovrebbe essere progettato contemporaneamente a una grande applicazione scritta in esso, come il C era con Unix.Le tecniche per competere con la delega si traducono bene nel mondo degli affari, perché la delega è endemica. Invece di evitarla come un inconveniente della senilità, molte aziende la accolgono come un segno di maturità. Nelle grandi aziende il software viene spesso progettato, implementato e venduto da tre tipi di persone distinte. Nelle startup una sola persona può occuparsi di tutte e tre le cose. Anche se questo è stressante, è uno dei motivi per cui le startup sono vincenti. Le esigenze dei clienti e i mezzi per soddisfarle sono tutti in una sola testa.ConcentrarsiLa stessa abilità degli addetti ai lavori può essere una debolezza. Una volta che qualcuno è bravo in qualcosa, tende a dedicare tutto il suo tempo a quella attività. Questo tipo di concentrazione è molto prezioso, in realtà. Gran parte dell'abilità degli esperti consiste nella capacità di ignorare le false piste. Ma la concentrazione ha degli svantaggi: non si impara da altri campi e quando arriva un nuovo argomento, si può essere gli ultimi a saperlo.Per gli esterni questo si traduce in due modi per vincere. Uno è quello di lavorare su una varietà di cose. Dal momento che non si possono trarre altrettanti benefici (ancora) da un focus ristretto, si può anche gettare una rete più ampia e trarre i benefici possibili dalle somiglianze tra i vari campi. Così come potete competere con la delega lavorando su fette verticali più ampie, potete competere con la specializzazione lavorando su fette orizzontali più ampie, ad esempio scrivendo e illustrando il vostro libro.Il secondo modo per competere con la concentrazione è vedere ciò che la concentrazione trascura. In particolare, le cose nuove. Quindi, se non siete ancora bravi in qualcosa, prendete in considerazione l'idea di lavorare su qualcosa di così nuovo su cui ancora nessuno è bravo. Non avrà ancora prestigio, se nessuno è bravo, ma lo avrete tutto per voi.Il potenziale di un nuovo mezzo di comunicazione è solitamente sottovalutato, proprio perché nessuno ha ancora esplorato le sue possibilità. Prima che Durer provasse a fare incisioni, nessuno le prendeva molto sul serio. L'incisione serviva a creare piccole immagini devozionali, in pratica figurine di santi del XV secolo. Cercare di realizzare capolavori con questo mezzo deve essere sembrato ai contemporanei di Durer il modo in cui, per esempio, realizzare capolavori con i fumetti potrebbe sembrare alla persona media di oggi.Nel mondo dell'informatica non ci sono nuovi mezzi ma nuove piattaforme: il minicomputer, il microprocessore, l'applicazione basata sul web. All'inizio vengono sempre scartate come inadatte al lavoro vero e proprio. Eppure qualcuno decide sempre di provarci e si scopre che si può fare più di quanto si pensasse. Quindi, in futuro, quando sentirete dire di una nuova piattaforma: se è popolare ed economica, ma non è ancora pronta per il lavoro vero, fateci un salto.Oltre a sentirsi più a proprio agio nel lavorare su linee consolidate, gli addetti ai lavori hanno in genere un interesse a preservarle. Il professore che si è fatto una reputazione scoprendo una nuova idea non sarà probabilmente quello che scoprirà il suo sostituto. Questo è particolarmente vero per le aziende, che non hanno solo competenze e orgoglio che le ancorano allo status quo, ma anche denaro. Il tallone d'Achille delle aziende di successo è la loro incapacità di cannibalizzarsi. Molte innovazioni consistono nel sostituire qualcosa con un'alternativa più economica, e le aziende non vogliono vedere un percorso il cui effetto immediato è quello di tagliare una fonte di reddito esistente.Quindi, se siete un outsider, dovreste cercare attivamente progetti contrari. Invece di lavorare su cose che gli eminenti hanno reso prestigiose, lavorate su cose che potrebbero rubare quel prestigio.I nuovi approcci davvero interessanti non sono quelli che gli addetti ai lavori respingono come impossibili, ma quelli che ignorano come indegni. Ad esempio, dopo aver progettato l'Apple II, Wozniak lo propose per primo al suo datore di lavoro, HP. L'azienda rifiutò. Uno dei motivi era che, per