Immaginate di trovarvi davanti ad un intricato labirinto: un luogo di mistero, scoperta, che a tratti vi confonde. Questo labirinto è la mente umana, un complesso amalgama di pensieri, emozioni, ricordi e sogni.
È qui, in questo spazio interiore, che in certi momenti accade di "mentire" a noi stessi. Ma perché accade?
La mente, con le sue narrazioni e convinzioni, spesso opera sotto il radar della nostra consapevolezza cosciente per proteggerci, guidarci, e a volte, per mantenere intatte le nostre percezioni del mondo e di noi stessi. È un meccanismo di difesa, un modo per gestire il dolore, il disagio o l'incertezza. Carl Gustav Jung ci ha insegnato l'importanza dell'ombra, quella parte di noi che contiene tutti gli aspetti della nostra personalità che abbiamo scelto di negare o reprimere. Secondo Jung, ascoltare ed integrare la nostra ombra è fondamentale per il processo di individuazione, ovvero, un viaggio verso l'accettazione di tutto ciò che siamo.
Questo processo di ascolto e integrazione richiede coraggio. Richiede la volontà di esplorare le parti più oscure e nascoste di noi stessi, quelle parti che la mente cerca di occultare con le sue menzogne protettive. Eppure, è proprio attraverso questo viaggio interiore che possiamo scoprire il nostro pieno potenziale, le nostre vere passioni e i nostri desideri più profondi.
In questo viaggio, scopriamo che ascoltare la mente quando "mente" non è un atto di accusa, piuttosto un invito a dialogare con noi stessi, a riconoscere le nostre paure, le nostre speranze e i nostri sogni. È un processo di scoperta che ci richiama alla nostra interezza, al riconoscimento che siamo molto più di ciò che pensiamo d’essere.
La crescita personale è un'arte e come tutte le arti richiede pratica, pazienza e soprattutto, amore per il processo stesso. Steve Jobs diceva: “Il viaggio è la ricompensa”.
#sviluppopersonale #programmazioneneurolinguistica #crescitapersonale #pnl
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2:24
La Desiderabilità Sociale
Lara è una ragazza appassionata d’arte e fotografia, con un seguito modesto ma affezionato sui social media. Tuttavia, ultimamente si è sentita sotto pressione a postare contenuti che ritiene "virali" o popolari, piuttosto che quelli che riflettono veramente la sua passione. Ogni volta che pubblica, si preoccupa più delle reazioni e dei commenti che del valore o del significato del suo lavoro. Questo desiderio di approvazione e popolarità la porta a modificare i suoi interessi autentici a favore di ciò che crede piacerà di più, sacrificando la sua vera identità creativa.
La storia di Lara evidenzia come il bias di desiderabilità sociale possa influenzare profondamente l'autenticità personale.
Il bias si manifesta quando le persone modificano il proprio comportamento o le proprie risposte in base a ciò che credono sia socialmente accettabile o desiderabile, tutto per ricevere approvazione.
A cambiare, però, rischiano di non essere solo le azioni e le parole, ma anche le convinzioni, fino a toccare l’auto stima. Conformarsi a ciò che si ritiene sia approvato socialmente è un atto violento nei riguardi della propria identità.
Per affrontare questo bias, è essenziale sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e valutare sinceramente le proprie motivazioni dietro a determinate azioni o risposte, insomma, essere se stessi.
Lara dovrebbe riconnettersi con ciò che ama veramente fare, concentrarsi sulla propria passione per l'arte e la fotografia e pubblicare quello che sente esprimere la propria visione del mondo.
Esplorare modi per rendere i contenuti interessanti è un’altra cosa, si chiama marketing.
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2:00
Oltre la procrastinazione
La procrastinazione è un fenomeno complesso, radicato profondamente nella nostra psicologia e neurologia. È quel sottile piacere che proviamo quando scegliamo di fare qualcosa di piacevole nel momento presente, pur sapendo che stiamo rimandando compiti più importanti. Scientificamente, questo comportamento si spiega attraverso la "preferenza per il rinforzo immediato", un principio che illustra come il nostro cervello privilegi le gratificazioni immediate a discapito di benefici futuri più significativi.
Quando cediamo alla tentazione di un piacere immediato, il nostro sistema di ricompensa cerebrale si attiva, rilasciando dopamina. Questa sensazione di piacere, tuttavia, è effimera e spesso seguita da sensazioni di colpa o stress per non aver fatto ciò che realmente avrebbe portato a un beneficio a lungo termine. È qui che entra in gioco il conflitto interiore: tra il desiderio di gratificazione immediata e la capacità della corteccia prefrontale di proiettarci verso obiettivi futuri, promuovendo un comportamento più razionale e orientato al lungo termine.
