Ep03 - Confronto su come l'intelligenza artificiale sta cambiando il modo di comunicare e relazionarsi
In questo episodio di Simplemente Me ho avuto il piacere di ritrovare Marco Ziero, un amico e professionista che stimo per la sua capacità comunicativa e il suo approccio alla vita. Con lui abbiamo affrontato un tema che oggi tocca tutti: l'impatto dell'intelligenza artificiale sul lavoro, sulla comunicazione e sulle relazioni umane.La conversazione parte da un'osservazione semplice ma significativa: la tecnologia ci aiuta a risparmiare tempo, ma rischia anche di renderci più pigri. Abbiamo discusso del valore delle piccole attenzioni dal modo in cui scriviamo un'email, al prendersi cura delle relazioni e di come queste possano perdersi quando deleghiamo troppo alle macchine. L'AI può generare testi, prendere appunti e semplificare attività ripetitive, ma quello che non può sostituire è la sensibilità umana: l'ascolto, la capacità critica e la creatività.Un punto centrale della puntata è proprio lo spirito critico: di fronte a un output perfetto e immediato, la tentazione è accettarlo così com'è. Ma senza analisi, confronto e riflessione rischiamo di perdere la capacità di distinguere il vero dal falso, di mettere in discussione le fonti e di fare nostre le decisioni. Lo stesso vale per la comunicazione: un testo scritto da un'intelligenza artificiale può essere formalmente corretto, ma manca di sfumature emotive, di quel "tocco personale" che fa la differenza in una relazione.Con Marco ci siamo soffermati anche sul tema dell'educazione. Entrambi genitori, ci siamo chiesti come accompagnare i nostri figli nell'uso delle nuove tecnologie. L'AI sarà inevitabilmente parte della loro vita: potrà aiutarli nello studio, semplificare ricerche e compiti, ma servirà guidarli per non ridurre tutto a una scorciatoia. La vera sfida sarà insegnare loro a mantenere curiosità, metodo e autonomia di pensiero, trasformando l'AI in uno strumento di crescita e non in una stampella che atrofizza le competenze.Un altro filo rosso della puntata è il tempo: l'AI può ridarcene tanto, eliminando attività ripetitive e a basso valore. Sta a noi decidere come usarlo: se per coltivare entusiasmo, relazioni e creatività, o se per restare schiacciati dalla comodità dell'automatismo.Questa chiacchierata con Marco non è stata solo un'analisi tecnica o teorica, ma un confronto umano, arricchito da esempi concreti di vita e di lavoro. Ne emerge una convinzione comune: l'AI non va subita, ma integrata con consapevolezza, ricordandoci che la differenza non la farà mai lo strumento in sé, ma il modo in cui lo utilizziamo.Un episodio che invita a riflettere, a non fermarsi al "cosa fa l'AI", ma a chiederci "come cambia il nostro modo di vivere e comunicare