L’IA “credulona” che aiuta ladri e bari con il testo nascosto: nuove forme di attacco informatico
L’intelligenza artificiale fa tante belle cose, ma ha un punto debole inaspettato: accetta ordini da chiunque. Due notizie recenti rivelano che questa debolezza è sfruttabile per lanciare attacchi informatici semplicemente convincendo la vittima a esaminare un’immagine con la sua IA e viene attivamente adoperata per alterare le recensioni degli articoli scientifici, nascondendo istruzioni invisibili direttamente nel testo degli articoli stessi oppure nelle immagini. Conoscere il rischio aiuta a evitarlo.
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Microsoft Word autosalverà i documenti nel cloud. E se Trump lo spegnesse?
Le prossime versioni desktop di Word, Excel e PowerPoint salveranno automaticamente i vostri documenti nel cloud di Microsoft invece che sul vostro computer, con ovvie implicazioni di riservatezza e di accessibilità. L’annuncio arriva mentre le tensioni fra USA ed Europa fanno parlare seriamente tecnici e politici dell’ipotesi che Trump ordini a Microsoft, Google e Amazon di bloccare i dati degli utenti europei se il continente non si piega al suo volere. Qualche colpo di avvertimento è forse già stato sparato, e in Europa qualcuno sta già trovando soluzioni per un cloud sovrano.
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Proteggere i giovani da smartphone e social network è un “imperativo globale”, secondo i dati scientifici
Una ricerca condotta sul più grande database mondiale di salute mentale dice senza mezzi termini che affidare uno smartphone e dare accesso ai social network prima dei 13 anni ha delle conseguenze pesantissime sullo sviluppo mentale, con distacco dalla realtà, crollo dell’autostima e incapacità di gestire le emozioni. Di questo passo, avvisano i ricercatori, un terzo dei giovani sarà afflitto da disagi mentali gravi. I rimedi ci sono, e ne vengono proposti quattro tipi. Se vi servono dati per discutere concretamente del problema, questa ricerca condotta su oltre due milioni di individui distribuiti in 163 paesi e su 18 lingue può essere un punto di partenza prezioso.“Protecting the Developing Mind in a Digital Age: A Global Policy Imperative”, ”Tara C. Thiagarajan,Jennifer Jane Newson, Shailender Swaminathan, Journal of Human Development and Capabilities https://doi.org/10.1080/19452829.2025.2518313
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Proteggere i giovani da smartphone e social network è un “imperativo globale”, secondo i dati scientifici
Una ricerca condotta sul più grande database mondiale di salute mentale dice senza mezzi termini che affidare uno smartphone e dare accesso ai social network prima dei 13 anni ha delle conseguenze pesantissime sullo sviluppo mentale, con distacco dalla realtà, crollo dell’autostima e incapacità di gestire le emozioni. Di questo passo, avvisano i ricercatori, un terzo dei giovani sarà afflitto da disagi mentali gravi. I rimedi ci sono, e ne vengono proposti quattro tipi. Se vi servono dati per discutere concretamente del problema, questa ricerca condotta du oltre due milioni di individui distribuiti in 163 paesi e su 18 lingue può essere un punto di partenza prezioso.“Protecting the Developing Mind in a Digital Age: A Global Policy Imperative”, ”Tara C. Thiagarajan,Jennifer Jane Newson, Shailender Swaminathan, Journal of Human Development and Capabilities https://doi.org/10.1080/19452829.2025.2518313
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Legge UK “salvabambini”, modello da studiare. Per evitarlo.
Una nuova legge britannica impone la verifica dell’età per chi vuole accedere a contenuti per adulti. Ma quella che a prima vista sembra un’idea sensata si rivela una commedia di inettitudini, perché la verifica si scavalca con una VPN o addirittura usando il volto di un personaggio dei videogiochi per ingannare il riconoscimento facciale, e la legge spinge i gestori di siti e forum amatoriali a chiudere perché i costi di mettersi in regola sono insostenibili per un utente medio.
Colui che mette luce laddove internet e l'informatica tutta ci sembrano assolutamente troppo complicati, semplicemente elargendo consigli, avvisi e trucchi per vivere indenni i rischi del web. Bufale della rete, truffe e virus... non ci sono segreti per il Disinformatico! Lo storico appuntamento con Paolo Attivissimo, il nostro Disinformatico di fiducia dal 2006, continua a trovare spazio in questo podcast. Ogni argomento affrontato è sviscerato anche in un articolo dedicato, che potete leggere sul blog di Attivissimo.