La chiave per superare la procrastinazione risiede nell'esplorare e applicare strategie che coinvolgono la riscoperta e l'utilizzo delle nostre esperienze positive passate, come avviene attraverso il Generatore di Nuovo Comportamento, una tecnica della PNL che invita a creare un ponte emotivo tra il presente e il futuro desiderato, utilizzando le emozioni positive legate ai nostri successi passati come catalizzatori per il cambiamento.
Immagina di poter attingere a quel senso di trionfo vissuto in passato e di poterlo riaccendere ogni volta che ti trovi di fronte a un compito che tendi a rimandare. Visualizza il successo, crea un legame emotivo attraverso un'ancora che ricordi il tuo impegno e il piacere derivante dal raggiungimento degli obiettivi, e metti in pratica il nuovo comportamento. Questo metodo non solo promette di ridurre la procrastinazione, ma offre anche un viaggio di autoscoperta e di potenziamento personale.
La strada per superare la procrastinazione inizia con la comprensione dei meccanismi che la alimentano e prosegue con l'applicazione di strategie basate sulle nostre capacità di cambiamento. È un invito a riconoscere il potere delle nostre azioni presenti nel modellare il futuro che desideriamo. Non lasciare che la procrastinazione definisca il tuo percorso; esplora la tua mente, abbraccia il cambiamento e scopri quanto più produttivo e realizzato puoi essere.
Questo è un viaggio che cambia la vita, e tutto inizia con il primo passo verso la riscoperta e l'utilizzo delle tue risorse interne. Sei pronto a intraprendere questo viaggio?
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3:11
La cura della relazione di coppia
Nel mondo complesso delle relazioni umane, Gregory Bateson, antropologo, psicologo e sociologo britannico, ha introdotto concetti rivoluzionari che aiutano a comprendere meglio come interagiamo gli uni con gli altri. Tra questi, le idee delle relazioni simmetriche e complementari, nonché il concetto di scismogenesi, offrono spunti interessanti, soprattutto quando applicati alle dinamiche amorose.
Relazioni Simmetriche e Complementari: Cosa Sono?
Le relazioni simmetriche sono quelle in cui le parti coinvolte si comportano in modo speculare, riflettendo l’azione o il comportamento dell’altro. Questo può manifestarsi in una competizione sana o in un sostegno reciproco, dove entrambi gli individui cercano di mantenere un equilibrio di forze.
D’altro canto, le relazioni complementari si basano su differenze che si completano. In queste dinamiche, una persona può assumere un ruolo più dominante, mentre l’altra più sottomesso, con entrambi che trovano soddisfazione nel loro ruolo perché si sentono completati dall’altro.
La Scismogenesi: L’inizio della separazione
La scismogenesi descrive un processo attraverso il quale le relazioni degenerano a causa delle dinamiche simmetriche o complementari che nel tempo tendono a diventare estreme o disfunzionali. Bateson ha identificato due tipi: scismogenesi complementare e scismogenesi simmetrica, ognuna porta a possibili conflitti o allontanamenti se non bilanciata adeguatamente.
L’Importanza dell’Alternanza
Una relazione sana necessita di un’alternanza tra momenti simmetrici e complementari. Questa dinamica permette alla coppia di esplorare diverse modalità di interazione, mantenendo la relazione fresca e resiliente. La mancanza di alternanza può portare a monotonia, insoddisfazione o, nel peggiore dei casi, all’inizio del processo di scismogenesi che può culminare nella separazione.
Tutti Ne Abbiamo Bisogno
Ogni individuo, consciamente o meno, anela a questa alternanza nelle relazioni. Quest’ultima fornisce un equilibrio tra l’essere indipendenti e l’essere interdipendenti, tra dare e ricevere, tra guidare e seguire. La comprensione e l’accettazione di questa necessità possono rafforzare la connessione tra i partner.
Le teorie di Bateson sulle relazioni simmetriche e complementari e il concetto di scismogenesi offrono una lente attraverso cui possiamo esaminare le nostre relazioni amorose. L’alternanza tra questi due tipi di dinamiche è vitale per la salute e la longevità di una relazione. Riconoscere questa necessità e lavorare attivamente per mantenere un equilibrio tra momenti simmetrici e complementari può aiutare le coppie a navigare le complessità delle relazioni moderne, evitando la trappola della scismogenesi e costruendo una connessione più profonda e significativa.
