Alexandra David-Néel è stata la prima donna occidentale a raggiungere Lhasa, travestita da pellegrina tibetana. La sua vita è incredibile. Da piccola fugge di casa, da grande fugge da un matrimonio perfetto. Nel 1911 parte per l’India e “torna” dopo 14 anni. Con il lama Yongden, suo figlio adottivo e compagno di viaggio, attraversa montagne, deserti, guerre e monaci per raggiungere il Tibet proibito. Studia buddhismo, vive in eremitaggi, affronta pantere, fame e spiriti maligni, cercando sempre una cosa sola: la verità. Muore a 100 anni con il passaporto rinnovato. Morici la racconta come una vagabonda delle stelle, anarchica, spirituale, testarda. Una donna che ha fatto del viaggio una forma di pensiero.
--------
13:20
--------
13:20
7. Mitchell
Claudio Morici ci racconta Edgar Mitchell, astronauta dell’Apollo 14 e sesto uomo a mettere piede sulla Luna. Durante il viaggio di ritorno, nel suo piccolo abitacolo, guardando la Terra da 400.000 km di distanza, vive un’esperienza travolgente. Tecnicamente è nota come Overview Effect. Da quel momento, la sua missione cambia obiettivo. Si licenzia dalla NASA e fonda l’Istituto di Scienze Noetiche per esplorare scientificamente la coscienza e il mondo interiore. Studia le tecniche di meditazione, ma anche la telepatia, la reincarnazione e il fenomeno degli UFO. Per Mitchell siamo tutti parte di un disegno universale che abbiamo da tempo dimenticato. Guardando dall'alto il nostro pianeta ha sperimentato l'evidenza di quanto siamo piccoli, fragili e profondamente connessi.
--------
12:34
--------
12:34
6. Hilma af Klint
Hilma af Klint è la prima pittrice astrattista della storia. Cresce nella Svezia luterana dell’Ottocento, ma in una famiglia progressista e appassionata di scienza. Claudio Morici ci racconta la sua vita tra sedute spiritiche, spiriti guida, disegno automatico. Hilma riceve messaggi da entità superiori che la spingono a dipingere l’invisibile: forme astrali, simboli, vortici cosmici. Steiner la snobba, Kandinsky si prende il merito. Ma Hilma non si arrende. Il mondo non è pronto? Lei dipinge oltre 1300 opere e lascia tutto in eredità con l’obbligo di non mostrarle prima di 20 anni dopo la sua morte. Nel 2019 il Guggenheim le dedica una mostra da record. Una donna, isolata e visionaria, che ha anticipato tutti.
--------
14:09
--------
14:09
5. Artaud
Da piccolo Antonin sopravvive alla meningite, ma non alla vita. È bello, geniale, profetico. Ma anche oppiomane, disturbato, psichiatrico. A teatro balbetta, al cinema fa il matto, nella vita si infuoca sempre. Vuole un teatro che sia come la peste: che guarisca o uccida. Insegue l’origine delle parole, litiga con tutti, cerca Dio nei deserti del Messico, torna in camicia di forza con un bastone sacro sotto braccio. Passa anni nei manicomi francesi durante la seconda guerra mondiale, urla, bestemmia, subisce 52 elettroshock, si firma Dio, poi di nuovo Artaud. Gli amici lo tirano fuori dalle cliniche ma muore in pochi anni. Claudio Morici ci accompagna nel viaggio disperato e meraviglioso di un maestro che ha trasformato la follia in arte, e l’arte in un grido che ancora rimbomba.
--------
13:09
--------
13:09
4. Blake
Quando un bambino torna a casa dicendo di aver visto 30 angeli che cospargevano di glitter una pianta un “controllino” glielo fai. Ma William Blake non è matto: è un visionario. Claudio Morici ci racconta le vicissitudini di un pittore-poeta che ha passato la vita a disegnare Dio dal vivo e a scrivere poesie dettate dagli angeli. Blake inventa una vera e propria personalissima mitologia, si stampa i libri da solo, rifiuta il posto fisso offerto dal re, vive povero ma libero. È convinto che la realtà “vera” si percepisca solo con l’Immaginazione: tutto il resto è una trappola del demonio, come la stessa natura. Era fuori di testa? Ha ispirato i Doors, Allen Ginsberg, gli U2…
È morto facendo il ritratto della donna che amava e sorridendo all’eternità.
Le tradizioni religiose parlano di estasi, samadhi, satori. In psicologia le chiamano esperienze di picco, stati di flusso, stati di coscienza. Tuttavia i “Vagabondi delle stelle” descritti in questo podcast hanno avuto una “crisi mistica” indecifrabile rispetto al loro contesto. Erano pazzi? Erano mistici autodidatti? Perché è successo proprio a loro?
Claudio Morici, con il suo stile originale e rigoroso, compie il miracolo di farci divertire con il misticismo e la spiritualità. E ci racconta le vite in caduta libera (ma verso l'alto) di Carl Gustav Jung, Simone Weil, Franco Battiato e altri personaggi chiave della nostra cultura.
Tutti, come vagabondi in uno spazio infinito, si sono persi in modo drammatico, misterioso, incomunicabile e tuttavia sono riusciti a inventarsi un percorso per tornare a casa. Ma non solo: hanno sentito il bisogno, quasi eroico, di mettere a frutto la loro esperienza trascendentale con opere artistiche, folgorazioni scientifiche, intuizioni filosofiche che hanno cambiato la vita di milioni di persone. Tra cui anche la nostra.
Voce e testo Claudio Morici
Musiche Leandro Piccioni e Roberto Procaccini
Sound design Luca Santarelli.
Supervisione Vins Gallico
Prodotto da Gate, il portale dell’Unione Buddhista Italiana, e Fandango Podcast