risparmiare, aveva progettato l'Apple II per utilizzare un televisore come monitor, e HP riteneva di non poter produrre qualcosa di così scadente.MenoWozniak usava un televisore come monitor per il semplice motivo che non poteva permettersi un monitor. Gli outsider non sono semplicemente liberi, ma sono costretti a produrre oggetti economici e leggeri. Ed entrambe sono buone scommesse per la crescita: le cose economiche si diffondono più velocemente e quelle leggere si evolvono più rapidamente.Gli eminenti, invece, sono quasi costretti a lavorare su larga scala. Invece di capanni da giardino, devono progettare enormi musei d'arte. Uno dei motivi per cui lavorano su grandi cose è che possono farlo: come il nostro ipotetico romanziere, sono lusingati da queste opportunità. Sanno anche che i grandi progetti impressioneranno il pubblico per la loro mole. Una casetta da giardino, per quanto bella, sarebbe facile da ignorare; qualcuno potrebbe persino sghignazzare. Non si può sghignazzare di fronte a un museo gigante, per quanto lo si detesti. Infine, ci sono tutte le persone che gli eminenti hanno al loro servizio; devono scegliere progetti che li tengano tutti occupati.Gli esterni sono liberi da tutto questo. Possono lavorare su cose piccole, e le cose piccole hanno qualcosa di molto piacevole. Le cose piccole possono essere perfette; quelle grandi hanno sempre qualcosa che non va. Ma c'è una magia nelle piccole cose che va oltre le spiegazioni razionali. Tutti i bambini lo sanno. Le cose piccole hanno più personalità.Inoltre, farle è più divertente. Si può fare quello che si vuole, non si devono soddisfare i comitati. E, cosa forse più importante, le cose piccole si fanno in fretta. La prospettiva di vedere il progetto finito aleggia nell'aria come l'odore della cena in cottura. Se si lavora in fretta, forse si può fare stasera.Lavorare su piccole cose è anche un buon modo per imparare. I tipi di apprendimento più importanti avvengono un progetto alla volta. (Più velocemente passate da un progetto all'altro, più velocemente evolverete.I materiali semplici hanno il fascino della piccola scala. E in più c'è la sfida di arrangiarsi con meno. Ogni designer drizza le orecchie quando si parla di questo gioco, perché è una partita che non si può perdere. Come il JV che gioca contro il Varsity, se si pareggia, si vince. Quindi, paradossalmente, ci sono casi in cui meno risorse danno risultati migliori, perché il piacere dei progettisti per il proprio ingegno è più che compensato.Quindi, se siete un outsider, approfittate della vostra capacità di creare cose piccole e poco costose. Coltivate il piacere e la semplicità di questo tipo di lavoro: un giorno vi mancherà.ResponsabilitàQuando sarete vecchi ed importanti, cosa vi mancherà dell'essere giovani e sconosciuti? Quello che sembra mancare di più alle persone è la mancanza di responsabilità.La responsabilità è una malattia professionale della posizione di rilievo. In linea di principio si potrebbe evitarla, così come in linea di principio si potrebbe evitare di ingrassare con l'avanzare dell'età, ma pochi lo fanno. A volte ho il sospetto che la responsabilità sia una trappola e che la strada più virtuosa sia quella di evitarla, ma in ogni caso è sicuramente vincolante.Quando si è un estraneo, ovviamente, si è anche vincolati. Ad esempio, si è a corto di denaro. Ma questo ti limita in modi diversi. In che modo la responsabilità vi limita? La cosa peggiore è che ti permette di non concentrarti sul lavoro vero e proprio. Così come le forme più pericolose di procrastinazione sono quelle che sembrano lavoro, il pericolo delle responsabilità non è solo che possono consumare un'intera giornata, ma che possono farlo senza far scattare il tipo di allarme che si avrebbe se si passasse un'intera giornata seduti su una panchina del parco.Molto del dolore di essere un outsider è la consapevolezza della propria procrastinazione. Ma in realtà è una cosa positiva. Siete almeno abbastanza vicini al lavoro che il suo odore vi fa venire fame.Come outsider, siete a un passo dal fare le cose. Un passo enorme, certo, che la maggior parte delle persone non riesce mai a fare, ma solo un passo. Se riuscite a trovare