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PodcastStoriaLezioni di storia con Stefano D'Ambrosio

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio

Stefano D'Ambrosio
Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio
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5 risultati 499
  • #499 -CORSOSERALE 9.1 (2di2) - La rosa: quintessenza del Medioevo
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    38:16
  • #498 - CORSOSERALE 9.1 (1di2) - La rosa: quintessenza del Medioevo
    Ci sono simboli che attraversano i secoli come fili d’oro nella trama della cultura.La rosa è uno di questi: fragile e potente, terrena e celeste, fiore e concetto insieme.Nel Medioevo essa divenne molto più di un’immagine ornamentale: fu la chiave di un intero universo mentale, la forma in cui si rispecchiava l’armonia del creato e la promessa di un ordine superiore.Per l’uomo medievale, il mondo non era un insieme di oggetti, ma un tessuto di segni. Ogni cosa – pietra, fiore, animale, stella – custodiva un significato da decifrare.Capire significava interpretare, tradurre il visibile nell’invisibile.E in questo linguaggio simbolico, la rosa occupava il centro: bianca come la verginità di Maria, rossa come il sangue del Cristo, perfetta come il cerchio delle vetrate gotiche che, nelle cattedrali, la trasformavano in luce teologica.Nella rosa si incontravano i saperi: la teologia e la medicina, la poesia e l’alchimia, la botanica e la pittura.Era una quintessenza, per usare la parola cara ai filosofi e agli alchimisti del tempo: la distillazione della purezza, la materia trasfigurata in spirito.Ma in quella stessa immagine, la cultura medievale riconobbe anche il mistero della vita e della generazione.Nel Roman de la Rose, nel linguaggio cortese e perfino nei testi sacri più audaci, la rosa diventa emblema dell’amore terreno, del desiderio che partecipa del divino perché rinnova la creazione.Fiore della carne e del cielo, la rosa custodisce insieme la promessa della verginità e l’ebbrezza dell’unione: il punto in cui la sensualità si fa linguaggio spirituale e il corpo diventa simbolo del mondo.Eppure, dietro la devozione e la bellezza, si avverte anche un senso di smarrimento e di nostalgia.La rosa è simbolo di purezza e di caducità, di rivelazione e di perdita: nasce per fiorire e per morire.Nel suo profumo, il Medioevo riconosceva la fragilità dell’esistenza; nella sua forma perfetta, la tensione verso ciò che non muore.Studiare la rosa nel Medioevo non significa soltanto inseguire un simbolo, ma comprendere un modo di pensare e di credere, in cui la conoscenza era sempre un atto morale.Perché la bellezza, allora, non era evasione, ma via di accesso al vero.E forse, in un tempo come il nostro – che tutto decifra ma poco comprende – tornare a quella rosa, alla sua grazia rigorosa e al suo segreto linguaggio, può ancora insegnarci a riconoscere nel mondo un senso, e in noi stessi un limite.
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    45:54
  • #497 - CORSOSERALE 8.7 - Dai figli dei fiori alla TV a colori
    Nella puntata di oggi vi porto in un viaggio che attraversa uno dei decenni più intensi e contraddittori della nostra storia contemporanea: dagli slogan utopici del Sessantotto alle vetrine luminose dell’Italia anni Ottanta. È l’epoca in cui i giovani si illudono di poter cambiare il mondo, armati di musica rock, sogni rivoluzionari e fiori tra i capelli. Ma è anche il tempo in cui la protesta si radicalizza, la tensione sale, e il piombo inizia a farsi sentire nelle piazze.E poi, tutto cambia di colpo: la rivoluzione cede il passo alla televisione. Con l’arrivo dei colori sullo schermo, muta il linguaggio, cambiano i valori, e il desiderio di trasformare il mondo lascia spazio alla voglia di consumarlo.Questa è una storia di generazioni a confronto, di passioni e disillusioni, di sogni collettivi e derive individuali. Dalla beat generation alla pubblicità, da Woodstock a Drive In: benvenuti in una puntata che racconta come l’immaginazione è andata al potere… e poi si è accomodata sul divano.
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    45:34
  • #496 - CORSOSERALE 8.7 - Gli inquieti anni '60
    C’è stato un tempo in cui l’Italia si pensava invincibile.Un tempo in cui la Costituzione sembrava il motore del riscatto, la scuola un ascensore sociale, e la politica uno strumento per cambiare davvero le cose.In questa puntata attraversiamo i decenni che vanno dal dopoguerra fino alla vigilia degli anni di piombo. Dalla ricostruzione morale e materiale del Paese, al boom economico, alle grandi speranze democratiche. Ma poi, qualcosa si incrina.Gli italiani iniziano a chiedere più giustizia, più uguaglianza, più Stato. La scuola, la sanità, le case, le regioni: tutto è da costruire.E quando la politica sembra incepparsi, le risposte diventano violente. Le ideologie radicali avanzano, la tensione si alza, i partiti si irrigidiscono.È il passaggio cruciale dall’entusiasmo alla disillusione, dall’unità al conflitto. E in quel clima, comincia la stagione più buia della Repubblica.
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    53:11
  • #495 - PROGETTO900 - Corruzione dilagante e svendita dei gioielli di famiglia: l'Italia dei primi anni '90
    In questa puntata attraversiamo una frattura epocale della storia italiana: la stagione di Tangentopoli e la fine della Prima Repubblica.Raccontiamo come, da un piccolo caso di concussione in una casa di riposo milanese, si arriva a scoperchiare un intero sistema di tangenti, connivenze politiche, appalti truccati, partiti finanziati illegalmente, imprenditori collusi e una nazione che scopre di essere governata da un intreccio patologico di politica e affari.Dal lancio delle monetine contro Craxi davanti all’Hotel Raphael alle confessioni sotto torchio nel carcere di San Vittore, dai proclami del pool Mani Pulite al prelievo forzoso nei conti correnti degli italiani, l’Italia entra in una stagione di rabbia, smarrimento e trasformazione.Una storia che parla di giustizia e vendetta, di dissoluzione e rifondazione. E sullo sfondo, lo sgretolarsi dei partiti storici e la nascita dei nuovi protagonisti della Seconda Repubblica.
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    51:52

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Su Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio

Metto a disposizione dei miei cari studenti questi estratti dalle lezioni che ho tenuto negli ultimi anni e che loro hanno già avuto la pazienza di seguire in presenza: spero possano essere d'aiuto per interrogazioni, verifiche o esami di maturità. Se c'è qualcuno lì fuori, oltre ai diretti interessati, che vorrà approfittarne, ne sarò ben felice: avrà contribuito con il suo ascolto a dare un senso ai miei sforzi! Se volete, seguite anche le mie 'Lezioni di italiano con Stefano D'Ambrosio".
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