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3:35
Il Bias di Conferma della Scelta
Questa è la storia di Luca, un giovane manager che ha preso la decisione di investire in un’idea che, purtroppo, non ha ottenuto i risultati sperati. Il lato interessante della storia è tuttavia un altro: egli ha ripetuto l’errore, facendo altri investimenti improduttivi fino a portare la sua impresa sull’orlo del tracollo.
Invece di analizzare obiettivamente i risultati e apprendere dagli errori, Luca ha iniziato a ricordare le sue decisioni in modo distorto. Ha enfatizzato i pochi aspetti positivi, come l’innovazione del prodotto e il coraggio di provare qualcosa di nuovo, mentre ha minimizzato l’importanza dei risultati negativi, attribuendoli a fattori esterni, come il mercato o la concorrenza, piuttosto che alle carenze nella strategia di marketing.
Questo atteggiamento ha impedito a Luca di apprendere dall’esperienza. Invece di adattare la sua strategia in base al feedback ricevuto e agli errori commessi, ha continuato a seguire lo stesso approccio, sperando in risultati diversi. La mancanza di auto-riflessione e la riluttanza ad accettare critiche costruttive hanno limitato la sua crescita professionale e hanno messo a serio rischio il fallimento della sua azienda.
La storia di Luca è un esempio di come agisce il bias di Conferma della Scelta, una distorsione cognitiva che impedisce di riconoscere e imparare dai propri errori, adottando al contrario un comportamento tende a ripeterli. Il bias è insidioso e si presenta spesso nella nostra quotidianità; tendiamo a ripetere gli stessi errori perché ricordiamo le nostre decisioni in modo distorto, enfatizzando gli aspetti positivi e minimizzando, o talvolta ignorando completamente, quelli negativi. Questo processo di auto-giustificazione porta a credere che le proprie decisioni siano state le migliori possibili, indipendentemente dai loro reali esiti. Sebbene questo possa temporaneamente aumentare l’autostima, crea una barriera all’apprendimento, poiché impedisce di riconoscere e riflettere criticamente sui propri errori.
Il bias può avere un effetto nefasto anche nelle relazioni personali. Quante volte hai rifiutato di ammettere che una scelta fatta in passato, come intraprendere un certo tipo di relazione, fosse sbagliata? Quante volte ti sei impedito di apprendere e crescere da quelle esperienze? Ma soprattutto, quante volte ancora dovrai sbagliare prima di imparare?
Durante la vita si vivono esperienze che possono insegnarci a vivere. Molte di queste sono per lo più ignorate, passano quasi inosservate, vengono qualificate come accidenti, in molti casi considerate come banali incidenti di percorso, scocciature e perdite di tempo.
La realtà però è un’altra, le esperienze sono una della modalità attraverso cui l’essere umano può apprendere, oltre la cultura e il modellamento, ovvero, l’apprendimento che avviene osservando chi mostra capacità che possono essere fatte proprie.
La Programmazione Neuro Linguistica (PNL) ci insegna a fare tesoro di tutto ciò che può essere appreso, perché solo in questo modo è possibile ampliare la propria mappa del mondo e vivere in serenità all’interno di un mondo che cambia in continuazione.
Il 7 ottobre 2021 ho iniziato a scrivere una rubrica settimanale che ho chiamato: “Il Diario del Capitano”, facendo il verso alla mia passione per la vela ed al ruolo di direttore che ricopro all’interno della scuola PNL Evolution. La rubrica è basata sulle esperienze che, come persona, vivo al pari di tutti, ma dalle quali ho voluto trarre precisi insegnamenti.
Come Aldous Huxley ha scritto: “L’esperienza non è ciò che accade a un uomo: è ciò che un uomo fa con quel che gli accade”.
A volte ho scritto di fatti che mi hanno ispirato una riflessione, in altri casi di fatti che ho scoperto avere una ragione psicologica, che viene spiegata citandone la fonte scientifica.
La prima scoperta che ho fatto a distanza di un anno, è che da ogni settimana ho imparato qualcosa! È come se mi fossi iscritto ad un corso di formazione a sorpresa. Come dice la celebre frase di Tom Hanks, nel film Forrest Gump: “La vita è come una scatola di cioccolatini...non sai mai quello che ti capita”.
Nel maggio 2023 ho deciso di iniziare a realizzare anche una versione audio di questa rubrica settimanale, in modo da poter tener compagnia con queste storie anche a quelle persone che preferiscono ascoltare piuttosto che leggere.
Andrea Di Gregorio
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