l'energia per iniziare, potete lavorare ai progetti con un'intensità (in entrambi i sensi) che pochi addetti ai lavori possono eguagliare. Per gli addetti ai lavori il lavoro diventa un dovere, carico di responsabilità e aspettative. Non è mai così puro come quando erano giovani.Il lavoro è come un cane portato a spasso, invece di un bue aggiogato all'aratro. È questo che manca loro.PubblicoMolti estranei commettono l'errore di fare il contrario: ammirano così tanto gli eminenti da copiare anche i loro difetti. Copiare è un buon modo per imparare, ma copiare le cose giuste. Quando ero all'università imitavo la dizione pomposa dei professori famosi. Ma non era questo che li rendeva eminenti: era piuttosto un difetto in cui la loro eminenza li aveva fatti sprofondare. Imitarla era come fingere di avere la gotta per sembrare ricchi.La metà delle qualità che contraddistinguono gli eminenti sono in realtà degli svantaggi. Imitarli non è solo una perdita di tempo, ma vi farà apparire come uno sciocco ai vostri modelli, che spesso ne sono ben consapevoli.Quali sono i veri vantaggi di essere un insider? Il più grande è il pubblico. Spesso agli outsider sembra che il grande vantaggio degli insider sia il denaro, ovvero che abbiano le risorse per fare ciò che vogliono. Ma anche le persone che ereditano il denaro non sembrano essere d'aiuto, non quanto un pubblico. È positivo per il morale sapere che la gente vuole vedere quello che fai; ti fa lavorare.Se ho ragione sul fatto che il vantaggio degli addetti ai lavori è il pubblico, allora viviamo in tempi entusiasmanti, perché negli ultimi dieci anni Internet ha reso il pubblico molto più liquido. Gli outsider non devono più accontentarsi di un pubblico per procura di pochi amici intelligenti. Ora, grazie a Internet, possono iniziare a crearsi un pubblico vero e proprio. Questa è un'ottima notizia per i marginali, che mantengono i vantaggi degli outsider e sono sempre più in grado di travasare ciò che fino a poco tempo fa era appannaggio dell'élite.Sebbene il Web esista da più di dieci anni, credo che stiamo appena iniziando a vederne gli effetti democratizzanti. Gli outsider stanno ancora imparando a conquistare il pubblico. Ma soprattutto, il pubblico sta ancora imparando a essere sfruttato: sta ancora iniziando a rendersi conto di quanto i blogger possano scavare più in profondità dei giornalisti, di quanto un sito di notizie democratico possa essere più interessante di una prima pagina controllata dai redattori e di quanto un gruppo di ragazzi con la webcam possa essere più divertente di una sitcom prodotta in serie.Le grandi aziende dei media non dovrebbero preoccuparsi che la gente pubblichi il loro materiale protetto da copyright su YouTube. Dovrebbero preoccuparsi che la gente pubblichi il proprio materiale su YouTube e che il pubblico guardi quello.HackeraggioSe dovessi condensare il potere del marginale in una frase, sarebbe: provate a mettere insieme qualcosa. Questa frase richiama la maggior parte dei temi che ho citato qui. Mettere insieme qualcosa significa decidere cosa fare mentre lo si fa, non un subordinato che esegue la visione del suo capo. Implica che il risultato non sarà bello, perché sarà realizzato in fretta con materiali inadeguati. Può funzionare, ma non sarà il genere di cosa su cui l'eminente vorrebbe mettere il proprio nome. Qualcosa di improvvisato significa qualcosa che risolve a malapena il problema, o forse non risolve affatto il problema, ma un altro che si è scoperto strada facendo. Ma va bene così, perché il valore principale di quella versione iniziale non è la cosa in sé, ma ciò a cui porta. Gli addetti ai lavori che non osano camminare nel fango con i loro bei vestiti non riusciranno mai a raggiungere il terreno solido dall'altra parte.La parola "provare" è un elemento particolarmente prezioso. Non sono d'accordo con Yoda, che diceva che non c'è tentativo. C'è un tentativo. Implica che non c'è punizione se si fallisce. Si è spinti dalla curiosità invece che dal dovere. Ciò significa che il vento della procrastinazione sarà a vostro favore: invece di evitare questo lavoro, lo farete per evitare altri lavori. E quando lo farete, sarete di umore migliore. Più