Come per Maria Maddalena, quando siamo in lutto, noi restiamo spesso così attaccati a quel poco che è ricordo del nostro caro, da non riuscire a sentire l’annuncio di resurrezione che è primizia per ognuno di noi e per i nostri cari.Tutto sembra così lontano, incerto. Eppure Cristo è veramente risorto, e noi abbiamo ascoltato i testimoni di questo avvenimento e ne leggiamo anche adesso i loro racconti. E possiamo annunciare tutto ciò. La Pasqua di resurrezione è la luce della nostra vita e del nostro impegno nel mondo. E nei momenti difficili, tendete l’orecchio e ascoltate da lontano, giunge ancora il grido di Pasqua: il Signore è resuscitato, Egli è veramente risorto! Alleluja
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19:01
Basta rivolgersi a Cristo - Giovanni 3:14-21
Noi riponiamo la nostra fiducia non in un gesto scaramantico, non in un oggetto magico, con poteri speciali, ma in Gesù Cristo sulla croce, che muore per salvare il mondo e quindi tutti noi. È un riconoscere tutta la nostra imperfezione, non è affatto un pretendere di essere giusti...
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14:41
Con piena fiducia - Ebrei 4:14-16
Si può avere piena fiducia per avvicinarsi o riavvicinarsi a Dio in Gesù Cristo, perché Gesù Cristo ci fa grazia, e quando siamo nella difficoltà o nel peccato Gesù Cristo ci soccorre.In effetti, in generale si ha paura del sacro, e quindi la funzione del sacerdote in varie culture è quella di costituire come una specie di distanza di sicurezza. Con Gesù Cristo, invece, si può andare dal Signore con piena fiducia, senza alcuna paura.Anzi, Egli ci viene in soccorso al momento opportuno, che non è solo quello della nostra morte, con la paura di essere giudicati e dove invece saremo accolti nel Regno di Dio. Ma il soccorso di Dio e la sua misericordia intervengono spesso, anche per situazioni meno estreme. Anche quando il risultato dei nostri errori ci sta condannando ad allontanarci dal trono della grazia, da una vita autentica e finire alienati, dove non saremo più noi stessi.Dare piena fiducia a Gesù nei vari momenti della vita. Questa è la possibilità che abbiamo per vivere senza paura. Ed è per questo che l’autore ci invita a stare fermi nella fede. Questa non è una indicazione morale o una reprimenda, quanto un consiglio ed una possibilità per ognuno.
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15:57
La santità come tentazione
L'Ecclesiaste ci vuole far riconoscere i nostri limiti dinnanzi a Dio. Ciò porta ad una certa serenità perché ci riporta in una giusta dimensione non solo verso il Signore, ma anche verso gli altri esseri umani. Ma anche nega la stessa ricerca di una giustizia da parte nostra che sia assoluta. L’idea della santità è una tentazione. La ricerca della santità, intesa come una propria perfezione assoluta umana, è un peccato di superbia. Cioè, la ricerca di Dio e della salvezza in Gesù Cristo è buona, ma non quella di una nostra pretesa perfezione. La ricerca della perfezione ci fa fondare su noi stessi e non sul Signore (o sul timore di Dio come si esprime l’Ecclesiaste).Anche la sfida del giusto che soffre, mentre l’empio se ne fa beffe, si relativizza perché riporta tutto nelle mani del Signore e non nei nostri ragionamenti. Certo in alcune situazioni non è per niente facile accettarlo, ma nella prospettiva della vita eterna donata da Dio e della sua Signoria ecco che la nostra angoscia si placa almeno un poco.
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20:54
Perché siete così paurosi?
Questo racconto è così affascinante perché a volte, lo sappiamo, la vita può essere proprio così. Viviamo normalmente, ma in un momento ecco il caos, la tempesta, le cose che non vanno, dubitiamo ci sia un domani.E anche se non viviamo momenti del genere li temiamo, sappiamo che possano accadere.In quelle situazioni molti credenti chiedono a Dio: "non ti importa di me, di noi, dell’umanità sofferente?" "È forse occupato il nostro Dio?" "Non è come se dormisse?"In questo episodio ci viene detto, invece, chiaramente che il Signore si preoccupa e si prende cura di noi. Noi siamo importanti, ognuno di noi, ogni creatura, è importante agli occhi di Dio, ed Egli si prende cura di noi sempre. E ciò dobbiamo dirlo e ripeterlo ad ogni persona che incontriamo.