Il cervello contiene miliardi di anni di evoluzione. Circuiti per la vendetta tribale. Sistemi per amplificare l’aggressività quando lo status è minacciato. Scorciatoie che giudicano prima di pensare. Una confusione tra simbolo e realtà che può trasformare le parole in armi. E un sistema di ricompensa che vi condanna a cercare sempre “ancora”.Non siamo i padroni assoluti del nostro cervello. Ma non siamo nemmeno i suoi schiavi impotenti. Siamo qualcosa di più sottile: testimoni consapevoli di una macchina antica che può essere osservata, compresa, e con pazienza infinita , lentamente riprogrammata.
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32. COME SI “GENERA” FIDUCIA NEL CERVELLO
In questo episodio dobbiamo fare un viaggio. Un viaggio all’interno del vostro cervello. In una regione piccola, nascosta, ma potentissima: **l’insula**.Immaginate l’insula come un traduttore universale. È una zona della corteccia cerebrale – grande quanto una nocciola – che si trova in profondità, sotto il lobo temporale. E ha un compito straordinario: traduce le esperienze fisiche in esperienze emotive…. Buon ascolto
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31. LE PAROLE CHE TRASFORMANO LA REALTÀ
Qual è la differenza tra dire “il confine è aperto” quando lo osservi… e dire “il confine è aperto” quando, pronunciandolo, lo rendi tale? E cosa succede nel tuo cervello quando le tue parole non descrivono più il mondo, ma lo trasformano?
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30. FORMAZIONE & APPRENDIMENTO: COME FUNZIONA DAVVERO
Immaginate per un momento di essere in una sala conferenze. È lunedì mattina. Il caffè è ancora caldo nella tazza. Di fronte a voi, uno schermo con centinaia di slide. Il formatore inizia a parlare, e dopo appena dieci minuti… sentite le palpebre farsi pesanti. La mente inizia a vagare. Pensate alla lista della spesa, a quella email che dovete mandare, al traffico del ritorno.Questa scena vi suona familiare?Ora, spostiamoci in un’altra situazione. Siete seduti con un amico in un bar, e lui inizia a raccontarvi di come ha risolto un problema incredibile al lavoro. Vi sporge in avanti. Siete completamente catturati. Ogni parola entra come un raggio di luce. E quando tornate a casa, quella storia… quella storia resta con voi.Che cosa fa la differenza tra queste due esperienze?
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29. NEURO SCIENZA & STOICISMO: QUANDO PASSATO E FUTURO CONVIVONO
Pensate all'ultima volta che vi siete arrabbiati nel traffico. Il semaforo che diventa rosso proprio quando state per passare. L'automobilista che vi taglia la strada. Il navigatore che vi fa fare un percorso più lungo.Ora, immaginate Marco Aurelio, l'imperatore-filosofo, seduto accanto a voi. Con la sua calma proverbiale, vi direbbe: "Stai soffrendo per cose che non controlli. È come arrabbiarsi con la pioggia perché bagna."Questa è la prima, fondamentale lezione stoica: la dicotomia del controllo. Epitteto, che da schiavo divenne uno dei più grandi maestri di filosofia, la esprimeva così: "Alcune cose dipendono da noi, altre no." Semplice? Apparentemente sì. Rivoluzionario? Assolutamente.Le neuroscienze moderne ci mostrano perché questo principio è così potente. Quando ci concentriamo su ciò che non possiamo controllare, attiviamo l'amigdala, il nostro centro della paura e dell'ansia. È come se il nostro cervello primitivo gridasse: "Pericolo! Pericolo!" Ma non possiamo combattere il traffico con una clava.Al contrario, quando spostiamo l'attenzione su ciò che possiamo controllare - la nostra reazione, il nostro atteggiamento, le nostre azioni - attiviamo la corteccia prefrontale, la sede del pensiero razionale e della regolazione emotiva. È come passare dal pilota automatico al controllo manuale.
Un sottile ronzio riempie la stanza mentre il professor X collega gli elettrodi alla fronte del volontario: "Quello che stai per sperimentare cambierà per sempre la tua percezione della realtà," sussurra. "Alcuni chiamano questa tecnologia pericolosa, altri rivoluzionaria. Io la chiamo... inevitabile."
Il mondo che conosci è solo la superficie di una verità molto più profonda. La coscienza umana è l'ultimo territorio inesplorato, e noi stiamo per attraversarne i confini.
MindFood: perché alcune storie non si limitano a intrattenerti... ti trasformano.
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