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Dai dati alla Business Intelligence

Fabiano Sileo
Dai dati alla Business Intelligence
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5 risultati 115
  • Data Analyst, ma dove vai se un PORTFOLIO LAVORI non ce l’hai?
    Nel mondo della data analytics, ho sentito per anni una frase ricorrente: “Chi sa fare, fa. Chi non sa fare, fa le presentazioni.”All’inizio della mia carriera da consulente in business intelligence, ne ero convinto anch’io. Ero fiero di scrivere codice, costruire data model performanti e non perdere tempo in slide e riunioni. Parlare col cliente? Una perdita di tempo. Presentare il lavoro? Fuffa. Poi però qualcosa è cambiato.Col tempo ho capito che saper fare non basta: bisogna anche saper comunicare. Se analizzo i dati ma non riesco a trasmettere il valore di quell’analisi a chi deve prendere decisioni, il mio lavoro è inutile. Da qui nasce una riflessione più ampia su come diventare data analyst nel 2025.In questa puntata parlo del ruolo della visibilità professionale, dell’importanza di avere un portfolio lavori ben curato, di usare LinkedIn come vetrina strategica, e di come tutto questo può fare la differenza – soprattutto se sei alle prime armi o stai cercando di cambiare lavoro.Racconto come la comunicazione mi abbia permesso di crescere: non solo per farmi notare, ma per imparare di più, chiarire concetti complessi e costruire un network professionale solido.Ho iniziato con un blog tecnico quasi per gioco, e da lì si è aperto tutto: nuove opportunità, incontri con professionisti straordinari, richieste di collaborazione, fino ad arrivare all’insegnamento in contesti come MBA aziendali.Questa puntata è una chiamata all’azione per chi lavora con i dati o vuole entrarci: non basta essere competenti, bisogna mostrare il proprio valore nel modo giusto.A fine episodio condivido anche una novità: sto preparando una roadmap completa su come diventare data analyst nel 2025. Dentro troverai consigli pratici su come strutturare un CV efficace, come usare LinkedIn, come costruire (e raccontare) il tuo portfolio lavori.📩 Iscriviti alla newsletter per non perderla: https://www.fabianosileo.it/data_newsletter/🎧 Se l’episodio ti è piaciuto, attiva la campanella, lascia 5 stelline e condividilo con chi vuole crescere nella data analytics.⏱️ Indice dei contenuti – Puntata "Diventare Data Analyst nel 2025"00:00 – Intro & contesto personaleRiflessione sul pregiudizio: “Chi sa fare fa, chi non sa fare comunica”L’esperienza iniziale come consulente tecnico nel mondo della business intelligence.02:45 – Saper comunicare è un plus, non un limiteIl ruolo della comunicazione per dare valore all’analisi dei dati.Perché il codice senza contesto non porta a decisioni.05:30 – Data storytelling e visibilità nel lavoroImportanza del data storytelling per chi lavora nella data analytics.Il valore strategico di saper “raccontare” i dati.08:10 – Portfolio e LinkedIn: servono davvero?Discussione sul valore di GitHub, portfolio progetti e LinkedIn.Pareri contrastanti nel mondo IT tra chi fa e chi “si espone”.11:00 – Personal branding e prima occasione lavorativaCome mostrarsi nel modo giusto se sei alla ricerca del primo lavoro nel settore.Differenza tra CV statico e approccio proattivo.13:30 – Esperienze personali: blog tecnico, podcast e networkDal primo blog alle opportunità inattese.Come parlare di contenuti tecnici ha migliorato le competenze e aperto porte.16:00 – L'effetto moltiplicatore della comunicazioneNon solo per farsi notare, ma per imparare meglio.Crescita personale e professionale grazie alla visibilità.18:30 – Lato hiring manager: cosa colpisce davveroCome valuta un recruiter o un hiring manager.L’importanza di un portfolio lavori ben fatto.20:30 – Conclusioni & invito all’azionePerché visibilità + competenza = opportunità.Annuncio della roadmap “Diventare Data Analyst nel 2025”.Invito a iscriversi alla newsletter per riceverla.
