Siamo arrivati ad oggi. Sono passati quasi trent’anni dalla vittoria dei Cadetti; ancora di più, dallo scellerato play off con la Benetton. Ma Viola continua, anche se non è più "la Viola dei miracoli". Già, ma cos'è rimasto di quella Viola, a Reggio Calabria? E com'è diventata la città, in questo lungo periodo? In questa puntata Giovanni Mafrici, giornalista e storico commentatore della Viola, ci accompagna attraverso le strade della città per cercare di rispondere a queste domande. Sicuramente, una cosa è certa: la squadra di Reggio Calabria ha lasciato un segno indelebile anche in noi.
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7. Campioni!
Negli anni ’90, la Viola Reggio Calabria vive un mix di successi sportivi e gravi crisi economiche. I giovani Davide Polimeni e Antonio Foti, guidati da Gaetano Gebbia, portano il club a vincere lo scudetto giovanile nel 1994/95. Tuttavia, la sconfitta nei playoff del 1994 e la perdita della sponsorizzazione Panasonic segnano l’inizio di un declino finanziario. Il club è costretto a cedere i suoi migliori elementi e cambia allenatore, passando da Recalcati a Zorzi. Nonostante una difficile salvezza nel 1995/96, la competitività della squadra cala drasticamente. Un tentativo di salvataggio tramite la vendita del centro sportivo Modena viene bloccato da un’inchiesta della DIA, che porta a perquisizioni e accuse infondate di reati gravi. L’indagine interrompe il possibile rilancio del club e segna di fatto la fine della sua parabola sportiva.
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6. Davide contro Golia
Il 29 maggio 1990 la Viola Reggio Calabria compie un’impresa storica battendo la Philips Milano 90-87 nei play-off. Questo successo segna l’inizio di una nuova era, guidata dal coach Carlo Recalcati, convinto dal giudice Viola a lasciare Cantù per Reggio. Con un gioco libero e intelligente, e grazie all’arrivo di Dean Garrett (in seguito anche Sasha Volkov), la squadra vive un periodo d’oro. Tuttavia, nel 1993 gli infortuni di Volkov e Garrett causano un calo di rendimento. Il 18 aprile, una dolorosa sconfitta contro Treviso chiude una stagione difficile. La storia della Viola in questi anni riflette la forza e la rinascita della città di Reggio Calabria.
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5. Cambio della guardia
Nel 1988 si chiude un’epoca per la Viola Reggio Calabria con l’addio di Massimo Bianchi, seguito da quelli di Campanaro e Hughes, simboli del passato glorioso. Dopo il ritiro del presidente Giuseppe Viola nel 1987, la squadra affronta una fase di transizione sotto la guida di Tonino Zorzi e del nuovo presidente Gianni Scambia. In cerca di nuovi sponsor e stabilità, la Viola avvia progetti strutturali come il Palacalafiore e il Centro Sportivo Viola. Gaetano Gebbia, figura chiave del settore giovanile, ricorda con nostalgia il "Pianeta Viola", un tempo vivaio di talenti, oggi abbandonato.
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4. Una città in guerra
Il 13 ottobre 1985 segna l’esordio della Viola Reggio Calabria in Serie A1, ma coincide con l'inizio di una sanguinosa guerra di 'Ndrangheta che sconvolge la città. In questo clima di violenza e crisi sociale, la Viola diventa simbolo di speranza e resistenza per Reggio. Nonostante le difficoltà, la squadra evita la retrocessione. Nell’estate 1986, per mantenere vivo l'entusiasmo, arriva Joe Bryant, insieme al figlio Kobe. Tuttavia, la stagione successiva in A2 è difficile: cambio in panchina, calo della vecchia guardia e la tragica morte del giovane Massimo Mazzetto segnano un periodo complicato. La città, unita nel dolore, rafforza il suo legame con la squadra, mentre Sandro Santoro ne raccoglie l’eredità.
Fra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, nella massima divisione del campionato italiano di basket, milita una squadra di Reggio Calabria nata da pochi anni e già in grado di competere con le storiche e più blasonate piazze del Nord. Si chiama Cestistica Piero Viola, ma in città tutti la chiamano La Viola. Per la Reggio Calabria di quel periodo, intrappolata in una spirale di criminalità e violenza dalla quale fatica a uscire, la Viola è molto più di una squadra di basket. È un esperimento sportivo e sociale, la promessa di un riscatto collettivo in grado di tenere unita la città in uno dei periodi più bui della sua storia. “Se la Viola ce l’ha fatta, allora ce la può fare anche Reggio…”. Questo podcast racconta la storia della Cestistica Piero Viola - dalla sua fondazione fino al periodo “d’oro” degli anni Novanta - attraverso le voci di ex-giocatori, allenatori e dirigenti, uomini liberi che hanno reso possibile quel miracolo sportivo e sociale, e di chi, come semplice tifoso e reggino, ha vissuto in prima persona quegli anni incredibili.CREDITI:“Gli anni Viola” è un podcast prodotto da MDE Audio Strategy e da Francesco e Nicole Scambia per Radio 24, con il supporto dell’Associazione Viola Inside. E’ scritto da Lorenzo Faggi e Anna Giunchi.Musiche, montaggio e sound design Simone Lombardi.Produzione Margherita Zanvit.Voce Lorenzo Faggi.In redazione gli stagisti del corso di Nuove tecnologie dell’arte dell’Accademia Santa Giulia di Brescia.