

Puntata del 5 Dicembre 2025
05/12/2025 | 42 min
Altro che film della settimana: stavolta si parte col botto con la notizia-monstre dell’anno – Netflix ha comprato Warner Bros. No, non tutta, ma gli Studios e HBO Max sì. E mentre tutti si strappano le vesti gridando all’apocalisse dell’audiovisivo, noi proviamo a capire cosa succede davvero: piattaforme che diventano major, fusioni da 82 miliardi, avvocati che dovranno convincere l’antitrust che “no ma rimaniamo separati, giuro”. Nel frattempo si teme la fine del cinema in sala, e la trasformazione di *Superman*, *Batman* e compagnia in contenuti seriali da piattaforma. C’è anche chi sogna un futuro con Nolan e Tarantino su Netflix, ma per ora l’unica certezza è *The Electric State*: costosissimo e brutto. E in chiusura, giusto per non farci mancare il delirio, scopriamo che Warner ha venduto le voci dei suoi artisti per farle cantare all’AI: presto David Bowie potrebbe intonare un jingle su come uccidere Gabriele Niola. E magari vincerci un Grammy.

Puntata del 28 Novembre 2025
28/11/2025 | 34 min
Torna il sogno impossibile di “Legge e Ordine: Roma”, un procedural patriottico con 23 puntate già scritte a tavolino, Matilda De Angelis, Tom Cruise a menare e Monica Bellucci che si doppia da sola. Poi arriva “Dottor Casa”, versione romana e scalcagnata di House, con Giallini zoppo e Mastandrea oncologo. Ma è solo brainstorming. I film veri iniziano dopo, con l’entusiasmo sparato per *Zootropolis 2*, sequel che allarga la città degli animali antropomorfi, inserisce pure stereotipi LGBTQ+ e si diverte a prendere in giro la burocrazia con i bradipi. È brillante, divertente, e con un serpente CGI che fa la storia della Disney. In mezzo c'è anche *Die My Love*, drammone francese intenso e disturbante con Marina Foïs: una maternità fuori controllo, dolcezza e squilibrio che si mescolano senza pietà. Veloce citazione per *After Yang* e il documentario su Magnotta, entrambi non visti ma teoricamente nei radar. Puntata bipolare tra il delirio produttivo e due film serissimi. Ma almeno si ride.

Puntata del 21 Novembre 2025
21/11/2025 | 34 min
Le serie trash italiane fanno sistema e trovano la loro dea madre: *The Lady*. Si parte da qui, con teoria annessa e genealogia che passa per *Hotel Costiera* (inguardabile anche a piccole dosi) e *Prossimi congiunti* (effetti speciali di carta stagnola e mutandoni). Poi si cambia tono con *Wicked 2*, che sorprende per densità politica: rivoluzione vs riformismo nel mondo di Oz, con una strega verde e incazzata che anticipa *Frozen* e influenza perfino *Il cavaliere oscuro*. Infine, un The Rock inedito in *The Smashing Machine* e un Bellocchio in forma per *Porto Bello*. Ma *The Lady* resta.

Puntata del 14 Novembre 2025
14/11/2025 | 44 min
Puntata fitta come un Predator incattivito: si parte da Predator: Badlands e da lì si apre l’intera enciclopedia della saga, tra Prey, gli esperimenti animati di Predator Killer Day Killer e le derive improbabili del franchise. Si passa poi al mappazzone cinese Ne Zha, due ore e quaranta di mitologia folle e propaganda soft, prima di approdare allo scult di giornata: Anemone, con Daniel Day-Lewis che rientra dalla pensione per pentirsene subito. E sì, stavolta l’alieno non è il peggio.

Puntata del 7 Novembre 2025
07/11/2025 | 26 min
Si parte col remake di Toxic Avenger, che da ciclostilato punk diventa patinatura hollywoodiana: Dinklage e Bacon non bastano a salvare una roba che prende in giro proprio ciò che ormai è diventata. Poi arriva 5 secondi di Virzì, film medio ma sempre meglio della media altrui: Mastandrea eremita che ritrova la vita grazie a un gruppo di occupanti rumorosi. Su Netflix La ballata di un piccolo giocatore parte come noirone da Macao e finisce per perdersi nei vicoli del caso, mentre il prequel Welcome to Derry riesce nell’impresa di peggiorare Pennywise. Si discute anche di quell’horror romantico dei due fidanzati-magneti che si incastrano come siamesi e diventano un uomo a due teste: splatterone ma con un’idea di fondo più furba del previsto. E infine Io sono Rosa Ricci, prequel di Mare Fuori: estetica Gomorra, regia solida, ma sceneggiatura che sbraga in “sceneggiata napoletana” tra rapimenti, amori col carceriere e battute da TikTok.



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