il lavoro dipende dall'immaginazione, più questa è importante, perché la maggior parte delle persone ha più idee quando è felice.Se potessi tornare indietro e rifare i miei vent'anni, questa sarebbe una cosa che farei di più: provare a mettere insieme le cose. Come molte persone di quell'età, ho passato molto tempo a preoccuparmi di cosa avrei dovuto fare. Ho anche passato un po' di tempo a cercare di costruire cose. Avrei dovuto passare meno tempo a preoccuparmi e più tempo a costruire. Se non sei sicuro di cosa fare, crea qualcosa.Il consiglio di Raymond Chandler agli scrittori di thriller era: "In caso di dubbio, fate entrare un uomo da una porta con una pistola in mano". Lui ha seguito questo consiglio. A giudicare dai suoi libri, era spesso in dubbio. Ma anche se il risultato è occasionalmente smielato, non è mai noioso. Nella vita, come nei libri, l'azione è sottovalutata.Fortunatamente il numero di cose che si possono mettere insieme è in continuo aumento. Cinquant'anni fa la gente si sarebbe stupita del fatto che si potesse mettere insieme un film, per esempio. Ora si può persino creare una distribuzione. Basta creare qualcosa e metterlo online.InappropriatoSe volete davvero fare centro, il luogo in cui concentrarvi è il margine del margine: i territori conquistati solo di recente dagli addetti ai lavori. È lì che si trovano i progetti più interessanti non ancora realizzati, o perché sembravano troppo rischiosi, o semplicemente perché c'erano troppo pochi addetti ai lavori per esplorare tutto.È per questo che ultimamente passo la maggior parte del mio tempo a scrivere saggi. Un tempo la scrittura di saggi era limitata a chi riusciva a farli pubblicare. In linea di principio potevi scriverli e mostrarli agli amici; in pratica non funzionava. Un saggista ha bisogno della resistenza del pubblico, proprio come un incisore ha bisogno della resistenza della lastra.Fino a pochi anni fa, la scrittura di saggi era un gioco per addetti ai lavori. Gli esperti del settore erano autorizzati a pubblicare saggi sul loro campo, ma il gruppo di persone autorizzate a scrivere su argomenti generali era di circa otto persone che frequentavano le feste giuste a New York. Ora la riconquista ha invaso questo territorio e, non a caso, lo ha trovato scarsamente coltivato. Ci sono così tanti saggi non ancora scritti. Tendono a essere quelli più sconci; gli addetti ai lavori hanno praticamente esaurito i temi della maternità e della torta di mele.Questo porta al mio ultimo suggerimento: una tecnica per capire quando si è sulla strada giusta. Siete sulla strada giusta quando la gente si lamenta che non siete qualificati o che avete fatto qualcosa di inappropriato. Se le persone si lamentano, significa che state facendo qualcosa invece di starvene seduti, che è il primo passo. E se sono spinti a queste vuote forme di reclamo, significa che probabilmente avete fatto qualcosa di buono.Se fate qualcosa e la gente si lamenta che non funziona, è un problema. Ma se la cosa peggiore che possono fare è il vostro status di outsider, ciò implica che sotto ogni altro aspetto avete avuto successo. Sottolineare che qualcuno non è qualificato è disperato quanto ricorrere a insulti razziali. È solo un modo legittimo di dire: qui non ci piacciono i tipi come te.Ma la cosa migliore di tutte è quando la gente definisce inappropriato ciò che stai facendo. Ho sentito questa parola per tutta la vita e solo di recente mi sono reso conto che è, in realtà, il suono del radiofaro. "Inappropriato" è la critica nulla. È semplicemente la forma aggettivale di "non mi piace".Quindi, credo che questo dovrebbe essere l'obiettivo più alto per i marginali. Essere inappropriati. Quando sentite le persone dire questo, siete fortunati. E anche loro, tra l'altro, sono stati scoperti.Grazie a Sam Altman, Trevor Blackwell, Paul Buchheit, Sarah Harlin, Jessica Livingston, Jackie McDonough, Robert Morris, Olin Shivers e Chris Small per aver letto le bozze di questo testo e a Chris Small e Chad Fowler per avermi invitato a parlare. Note This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit paulgrahamita.substack.com
    5/9/2023
    36:45

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