Le serie trash italiane fanno sistema e trovano la loro dea madre: *The Lady*. Si parte da qui, con teoria annessa e genealogia che passa per *Hotel Costiera* (inguardabile anche a piccole dosi) e *Prossimi congiunti* (effetti speciali di carta stagnola e mutandoni). Poi si cambia tono con *Wicked 2*, che sorprende per densità politica: rivoluzione vs riformismo nel mondo di Oz, con una strega verde e incazzata che anticipa *Frozen* e influenza perfino *Il cavaliere oscuro*. Infine, un The Rock inedito in *The Smashing Machine* e un Bellocchio in forma per *Porto Bello*. Ma *The Lady* resta.
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34:25
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Puntata del 14 Novembre 2025
Puntata fitta come un Predator incattivito: si parte da Predator: Badlands e da lì si apre l’intera enciclopedia della saga, tra Prey, gli esperimenti animati di Predator Killer Day Killer e le derive improbabili del franchise. Si passa poi al mappazzone cinese Ne Zha, due ore e quaranta di mitologia folle e propaganda soft, prima di approdare allo scult di giornata: Anemone, con Daniel Day-Lewis che rientra dalla pensione per pentirsene subito. E sì, stavolta l’alieno non è il peggio.
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Puntata del 7 Novembre 2025
Si parte col remake di Toxic Avenger, che da ciclostilato punk diventa patinatura hollywoodiana: Dinklage e Bacon non bastano a salvare una roba che prende in giro proprio ciò che ormai è diventata. Poi arriva 5 secondi di Virzì, film medio ma sempre meglio della media altrui: Mastandrea eremita che ritrova la vita grazie a un gruppo di occupanti rumorosi. Su Netflix La ballata di un piccolo giocatore parte come noirone da Macao e finisce per perdersi nei vicoli del caso, mentre il prequel Welcome to Derry riesce nell’impresa di peggiorare Pennywise. Si discute anche di quell’horror romantico dei due fidanzati-magneti che si incastrano come siamesi e diventano un uomo a due teste: splatterone ma con un’idea di fondo più furba del previsto. E infine Io sono Rosa Ricci, prequel di Mare Fuori: estetica Gomorra, regia solida, ma sceneggiatura che sbraga in “sceneggiata napoletana” tra rapimenti, amori col carceriere e battute da TikTok.
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Puntata del 31 Ottobre 2025
Si parte col remake di Toxic Avenger, che da ciclostilato punk diventa patinatura hollywoodiana: Dinklage e Bacon non bastano a salvare una roba che prende in giro proprio ciò che ormai è diventata. Poi arriva 5 secondi di Virzì, film medio ma sempre meglio della media altrui: Mastandrea eremita che ritrova la vita grazie a un gruppo di occupanti rumorosi. Su Netflix La ballata di un piccolo giocatore parte come noirone da Macao e finisce per perdersi nei vicoli del caso, mentre il prequel Welcome to Derry riesce nell’impresa di peggiorare Pennywise. Si discute anche di quell’horror romantico dei due fidanzati-magneti che si incastrano come siamesi e diventano un uomo a due teste: splatterone ma con un’idea di fondo più furba del previsto. E infine Io sono Rosa Ricci, prequel di Mare Fuori: estetica Gomorra, regia solida, ma sceneggiatura che sbraga in “sceneggiata napoletana” tra rapimenti, amori col carceriere e battute da TikTok.
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41:08
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Puntata del 24 Ottobre 2025
Dal Festival del Cinema di Roma, che feeling non ne ha manco per sbaglio, tra chi va alle proiezioni e poi torna a casa a cambiare il pannolino, parte una puntata condita di lamentele, doppiaggi mancanti e serie mediche coreane tutte uguali. Da The 19 Medical Chart a 25 and 21, fino a Partner Track e Brilliant Minds (quella con Spock, sì lui), è tutta una pioggia di sottotitoli e tirocinanti che balbettano. Ma per fortuna c’è Il Mostro di Stefano Sollima, ricostruzione maniacale di atti processuali e dialoghi veri, che divide: realistico o recitato male? Per noi, gran serie. Settimana mica male: si parte col monumentale Jafar Panahi e il suo Un semplice incidente, film clandestino e potentissimo, presentato in anteprima con tanto di intervista pubblica (e applausi meritati). Poi arrivano le uscite: Bugonia di Yorgos Lanthimos rifà Save the Green Planet ma perde il confronto con la follia coreana, Frankenstein di Del Toro su Netflix è gotico e ben fatto ma pure molle e senz’anima, Springsteen – Liberami dal nulla cerca di fare il Dylan e invece fa il cofanetto (che però è una bomba). Gran finale con House of Dynamite di Kathryn Bigelow: un missile nucleare in arrivo, 20 minuti alla catastrofe e tre punti di vista per raccontarli. E settimana prossima tocca a Dracula, Io sono Rosa Ricci e altre quattro bombe. Letteralmente.