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Il latitante

Luca Ponzi, con Morena Rossi e Simone Spoladori
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Che cosa si sa della latitanza dell’ultimo boss di Cosa Nostra? Quei trent’anni in cui Matteo Messina Denaro ha continuato a dirigere nell’ombra l’organizzazion...
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Che cosa si sa della latitanza dell’ultimo boss di Cosa Nostra? Quei trent’anni in cui Matteo Messina Denaro ha continuato a dirigere nell’ombra l’organizzazion...
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Episodi disponibili

5 risultati 6
  • 05. È lui!
    Cosa nasconde la lunga latitanza di Messina Denaro? Cosa sa su quelli che vengono definiti i misteri d’Italia? Il racconto di una vita in cui sono custoditi tanti, troppi segreti. Da Andrea Bonafede, l’uomo che gli ha fornito l’identità in latitanza, alla sorella Rosalia, quante sono le persone che lo hanno aiutato? Anche se l’arresto del 16 gennaio chiude un pezzo della sua storia e di quella del nostro Paese, molto altro si deve ancora scoprire. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
    17/7/2023
    24:01
  • 04. La strategia delle bombe
    Messina Denaro non è un mafioso qualsiasi. E’ sua la firma alla strategia stragista, che porta direttamente l’attacco allo Stato. Fu il mandante degli attentati in cui persero la vita Falcone e Borsellino, ma anche di molti altri, da quello in cui si tentò di uccidere Maurizio Costanzo fino agli attentati a Roma, Firenze Milano. E le stragi non solo causano vittime innocenti, ma certificano che la mafia ha raggiunto il suo obiettivo. Colpire lo Stato. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
    17/7/2023
    33:05
  • 03. Nato per uccidere
    Matteo Messina Denaro non si è mai fatto troppi problemi a risolvere certe situazioni, direttamente o indirettamente. Si dice che sia stato l’autore di oltre sessanta omicidi, probabilmente il numero è arrotondato per difetto. Non si è fermato nemmeno davanti agli occhi innocenti di un ragazzino: Giuseppe Di Matteo che aveva un’unica colpa, essere il figlio di un pentito. Lo tiene rinchiuso per 779 giorni, poi lo fa uccidere e sciogliere nell’acido. Non aveva ancora compiuto 15 anni. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
    17/7/2023
    28:15
  • 02. Segni particolari: nato per essere il Capo
    E’ un destino segnato quello di Matteo Messina Denaro: diventare il boss di Cosa Nostra. Lui sa aspettare, così da capo della cosca di Castelvetrano scala i gradini dell’organizzazione uno ad uno, diventando l’erede di Totò Riina. “U Siccu”, questo il suo soprannome, sparisce proprio dopo l’arresto di Totò Riina e da quel momento il suo potere aumenta a dismisura. Dopo la cattura di Bernardo Provenzano diventa il Capo dei capi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
    17/7/2023
    30:30
  • 01. Quella vacanza al Forte
    Matteo Messina Denaro è un viveur. Ama le macchine costose, gli orologi vistosi e la bella vita. Fino al 1993 non ha avuto bisogno di nascondersi, eppure aveva già ucciso, minacciato, complottato. La vacanza nell’estate di “Sei un mito” degli 883 a Forte dei Marmi è l’ultima da libero cittadino. Comincia lì la sua latitanza. Il suo potere in latitanza cresce, continua a dare ordini, a comandare, è destinato a diventare il capo dei capi e la sua vita non cambia più di tanto. Fra un pizzino e un attentato va allo stadio con gli amici e non rinuncia alle vacanze con le fidanzate. Però, ogni volta che sembra che gli inquirenti siano sulle sue tracce, sparisce, come un fantasma.  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
    17/7/2023
    29:24

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Su Il latitante

Che cosa si sa della latitanza dell’ultimo boss di Cosa Nostra? Quei trent’anni in cui Matteo Messina Denaro ha continuato a dirigere nell’ombra l’organizzazione mafiosa più famosa al mondo rimangono per molti versi un mistero. Sono gli anni delle grandi stragi e tutte portano la sua firma. Ripercorrendo i momenti più bui della nostra Repubblica, dal 1993 ad oggi, tracciamo la biografia del latitante che tutti cercavano e nessuno aveva mai visto, fino a quel 16 gennaio del 2023, quando all’uscita della clinica “La Maddalena” di Palermo dove si stava facendo curare, come un cittadino comune, è stato arrestato. Chi l’ha aiutato ad agire indisturbato? Com’è potuto accadere che la sua vita proseguisse fra vacanze al Forte, vestiti costosi, tifo allo stadio e cure mediche rimanendo allo stesso tempo invisibile? Ricostruire quel puzzle fatto di contatti, pizzini, rifugi, lettere, avvistamenti è quanto stanno facendo gli investigatori. Ci vorrà molta pazienza. Nel frattempo ripassiamo la sua storia e una parte di quella del nostro Paese con Il latitante.
Sito web del podcast

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