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PodcastTempo liberoGameromancer, il podcast videoludicamente scorretto

Gameromancer, il podcast videoludicamente scorretto

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Gameromancer, il podcast videoludicamente scorretto
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5 risultati 410
  • Ep. 228: Dead Spiaze – come EA ha fottuto la sua lineup
    Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Dopo The Veilguard volevi il woke fuori dai giochini e adesso EA si è venduta agli arabi. E al genero di Donald Trump, che ad occhio e croce non mi sembra una delle 10 personalità più inclusive d’America. Gran ficata, vedrai che adesso Dragon Age torna ad essere una cosa per very giocatory lasciando perdere tutte quelle porcate che ci hanno voluto infilare di forza nel gozzo. Solo che ne sei sicuro? Perché l’idea della nuova proprietà è di recuperare quei 20 miliardi di debito che hanno accumulato lasciando a casa un sacco di gente e facendo fare tutto il possibile all’Intelligenza Artificiale. I risultati sono disastrosi già adesso, perché le IA (quantomeno per ora) non possono sostituire un programmatore, un grafico, un designer: producono roba che si vede già ad occhio essere evidentemente sbagliata e finiscono per abbassare la qualità di quello che poi pretendi di vendere ad 80€ su PSN. E sarà anche peggio, perché questa idea di avere degli asset stock da riciclare tra le varie produzioni era già venuta ad Ubisoft nella sua parentesi che va dal 2017 al 2020, quella dove il drone di Ghost Recon Wildlands era identico all’aquila che usavi su Assassin’s Creed per spottare i nemici negli avamposti. Ti ricordi com'è finita? Ad un certo punto ti sei rotto il cazzo di comprare e giocare sempre lo stesso gioco e adesso Ubisoft ha dovuto chiedere i soldi a Tencent per continuare a fare Assassin’s Creed, Rainbow Six e Far Cry. Che poi com’è che Far Cry faccia ancora i soldi visto che dal 3 in poi so tutti uguali è un mistero, ma è un altro discorso. L’acquisizione di EA è uno di quei casi in cui devi stare attento a quello che desideri, perché potrebbe avverarsi. E forse tra qualche anno dovremmo rimpiangere quel periodo storico in cui il peggio che faceva EA erano le microtransazioni.
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    1:06:16
  • Nessuno ha capito un cazzo di Hellblade 2 (rece?)
    Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Non sapevo di aver bisogno di Hellblade 2. O almeno, non credevo di averne bisogno. A dirla tutta mi sembrava pure superfluo un secondo capitolo, che la storia di Senua poteva tranquillamente finire col primo e che un altro viaggio avrebbe rischiato di rovinare un capolavoro. Perché sono un coglione. Ma in fondo, lo siamo […]
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    1:07:21
  • Ep. 227: Corri Salta Spada – un’altra puntata sui giochini droga
    Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Questa settimana ho giocato 19,5 ore a Tower Wizard. È facile farcene un bordello perché è un idle game, uno di quei giochini che va avanti per i cazzi suoi e ti richiede ogni tanto di cliccare qualcosa per velocizzare i processi o allocare risorse. E quindi è finita che Tower Wizard girava in background sul PC mentre lavoravo e di tanto in tanto alzavo la finestra per vedere come stavano andando le cose alla Torre, quanto era cresciuto il mio Drago e quanto oro i miei alchimisti avevano forgiato (in modo da poterlo tramutare in altre pietre che combinate sarebbero diventate altri artefatti e avrebbero velocizzato il crafting di altre risorse, tra cui l’oro stesso). Ad un certo punto però quella cazzo di finestra non è tornata più in background. Ormai Tower Wizard mi tirava fuori risorse così velocemente che potevo arrivare dall’inizio alla fine di una partita in una ventina di minuti. Diventava quasi una questione di speedrun, di provare più approcci per capire se fosse più efficiente estrarre prima il più velocemente la magia o fosse meglio dedicarsi alla conoscenza, se era meglio addestrare Saggi per l’accademia o addestratori per il drago. E quindi ho continuato a giocare a Tower Wizard finché non ho capito quale fosse la routine migliore, perfezionandomi run dopo run in modo da accumulare punti più velocemente per sbloccare bonus per la partita successiva. Questa settimana ho giocato 19,5 ore a Tower Wizard. La cosa più stronza è che mi è costato 3€. A che serve la droga, quando esistono i videogiochi?
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    1:00:31
  • DLC #88: La Battle (t)Royale di Leggende Pokémon ZA
    Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon È uscito il giochino dei Pokémon e come in quel meme col Joker di Heath Ledger tutti perdono la testa. SpaccioGames gli ha mollato 0.3 punti in più rispetto a Clair Obscur, solo che il punto della questione dovrebbe essere piuttosto che Nintendo il budget che ha avuto Clair Obscur non l’ha voluto mettere a disposizione di Game Freak. Poi sono convinto che tanto Game Freak non lo avrebbe comunque saputo usare, ma questo pensiero è critica, il fatto che Leggende ZA sia costato 12 milioni è una notizia e c’è una certa differenza. Ma al di là dei voti e dei confronti a generazione procedurale tutti perdono la testa perché è chiaro e sotto gli occhi di tutti che siam davanti ad un gioco che tecnicamente non è accettabile, con delle soluzioni ridicole tipo usare delle texture 2D per fare i balconi e le porte di buona parte degli edifici “non di trama”, però lì si tira una linea, laddove invece bisognerebbe andare a vedere com’è Leggende ZA sotto questi problemi. Diversa gente ha deciso di piratare Leggende ZA perché “non vale 70€”. A queste persone non posso dar torto. Ma posso incazzarmi se dopo essersi prese lo sbattimento di scaricare una ROM e schiaffarla su un emulatore poi si fermano alla cazzo di grafica.
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    1:15:24
  • Ep. 226: ti sei accortə che i Soulslike stanno cambiando?
    Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Li abbiamo chiamati “soulslike” perché si parlava di sviluppatori che provavano a fare il cosplay di Miyazaki senza riuscirci. Senza gli stessi processi mentali, senza lo stesso fascino, limitandosi solo all’estetica dark e a quella vibe da pali nel culo che sì, era parte dell’opera e del messaggio, ma poi abbiamo scoperto non essere il posto dove risiedevano i 21 grammi di anima dei Souls. Ad un certo punto è Miyazaki stesso a scendere a compromessi con Miyazaki. Esce Sekiro, e viene fuori che si può fare qualcosa che sembri un soulslike pur non essendo copiato paro paro da quel modello lì. E allora altri iniziano a fare la stessa cosa. Escono cose tipo Tunic, dove a far da padrone tra le varie “componenti Soulslike” è il linguaggio che parla il gioco, che qui diventa una lingua vera ed esplicita che puoi decifrare una pagina del libretto alla volta. Esce Black Myth: Wukong, e viene fuori che basta spostarsi qualche miglio più a Occidente rimanendo però dove di solito il sole va a tramontare per tirare fuori qualcosa di simile, ma fondamentalmente diverso. E destinato probabilmente a fare scuola, visto quanto rumore ha fatto. Escono gli Hell is Us anche se non se ne accorge apparentemente nessuno, ma ormai non si torna più indietro e non puoi aspettarti di rifare i soulslike come si facevano prima e vedere la gente in festa. Se non ci credi chiedere a Bluepoint e al remake di Demon’s Souls.
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    1:01:51

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