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Adorazioni eucaristiche di don Leonardo Maria Pompei

Don Leonardo Maria Pompei
Adorazioni eucaristiche di don Leonardo Maria Pompei
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5 risultati 284
  • Frenare la lingua
    Meditazione Ora Santa di giovedì 10 aprile 2025Dalla lettera di san Giacomo apostolo (1,16-27) Non andate fuori strada, fratelli miei carissimi; ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dal Cielo e discende dal Padre della luce, nel quale non c’è mutamento né ombra di variazione. Di sua volontà egli ci ha generati mediante la parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature. Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira. Perché l’ira dell’uomo non opera ciò che è giusto davanti a Dio. Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto uditori, ingannando voi stessi. Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: appena s’è osservato, se ne va, e subito dimentica com’era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un uditore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi sarà beato nel suo operare. Se uno poi crede di essere religioso, ma non tiene a freno la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. Religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo.
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    13:21
  • Il peccato produce la morte
    Meditazione Ora Santa di giovedì 3 aprile 2025Dalla lettera di san Giacomo apostolo (1,1-15) Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse nel mondo, salute. Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza poi rende l’opera perfetta sua in voi, perché siate perfetti e completi, senza mancare di nulla. Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare mossa e agitata dal vento; e non pensi di ricevere qualcosa dal Signore un uomo che ha l’animo doppio e incostante in tutte le sue azioni. Il fratello di umili condizioni si rallegri della sua elevazione e il ricco della sua umiliazione, perché passerà come fiore d’erba. Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l’erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco appassirà nelle sue imprese. Beato l’uomo che sopporta la tentazione, perché dopo averla superata riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano. Nessuno, quando è tentato, dica: "Sono tentato da Dio"; perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male. Ma ciascuno di noi è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo alletta; la concupiscenza, poi, una volta concepita dà alla luce il peccato; e il peccato, poi, una volta che è commesso, produce la morte.
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    14:25
  • Non lasciarsi sviare da dottrine eretiche
    Meditazione Ora Santa di giovedì 27 marzo 2025Dalla lettera agli Ebrei (capitolo 13. passim) Perseverate nell’amore fraterno. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio. La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò. Così possiamo dire con fiducia: Il Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare l’uomo? Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine, perché è bene che il cuore venga rinsaldato dalla grazia, non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne usarono.Non scordatevi della beneficenza e di far parte dei vostri beni agli altri, perché di tali sacrifici il Signore si compiace. Pregate per noi, poiché crediamo di avere una buona coscienza, desiderando di comportarci bene in tutto. Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
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    11:02
  • Dio castiga chi ama
    Meditazione all'ora santa di giovedì 20 marzo 2025Dalla lettera agli Ebrei (capitolo 12,1-13)Circondati dunque anche noi, come siamo, da sì gran nuvolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci intralcia, con costanza corriamo l'agone che ci è proposto, guardando al duce e perfezionatore della fede Gesù, il quale in luogo della gioia che gli era posta innanzi, sostenne il supplizio della croce disprezzandone l'ignominia, e si assise alla destra del trono di Dio. Ora considerate chi ha sopportato una tale opposizione contro la propria persona da parte dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo. Voi non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato, e vi siete scordati dell'esortazione che a voi, come a figliuoli, dice: «Figlio mio, non far poco caso della disciplina del Signore, e non ti scoraggiare quando sei da lui ripreso; poiché il Signore castiga chi ama e sferza ogni figlio che accoglie». È per la vostra correzione che voi soffrite; Dio vi tratta come figli; qual figlio c'è che il padre non corregga? Se invece non subite correzione, di cui tutti sono partecipi, siete bastardi, non figli legittimi. E poi, i nostri padri della carne noi li avevamo castigatori, e pur li rispettavamo; non dovremo tanto più sottoporci al padre degli spiriti, per aver la vita? Quelli ci castigavano secondo quel che pareva loro, per pochi giorni; Dio lo fa per nostro vantaggio, affinché partecipiamo alla santità di lui. Ogni castigo non sembra lì per lì esser di gioia, bensì di dolore; ma più tardi porta a chi è per via di esso esercitato, pacifico frutto di giustizia. Perciò «rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia sciolte», e «fate passi diritti con i vostri piedi», affinché lo zoppo non si svii ma anzi risani.
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    12:19
  • I campioni e gli eroi della fede
    Meditazione all'ora santa di giovedì 13 marzo 2025Dalla lettera agli Ebrei (capitolo 11,17-40) Per la fede Abramo messo alla prova offrì Isacco, l'unico suo figliuolo, egli che aveva ricevuto le promesse, e gli s'era detto che «per via di Isacco una discendenza sarebbe chiamata col suo nome», egli faceva conto che Dio può anche risuscitare da morte; ond'è che lo riebbe come in figura. Per la fede Isacco benedì Giacobbe ed Esaù, in cose avvenute. Per la fede Giacobbe morendo benedì ciascuno dei figli di Giuseppe, e «appoggiato al sommo del suo bastone s'inchinò». Per la fede Giuseppe morendo rammentò l'esodo dei figli d'Israele, e diede degli ordini relativamente alla sua salma. Per la fede Mosè appena nato rimase nascosto tre mesi per opera de' suoi genitori, perché videro che il bambino era bello e non si lasciarono spaventare dall'ordine del re. Per la fede Mosè, fatto grande, rifiutò di esser detto figlio di una figlia di Faraone, preferendo essere maltrattato insieme col popolo di Dio, che avere il godimento momentaneo della colpa, e stimando maggior ricchezza dei tesori egiziani l'obbrobrio di Cristo, poiché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. Per la fede lasciò l'Egitto, non temendo l'ira del re, perché come se vedesse l'invisibile, tenne duro. Per la fede celebrò la Pasqua e fece l'aspersione del sangue, perché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli di loro [gli Israeliti]. Per la fede passarono il Mar Rosso come su terra asciutta, della quale avendo fatto la prova, gli Egiziani furono ingoiati. Per la fede caddero le mura di Gerico: fattone il giro per sette giorni. Per la fede Raab la cortigiana, non perì coi ribelli, avendo accolto le spie con benevolenza. E che dirò io ancora? Mi mancherebbe il tempo a parlare di Gedeone, di Barac, di Sansone, di Jefte, di David e Samuele e dei profeti; i quali per la fede conquistarono dei regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le cose promesse, chiusero le gole dei leoni, spensero la forza del fuoco, scamparono al taglio della spada, ricevettero forza quando s'erano infiacchiti, diventarono valenti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri. Delle donne riebbero i loro morti per risurrezione; altri furono messi alla tortura, non accettando la liberazione per ottenere una risurrezione migliore, altri ebbero a provare scherni e sferze, e anche ceppi e prigione; furon lapidati, sottoposti a dure prove, segati, morirono di spada, andarono in giro in pelli di capra, mancanti di tutto, perseguitati, maltrattati. Di essi non era degno il mondo, e andavano errando per i deserti e i monti e le caverne e spelonche e le grotte della terra. Ebbene anche costoro pur ricevendo testimonianza per la fede non conseguirono l'oggetto della promessa, avendo Dio in vista qualcosa di meglio per noi, perché non arrivassero alla perfezione senza di noi.
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    12:31

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Le meditazioni di don Leonardo Maria Pompei durante le "ore sante" di adorazione eucaristica del Giovedì sera
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