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    24:42
  • Vibe Coding e AI: rivoluzione o trappola per principianti?
    Scrivere codice senza sapere scrivere codice: il paradosso del vibe codingIn questa nuova puntata affronto un tema che mi sta particolarmente a cuore: il vibe coding, ovvero la nuova tendenza a scrivere codice senza digitare una riga, affidandosi completamente a strumenti di intelligenza artificiale generativa.Da grande appassionato e utilizzatore quotidiano dell’AI, ho voluto analizzare questo fenomeno da un punto di vista pratico, tecnico ma anche etico, raccontando anche un paio di episodi reali in cui mi sono trovato a utilizzare il vibe coding, nel bene e nel male.Cosa significa davvero Vibe Coding? È solo una provocazione o sta davvero cambiando il modo in cui sviluppiamo software e analizziamo i dati?Vi porto dentro una mia esperienza concreta: stavo creando una landing page per la mia Academy dedicata alla data analytics. Non conoscendo HTML e CSS, ho chiesto a ChatGPT di generarmi il codice necessario per realizzare una timeline interattiva. Tutto sembrava perfetto… fino a quando il sito è andato in crash.Il problema? Un errore nel codice che non avevo gli strumenti per individuare subito. Il risultato? Panico, pagina bloccata e necessità di intervenire manualmente per risolvere. Un caso limite, certo, ma emblematico.Da qui nasce una riflessione più ampia: il vibe coding è uno strumento potentissimo, che può semplificare enormemente il lavoro di chi già conosce il codice, ma diventa estremamente rischioso per chi non ha competenze tecniche e si affida ciecamente all’output dell’AI.Nell’episodio parlo anche di come utilizzo l’intelligenza artificiale per ottimizzare le query SQL o le formule DAX, in particolare nei casi più complessi, come le CTE ricorsive. Ma sempre con consapevolezza, sempre leggendo, correggendo e validando ciò che l’AI propone.Se ti interessa approfondire il tema delle CTE ricorsive in SQL, ne parlo nel mio corso dedicato su Dati365:👉 SQL from Zero to Hero – Il corso completoL’intelligenza artificiale è uno strumento straordinario, ma non può sostituire la competenza umana. Anzi, può addirittura rallentare la crescita professionale se utilizzata in modo passivo, soprattutto per i profili junior che rischiano di non imparare mai davvero a “sporcarsi le mani” con il codice.Il vibe coding sta entrando anche nel mondo della data analytics, e questo può democratizzare l’accesso agli strumenti analitici. Ma attenzione: analizzare dati non è solo scrivere query. È capire cosa si vuole misurare, interpretare correttamente i risultati e trarre insight decisionali affidabili. Se l’AI sbaglia e noi non siamo in grado di accorgercene, il danno può essere enorme.In chiusura, riprendo una riflessione che feci tempo fa insieme a Mauro Bennici in un'altra puntata del podcast, sul tema dell’etica dell’AI: stiamo rischiando un appiattimento verso la media. Sempre più persone si affidano all’AI senza sviluppare vere competenze, e questo potrebbe abbassare la qualità media dei risultati, invece di migliorarla.🎧 Ascolta anche quella puntata: Etica dell’intelligenza artificiale con Mauro BenniciPer questo ti invito ad ascoltare questa puntata: non solo per capire cos’è il vibe coding, ma per riflettere insieme a me su quando e come usarlo, quali rischi evitare e come integrare davvero l’AI nel lavoro quotidiano senza rinunciare al nostro ruolo attivo nel processo.🔎 Alcuni temi che tratto nell’episodio:Che cos’è il vibe coding e da dove nasceI rischi di programmare senza conoscere i linguaggiQuando l’AI ti fa risparmiare tempo (e quando te lo fa perdere)Come usare l’AI nella data analytics senza compromettere i risultatiL’importanza di rimanere sempre “in the loop”🎧 Se ti è piaciuta la puntata, lascia una recensione, attiva la campanella e condividi l’episodio con chi lavora nel mondo tech o data driven.
