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Gol di Mano

Simone Nicoletti
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  • Chivu è un allenatore?
    Per dimenticare il Triplete sfumato, per dimenticare la fuga di Simone Inzaghi che pochi mesi fa indicava con le tre dita gli obiettivi della sua squadra, l’Inter si affida a un uomo che il Triplete non lo ha sbandierato a parole o con i gesti, ma lo ha realizzato davvero, da calciatore.Dopo i 20 milioni chiesti provocatoriamente dal Como per liberare Fabregas, la scelta è caduta su Cristian Chivu, 14 anni a Milano, prima da giocatore vincente, elegante e intelligente, da pragmatico tecnico delle giovanili poi. Fino al Parma, salvato con realismo e concretezza, le stesse doti che Marotta gli chiede per porre le basi per un nuovo ciclo e per farsi accettare da uno spogliatoio ancora devastato dalla finale di Monaco.Ma Chivu è un allenatore? Ed è un allenatore da Inter?
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    7:50
  • Finale da Inzaghi
    Simone Inzaghi in 48 ore passa dall’essere allenatore dell’Inter ad essere il tecnico dell’Al Hilal, alla vigilia del ritiro con la sua nuova squadra per preparare il Mondiale per Club, dove avrebbe dovuto andarci con i nerazzurri e dove potrebbe incontrare la stessa Inter da avversario. Un corto circuito non esattamente edificante, professionale e rispettoso del club e dei suoi tifosi, ancora scombussolati dal modo in cui si è persa la finale.In attesa del suo successore, è ora di fare un bilancio del suo quadriennio, con maggiore onestà intellettuale di quella dei giornalisti di Corriere e Gazzetta che nelle edizioni odierne lo hanno incolpato di aver destabilizzato l’ambiente,nella settimana della finale, con le sue parole di incertezza sulla permanenza e ricordato tutto i trofei che non ha vinto.
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    8:18
  • Psg-Inter 5-0: la resa finale
    Per vincere una finale devi giocarla. L’Inter l’ha raggiunta meritatamente, interpretando il neonato girone unico nel migliore dei modi  fino alle due grandi imprese ammantate di aura ed epica contro Bayern Monaco e soprattutto Barcellona, ma non l’ha giocata. Non era l’Inter che abbiamo conosciuto in questi anni la squadra che è scesa in campo contro il Psg. Non era neppure una squadra. Quellache doveva essere la sublimazione di un percorso iniziato 4 anni fa, passato attraverso la precedente finale di Istanbul che era stata considerata da tutti come lo spartiacque verso una rinnovata consapevolezza dei propri mezzi, si ètrasformata in un disastro sportivo senza precedenti nel risultato finale e nel gap tattico, tecnico e di personalità esibito dalle due finaliste. Un approccio psicologico così fragile si spiega solamente con la tensione, l’ansia della responsabilità di dover conquistare quell’obiettivo senza aver più la possibilità in futuro di raggiungerlo
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    8:29
  • Il futuro di Inzaghi
    Simone Inzaghi farà come Mourinho con il Real e dopo la finale di Champions League volerà davvero a Riad per firmare per l'Al Hilal? Oppure entrerà nel mirino di alcune big della Premier League? Il suo sogno è un altro: diventare per l'Inter ciò che Simeone è per l'Atletico Madrid. Indipendentemente dal fatto che a Monaco l'Inter vinca o perda la Champions. D'altronde anche il Cholo è sopravvissuto a due finali europee perse. Ma lui e Marotta dovranno trovare un nuovo percorso per restare insieme.
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    8:32
  • Inter-Lazio 2-2: lo scudetto nel culo
    Ieri sera a San Siro è andato in scena l'ennesimo capitolo del libro su come si perde uno scudetto essendo la squadra nettamente più forte e senza avversari credibili. E’ stato sicuramente quello più eclatante perché siamo a 90 minuti dalla fine della stagione e per come è maturato, ma il fatto che  sia stato uno dei tanti nel cammino schizofrenico dei campioni d’Italia certifica solo lo scarso interesse dei titolari, dei leader di questo gruppo verso il campionato e le altre coppette nazionali. L'inter sacrifica lo scudetto in nome di un sogno più grande a cui fin dall'inizio hanno creduto solo i giocatori, sogno che quasi sicuramente nessuno di loro potrà più realizzare in carriera. Comportamento forse poco giustificabile o accettabile dal tifoso medio, ma comprensibile sicuramente sì.
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    7:45

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Su Gol di Mano

Uno dei gol più famosi della storia del calcio oggi sarebbe stato annullato con il VAR, impendendogli di entrare nel mito. Ma il colpo di mano di Maradona contro l'Inghilterra nel Mondiale 1986 rappresenta il coraggio, il genio, l'istinto, la sfrontatezza, la necessità di sfidare lo status quo ed il politically correct al limite della provocazione e della legalità. Gol di Mano vuole parlare di calcio allo stesso modo. Scritto da Simone Nicoletti e realizzato con AI
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