Crescere fuori dai margini, sentendosi costantemente "in bilico", può essere faticoso. Jonathan Bazzi è cresciuto in periferia, lontano dall’immaginario della città e per anni ha cercato un posto dove sentirsi davvero se stesso. Insieme a Huda, si confronta sul significato di appartenere (o non appartenere), sulle etichette che ci vengono cucite addosso e sulla difficoltà di riconoscersi in un solo ruolo, in un dialogo autentico che racconta quanto possa essere potente scegliere di raccontarsi, anche nelle proprie contraddizioni.
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33:39
Ep.9 - Sarò sempre solo il mio cognome?
Come nel suo primo podcast Huda, nessuna e centomila, Huda si chiede ancora se può davvero essere indipendente o rimanere per sempre legata alle sue origini.
Un confronto intergenerazionale con Alessandro Benetton che la porta a chiedersi cosa significhi costruirsi la propria identità, scrivendola giorno dopo giorno.
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26:28
Ep.8 - Sono sulla strada giusta?
Siamo abituati a pensare che nella vita sia necessario seguire una strada precisa, senza sbandamenti, perché ogni cambio di percorso è una perdita di tempo.
Il risultato è che chi finisce le superiori sente un enorme peso sulle proprie spalle: qual è la strada giusta per il futuro? Davvero ne esiste una sola?
Davide è un ragazzo che ha cambiato più volte direzione, riuscendo a superare l’iniziale paura di perdersi. Insieme a Huda si confrontano sulle aspettative e le pressioni che si subiscono dall’esterno (e anche dall’interno).
Questa puntata di Huda parla veloce è realizzata in collaborazione con iliad all’interno di iliadship, il progetto di iliad dedicato agli studenti universitari, per sostenere lo sviluppo delle competenze nelle giovani generazioni: https://corporate.iliad.it/iliadship
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26:24
Ep.7 - Devo fare a pugni per trovarmi?
Sul ring ha trovato la sua strada, ma cosa significa essere una donna in uno sport dominato dagli uomini? Irma Testa racconta il sacrificio, le rinunce e la forza necessaria per emergere nel pugilato. Dall’infanzia segnata dalla passione per la boxe fino alla medaglia olimpica e al coraggio di essere sé stessa, una storia di resilienza e identità che va ben oltre lo sport. Un confronto con Huda che svela più di un punto in comune.
Questa puntata di Huda parla veloce è realizzata in collaborazione con inTherapy: https://welcome.intherapy.it/huda
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32:50
Ep.6 - Cosa significa avere una voce?
Sin da bambina, Laila ha sempre combattuto per ciò che riteneva giusto. Esporsi, per lei, non è mai stata un'opzione, ma una necessità. Laila condivide con Huda il suo percorso tra musica e attivismo, parlando di seconde generazioni, censura, e del prezzo dell’opinione pubblica. Qual è il confine tra coraggio e rischio? E cosa significa davvero avere una voce in un mondo che spesso cerca di spegnerla?
Questa puntata di Huda parla veloce è realizzata in collaborazione con inTherapy: https://welcome.intherapy.it/huda
Huda parla veloce è il primo video podcast di Chora: un viaggio nel cuore pulsante della generazione più connessa di sempre, per immergersi nelle speranze, nei desideri e nelle paure di chi vive quotidianamente nell'era digitale, esplorando come il mondo di oggi influisca sulle relazioni, sulle ambizioni e sulla percezione di sé.
Huda parla veloce è una serie di Huda prodotta da Chora Media
Scritta da Huda Lahoual
La cura editoriale è di Sabrina Tinelli e Marco Villa
In redazione Valeria Luzi
La regia è di Alessandro Capuzzi
Post produzione e montaggio di Alessandro Capuzzi e Enzo Taboada
L’art director è Giulia Mangano
La motion designer è Giovanna Boscia
La supervisione del suono e della musica di Luca Micheli
Il coordinamento della post produzione è di Matteo Scelsa
La post produzione audio è del team sound di Chora Media
La senior producer è Ottavia Pertici
Le musiche sono su licenza Machiavelli Music E/O Universal Music Publishing Ricordi srl