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    18:23
  • L’AI per IT Manager: Interroga i Dati senza SQL
    Le PMI stanno affrontando un cambiamento cruciale: la digitalizzazione ha reso disponibile una quantità enorme di dati, ma trasformarli in valore non è affatto semplice. Molte aziende si trovano in difficoltà nel raccogliere, integrare e analizzare le informazioni, spesso perché i loro sistemi sono scollegati, i database sparsi e l’IT Manager è sommerso di richieste senza avere le risorse adeguate.In questa puntata affrontiamo da un punto di vista tecnico le sfide della Business Intelligence nelle PMI, insieme a Paolo, Product Manager di BPeople, un esperto che ha sviluppato soluzioni per rendere l’analisi dei dati più accessibile anche alle realtà meno strutturate.🚀 Cosa imparerai in questa puntata?✅ Perché la cultura data-driven è fondamentale per le PMIQuali sono i principali ostacoli che impediscono alle PMI di sfruttare i dati?Perché non basta avere i dati: servono gli strumenti giusti per analizzarli e prendere decisioni.✅ Le tre fasi della Business Intelligence e i problemi tecnici più comuniEstrazione dei dati: quali difficoltà si incontrano quando le informazioni sono sparse tra diversi sistemi (ERP, CRM, file Excel, database interni)?Integrazione e centralizzazione: come aggregare i dati da fonti diverse senza creare un sistema caotico e ingestibile?Analisi e visualizzazione: quali strumenti permettono ai decision maker di interrogare i dati senza dover scrivere query SQL complesse?✅ Le differenze tra le grandi aziende e le PMI nella gestione dei datiÈ più facile per una PMI diventare data-driven? Non proprio!Perché le grandi aziende hanno processi più sofisticati, ma anche più risorse per risolvere i problemi.Le PMI, invece, devono gestire dati frammentati con team ridotti e strumenti meno avanzati.✅ L’AI come strumento per semplificare la Business IntelligenceCome gli strumenti basati su Intelligenza Artificiale generativa possono ridurre il carico di lavoro dell’IT Manager.Il ruolo dei modelli semantici nella traduzione delle domande di business in interrogazioni dati automatiche.Perché l’AI non sostituisce il lavoro umano, ma lo potenzia.✅ Caso di successo: come un’azienda sanitaria ha migliorato la gestione dei dati grazie a BePeople (https://bepeople.tech/)La sfida: uniformare i dati tra sedi locali e sede centrale con modelli di dati diversi.La soluzione: un layer intermedio che permette di aggregare e interrogare i dati in tempo reale.Il risultato: maggiore efficienza, report immediati e dati accessibili senza dover costruire infrastrutture BI complesse.💡 Perché ascoltare questa puntata?Se sei un IT Manager, un imprenditore o un professionista della Business Intelligence, scoprirai come le nuove tecnologie AI possono semplificare la gestione dei dati, ridurre i colli di bottiglia e rendere più fluida la trasformazione data-driven delle PMI.00:00 - Introduzione alla puntata02:15 - Perché le PMI devono diventare data-driven?06:40 - Le tre fasi dell’analisi dei dati: estrazione, integrazione, analisi12:30 - Le differenze tra Business Intelligence in grandi aziende e PMI.17:45 - Il ruolo dell’IT Manager nelle PMI e le difficoltà quotidiane22:10 - Come l’Intelligenza Artificiale può semplificare la BI nelle PMI27:35 - Caso di successo: Business Intelligence in un’azienda sanitaria33:20 - L’AI non sostituisce l’analista, ma lo potenzia38:50 - Conclusioni e spunti finali
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    42:59
  • "In viaggio con i dati": Premiazione + 1 ora di formazione sul Data Storytelling
