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Quilisma

RSI - Radiotelevisione svizzera
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5 risultati 143
  • Obrecht e il suo capolavoro
    ®La storiografia ci riporta la notizia che il duca Ercole I d’Este preferiva la musica di Jacob Obrecht a quella degli altri compositori. Non ci meraviglia quindi che la Missa Caput sia pervenuta a noi attraverso un manoscritto copiato alla Corte di Ferrara. Si tratta di un’opera probabilmente scritta attorno al 1440 e divenuta estremamente celebre in tutta Europa. Costruita su un cantus firmus la cui origine è rimasta sconosciuta fino al 1950 quando il musicologo Manfred Bukofzer scopri che si trattava dell’ultimo melisma dell’antifona gregoriana Venit ad Petrum cantata il Giovedì santo per commemorare il gesto di Gesù che lavò i piedi agli apostoli. Stilisticamente innovativa, prorompente ed esaltante del testo, la pagina di Obrecht rompe gli schemi delle concezioni fiamminghe e apre nuove vie che segneranno in prima battuta il contesto musicale italiano per poi influenzare il resto del continente.Prima emissione: 3 marzo 2024
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    29:30
  • L'uomo che si credeva il re di Francia
    ®C’era una volta un re. Così cominciano tante fiabe della tradizione, e così può prendere avvio anche l’incredibile racconto dell’avventura di Giannino, che per molti aspetti somiglia davvero a una fiaba. Chi era quest’uomo? Giannino di Guccio di Mino di Geri Baglioni: un mercante dell’opulenta città di Siena, amministratore avveduto, carico di soldi e di figli, il quale, alla rispettabile età di quaranta anni, si lasciò convincere da Cola di Rienzo, senatore dei romani, di essere nientemeno che il re di Francia. Era il settembre 1354…..Prima emissione: 24 febbraio 2019
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    29:59
  • Invecchiare nel Medioevo
    ®La puntata odierna di “Quilisma” si occupa di un tema con cui, prima o poi, tutti devono confrontarsi. Si tratta della vecchiaia, un dato sociale, biologico ed anche culturale che ha mutato il suo ruolo sociale attraverso la storia. Nel mondo antico – solo per fare un esempio - la vecchiaia era un avvenimento eccezionale. La vita media infatti non superava i 30 anni e non erano molti coloro che riuscivano a raggiungere una età avanzata (o considerata tale secondo gli standard della comunità di appartenenza). Società e comunità di appartenenza hanno in passato determinato il destino dei vecchi la cui condizione oscillava tra estremi ed opposti cioè il rifiuto e l’umiliazione, umiliazione da una parte e il rispetto e la venerazione dall’altra. Atteggiamenti che furono il risultato della somma di risvolti economici, sociali, psicologici e persino magico-religiosi.Prima emissione: 15 giugno 2025.
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    29:30
  • Medico del dolore è per gli uomini il Canto
    La musica, da sempre, è stata considerata un rimedio contro le ‘asprezze’ dell’esistenza. Il suo effetto benefico si è irradiato sull’umano, come sul naturale, senza differenze di status, età, genere. Depositaria di un potere terapeutico pervasivo, non vi è essere animato, né inanimato che non ne subisca l’azione armonizzatrice. Se la musica degli uomini è capace di riscattare dal silenzio il proprio mondo, l’atto di produrre suono, nella cultura occidentale, è atto intrinsecamente metaforico, come testimoniano le figure mitiche che l’hanno esercitato: Apollo, padre di Esculapio, il dio della medicina, che allontana il male dagli esseri umani; Orfeo che suonando la sua taumaturgica lira ammansisce le fiere, placa i bellicosi e sovverte, addirittura, l’ordine delle cose nell’utopia delusa di riportare in vita la sua amata; David, che col suono della sua arpa salva dai tormenti della melanconia re Saul, erigendosi ad archetipo del potere salvifico della musica nel mondo cristianizzato, un potere che i manuali degli esorcisti ci rivelano essere così pervasivo da riuscire a scacciare persino il demonio.Il discorso mitico, alimentato dagli stupefacenti effetti ascritti alla disciplina musicale, si configura come un potente mezzo per descrivere soggiacenti meccanismi psicologici di risposta emozionale alla musica all’interno del paradigma concettuale della filosofia greca, paradigma per secoli continuamente riscritto, senza mai venir meno.La puntata odierna ha ospite al microfono di Giovanni Conti, Stefano Lorenzetti, uno dei fondatori dell’ensemble Umbra Lucis che nell’ambito di Cantar di Pietre ha proposto un programma che traduce in suono, in suono reale e vitale, proprio tale discorso mirabilmente sintetizzato da una similitudine antichissima e iterata per secoli: come uno strumento scordato non è capace di produrre buona musica, altrettanto, un animo, ‘scordato’ non è capace di vivere. La similitudine strumento musicale/animo umano ci guida, dunque, attraverso un’antropologia degli affetti e degli effetti della musica.
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    26:39
  • Quando la musica canta l’amore infelice
    Viva Biancaluna Biffi. presenta un suo recital da lei volutamente costruito su uno schema d’opera. Fermate il Passo si sviluppa intorno a una trama ben conosciuta: l’amore infelice, tema universale, presente in tutte le epoche della storia, sia in poesia che in musica. In questo programma la donna è senza dubbio protagonista, ma è essa vittima o carnefice? La maggior parte dei testi frottolistici propongono un’apparente visione al maschile: io (uomo, poeta) soffro per le pene d’amore provocate da lei (la dama). Questa figura femminile distante e indifferente è un elemento che ricorre spesso nella storia della poesia e di conseguenza nella poesia tradotta in musica. Ma, come accade sovente, ci vengono offerti più livelli di lettura. La poesia trascende il significato delle sue stesse parole e rivolge sempre lo sguardo ad un panorama più ampio. In realtà i testi descrivono un ideale d’amore, di dolore, d’emozione e sentimento, che può essere interpretato da molti punti di vista differenti. La donna “carnefice” si trasforma quindi in “vittima” grazie ad un gioco di specchi e di illusioni poetiche e canta il suo abbandono, il suo dolore e la sua resa.
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    27:02

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Su Quilisma

Il racconto nitido del Medioevo e del Rinascimento a un pubblico non scientifico. Una lettura trasversale su percorsi interdisciplinari affiancati alla musica, attraversando l’entusiasmante stagione della monodia per giungere al trionfo dell’esperienza polifonica. Il tutto con proposte d’ascolto, novità discografiche, recensioni librarie e incontri con i protagonisti, sia attraverso interviste sia come ospiti in studio.
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