    📚 Studia con me, entra ora nella mia academy Dati365 Ogni settimana: 📅 Lunedì: nuova challenge 📚Martedì, mercoledì e giovedì: lenozioni teoriche necessarie per risolvere la challenge🎓venerdì: le soluzioni della challange, permettendoti di applicare immediatamente ciò che hai imparato Entra ora 👉⁠⁠ ⁠⁠https://dai-dati-alla-bi-393157.socialacademy.com/⁠ ⁠ ⁠⁠----------------------------------------------------------🎙️ I dati sono il nuovo petrolio , ma solo se sai comunicarli!Premiazione del contest"In viaggio con i dati" + 1 ora di formazione sul Data Storytelling📊 Più di unapremiazione: un'ora di formazione sul Data Storytelling!Questa puntata speciale èdedicata alla premiazione del contest "In viaggio con i dati",ma non solo! Oltre a scoprire chi ha vinto, avrai l’opportunità di seguire un’oradi formazione pratica sul Data Storytelling, grazie ai commenti tecnici deigiudici.🔍 Cosa troverai in questa puntata?✅Analisi dettagliata delle dashboard finaliste: cosa funziona e cosa migliorare✅ L'importanza del testo e delle scelte visive nel Data Storytelling✅Come strutturare una dashboard efficace per guidare il decisore✅ Suggerimenti pratici per migliorare la comunicazione dei dati🏆 E i vincitori?Dopo un'attenta valutazione, il podio è tutto al femminile! Complimenti a Dina,Anna e Laura, che hanno saputo combinare dati, visualizzazione estorytelling in modo eccellente.🚀 Se vuoi imparare araccontare i dati in modo chiaro ed efficace, questa puntata è un must!🎧 Ascoltala ora eporta il tuo Data Storytelling al livello successivo!----------------------------------------------------------------Pensi che quello che abbiamo detto in questa puntata possa tornarti utile nel tuo lavoro?Allora iscriviti alla Data Newsletter per non perdere altre puntate come questa! ⁠⁠https://www.fabianosileo.it/data_newsletter⁠⁠ --------------------------------------------------------Rimani aggiornato su quello che faccioLinkedin:⁠⁠https://www.linkedin.com/in/fabiano-sileo-9b21b8b6/⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Canale Youtube: ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠https://www.youtube.com/channel/UCcVM9bJBw1mX2LNwL29NE4Q 
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    57:43
  • PMI e decisioni : come sfruttare il Data storytelling per crescere e battere la concorrenza
    In questa puntata esploriamo uno dei temi più importanti per le PMI: come trasformare i dati aziendali in decisioni strategiche grazie al Data Storytelling. Spesso le piccole e medie imprese si trovano sommerse da informazioni disorganizzate, bloccate da software non integrati e dalla mancanza di analisti dedicati. Questo frena il loro potenziale di crescita e competitività.Oggi, insieme ad Andrea Armellini di BePeople, scopriamo come le PMI possano superare questi ostacoli. Parliamo di BePeople, una piattaforma innovativa che aiuta le imprese a semplificare l’accesso ai dati e a comunicarli in modo chiaro ed efficace.Tra casi studio pratici e suggerimenti strategici, capiremo:- Perché il Data Storytelling è fondamentale per le PMI.- Come i dati possono guidare decisioni migliori e più rapide.- Come una governance in tempo reale possa fare la differenza, anche per settori tradizionali come le pulizie.🌟 Non perderti questa guida pratica per trasformare i numeri in vantaggio competitivo!📌 In questa puntataI principali problemi delle PMI con i dati.La differenza tra grandi aziende e PMI nell’uso dei dati.La soluzione offerta da BePeople: piattaforme intelligenti per decisioni data-driven.Esempi pratici di PMI che hanno trasformato i dati in risultati concreti.👉 Vuoi scoprire come BePeople può aiutare la tua azienda?Visita il sito ufficiale: https://bepeople.tech/📢 Iscriviti al nostro podcast e unisciti alla community di imprenditori, manager e professionisti data-driven.Lascia un commento con le tue domande e condividi il video con chi potrebbe trarne ispirazione.🔔 Non dimenticare di attivare le notifiche per non perderti le prossime puntate!00:00 - Perchè per le PMI è importante analizzare i dati11:00 - Problemi per le PMI nel prendere decisioni data driven15:00 - Il ruolo del Data Storytelling nelle PMI18:30 - Be People e la Intelligent Data Experience Platform 31:00 - Caso di successo
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    37:36

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Su Dai dati alla Business Intelligence

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